Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] e dai cristiani in un senso specifico più alto, per indicare gli esseri soprannaturali che operano, non più nell'inferno a favore dei defunti, ma nel cielo e sulla terra in servizio di Dio, e come tali vanno distinti anche dagli spiriti o demoni che ...
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LÖFSTEDT, Einar (App. II, 11, p. 226)
Linguista e filologo svedese, morto a Stoccolma il 10 giugno 1955 Dal 1948 era socio dell'Accademia dei Lincei.
Tra gli scritti dei suoi ultimi anni Coniectanea: [...] latinista svedese: ricordo di E. L., in Atene e Roma, n. s., I (1956), pp. 80-87; id., in Gnomon, XXVII (1955), pp. 381-383; G. Funaioli, in Rendiconti dell'Accademia dei Lincei. Appendice: necrologi di soci defunti (1945-55), Roma 1957, pp. 101-104. ...
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GHIRZA
E. Vergara Caffarelli
Con questo nome arabo viene designato il più importante dei centri militari che i Romani, presumibilmente intorno alla fine del III sec. d. C., impiantarono in Tripolitania [...] C: tre colonne per lato; sul fregio scene di aratura, carovana, pesci attorno a una rosetta, pavone, fallo, tre busti di defunti. I capitelli sono di tipo corinzio molto elaborato, con testine umane e grappoli d'uva.
Tomba D: tre colonne per lato ...
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SCARSELLA, Ippolito detto lo Scarsellino
Valentina Lapierre
– Figlio del pittore e architetto ferrarese Sigismondo, detto il Mondino (1522 o 1524-1594), e di Francesca Galvani.
Ebbe quattro fratelli: [...] morì nel 1614, ma vent’anni prima (Ferrara, Archivio storico comunale, Libro dei defunti, VII, 1592-1594, ad vocem). I Ludovico e Sigismondo registrati nei libri dei defunti del Comune di Ferrara sotto l’anno 1614 furono probabilmente due figli di ...
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GIACCARI (Giaccaro, Zaccari), Vincenzo (Vincenzo da Lugo)
Dagmar Von Wille
Nacque a Lugo, nella Romagna estense; entrò poi nel convento dell'Ordine dei predicatori di regolare osservanza della città [...] a Verona, dove dimorò almeno sino alla primavera dell'anno successivo, predicando nelle ricorrenze di Ognissanti e dei defunti del 1531, nonché nel periodo della quaresima del 1532. A questo soggiorno risale il trattato De purgatorio animarum post ...
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MALABARICI e CINESI, RITI
. Con questi nomi sono designati, rispettivamente, taluni accomodamenti e concessioni a costumi e idee locali, che per facilitare l'opera missionaria furono adottati primamente [...] di Gesù poterono continuare l'opera loro. Le proteste, che riguardavano soprattutto la tolleranza di talune onoranze rese agli antenati defunti, in cui si poteva scorgere il carattere di un vero e proprio culto, e il modo di designare Dio con ...
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MONNERET de VILLARD, Ugo (App. II, 11, p. 345)
Archeologo e storico dell'arte, morto a Roma il 4 novembre 1954. Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei dal 1950.
Tra le opere più recenti del M. de V. [...] -181 (segue, pp. 182-188, bibliografia del M. de V.); id., in Rendiconti dell'Accademia dei Lincei. Appendice: necrologi di soci defunti (1945-55), Roma 1957, pp. 98-100; E. Rossi, in Oriente moderno, XXXIV (1954), pp. 587-590; M. Bussagli, in East ...
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Nell’uso comune cristiano, uno dei tre regni dell’oltretomba, insieme all’inferno e al paradiso; nella teologia cattolica, la condizione di coloro che, morti nella grazia e nell’amicizia di Dio, non sono [...] ultraterrena delle loro colpe prima di raggiungere la visione beatifica, sia che i vivi possano guadagnare meriti per i defunti che espiano. Le prime testimonianze sulla credenza nel p. si riferiscono, dalla fine del 2° sec. (Origene, padri Cappadoci ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Egitto
Sergio Pernigotti
Paola Davoli
Le aree sepolcrali: struttura e organizzazione
di Sergio Pernigotti
Le aree funerarie in Egitto si dispongono in modo [...] , e una parte aerea aperta, nella quale si celebrava il culto funerario. Qui era collocata la stele su cui era raffigurato il defunto col suo nome e i suoi titoli più importanti, vero e proprio punto d'incontro fra il mondo dei vivi e quello dei ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Estremo Oriente
Maria Carlotta Romano
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Cina
In tutto l'Estremo Oriente la generalizzata adozione di materiali deperibili [...] attestato ad esempio nella tomba del re Munyong (501-523) di Paekche nel Kongju, collocati vicino alla testa del defunto per allontanare gli spiriti maligni; con la diffusione del buddhismo, però, essi assumono anche il ruolo di strumenti rituali ...
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defunto
agg. [dal lat. defunctus, part. pass. di defungi «compiere»; propr. defunctus vitā «che ha compiuto il tempo della vita»]. – 1. Morto: la d. zia; il d. genitore. Spesso sostantivato: i parenti del d., della d.; messa per i d.; l’ufficio...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...