La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] vista grammaticale e semantico (cfr. Maraschio 2008: 127), in generale la trattatistica cinquecentesca fa ricorso a una definizione che sfrutta essenzialmente il ruolo orale della punteggiatura, tendendo a identificare la virgola con un segnale per ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] una correlazione tra fatti linguistici e fatti non linguistici, e deve essere caratterizzata sulla base di entrambi. Una definizione più tecnica di varietà di lingua è: un insieme solidale di varianti di variabili sociolinguistiche (➔ variazione ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] «Modo di parlare o scrivere, livello espressivo proprio di una data situazione comunicativa: registro familiare, giornalistico, burocratico» (GDG 2008, sub voce).
Le concezioni variano invece per quanto ...
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Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] e appositive svolgono funzioni completamente diverse: la restrittiva modifica il nome costituendo parte integrante della sua definizione; l’appositiva, di natura puramente accessoria, è esterna al sintagma nominale a cui fa riferimento.
In ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] : la fonologia moraica si basa infatti sul riconoscimento del valore distintivo della quantità vocalica per la definizione delle rappresentazioni fonologiche (cfr. Hayes 1989).
Il raddoppiamento sintattico è stato interpretato anche quale processo ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] 2003: 125). Nel Cinquecento le riflessioni sul sistema interpuntivo si collocano nell’ambito del più ampio dibattito sulla definizione del modello linguistico e a occuparsi di punteggiatura sono spesso gli intellettuali più noti, come Lodovico Dolce ...
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I geosinonimi sono parole di uso regionale (➔ regionalismi) che, nelle varie parti del territorio italiano, designano uno stesso oggetto. Al pari dei ➔ sinonimi, sono quindi dotati di significato uguale [...] . Storia, struttura, uso, a cura di M. Cortelazzo et al., Torino, UTET, pp. 26-42.
De Felice, Emidio (1977), Definizione del rango, nazionale o regionale, dei geosinonimi italiani, in Italiano d’oggi. Lingua nazionale e varietà regionali. Atti del ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] cognitivi in atto (➔ pragmatica).
Date le diverse prospettive secondo cui questo fenomeno si delimita, va precisato che la definizione qui proposta è una delle possibili, e non l’unica attualmente adottata, anche se tiene conto di aspetti messi ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] valori. Ogni valore che può essere assunto da una variabile è una variante di tale variabile. Il riconoscimento e la definizione delle variabili avvengono congiuntamente sulla base di due criteri, l’uno linguistico e l’altro sociale. Dal punto di ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] di citazione (➔ definizione lessicale) nei vocabolari (differentemente da quello che accade nel latino, ove come forma di citazione si usa la prima persona singolare dell’indicativo).
Pertanto, i verbi italiani si classificano in tre classi in base ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. dei termini di una questione. 2. L’atto,...
Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...