In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] mondo germanico (Braun, Schaeder & Volmert 1990 e 2003; Bergmann 1995).
Alla luce di questi studi la definizione di europeismo come tratto comune alle lingue d’Europa si dimostra imprecisa. Innanzitutto, come il suo iperonimo internazionalismo ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] : il caso nominativo, l’accordo col verbo, la posizione nella frase.
Le difficoltà che si incontrano nel tentare una definizione di soggetto sono dovute al fatto che si tratta di una funzione astratta, che si manifesta concretamente su più piani ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] di tempi molto più lunghi per evidenziarsi. Il tempo di vita dei lessici giovanili è infatti molto breve, restando per definizione al di sotto di quello di una generazione: gli utenti dei lessici giovanili si rinnovano ogni 10, 15 anni, sicché ...
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Particella è un termine generico usato tradizionalmente per designare quegli elementi grammaticali che presentano le seguenti proprietà:
(a) non sono autonomi, vale a dire non possono figurare da soli, [...] parola a cui si legano;
(b) sono per lo più monosillabici (➔ monosillabi) e atoni (DISC 1997: ad vocem).
Questa definizione evidenzia come caratteristica fondamentale di tutte le particelle la loro dipendenza da qualche altro elemento della frase. La ...
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Il termine suppletivismo designa il fenomeno morfologico (➔ morfologia) per il quale in uno stesso paradigma flessivo (➔ paradigmi) entrano a far parte due (o più) morfemi lessicali diversi. Il risultato [...] as a determinant of morphological change, «Journal of linguistics» 28, 2, pp. 285-312.
Maiden, Martin (2004), Verso una definizione morfologica delle lingue romanze. La nuova fisionomia morfologica del romanzo, «Aemilianense» 1, pp. 357-404. ...
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Il termine frangimento si è affermato nella tradizione dialettologica italiana nel corso del XX secolo per definire una tipica alterazione di timbro delle vocali accentate che si verifica in alcune varietà [...] (Avolio 1995: 61). La sua particolare diffusione nei dialetti montani tra Abruzzo e Molise ha tuttavia portato alla definizione della cosiddetta zona dei frangimenti (➔ aree linguistiche), territorio compreso tra i comuni di Agnone, San Vito Chietino ...
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Sono omografi tutti i foni, i fonemi o le parole diversi rappresentati nella scrittura da uno stesso segno grafico. L’omografia (dal gr. omós «uguale» e gráphō «scrivo») è una sorta di omonimia tra due [...] e il nome capitano ([kapiˈtano] «ufficiale che comanda una compagnia»).
Per evitare l’omografia, nella storia della definizione normativa dell’italiano si è fatto in genere ricorso a segni cosiddetti paragrafematici, come l’➔ apostrofo, la dieresi e ...
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I fenomeni paralinguistici sono tratti concomitanti o simultanei (da qui il suffisso para- «accanto») alla comunicazione verbale, che veicolano informazioni aggiuntive sostenendo, rafforzando o anche contraddicendo [...] Modalità verbale: parole o frasi con cui il parlante formula i suoi atti linguistici; è la modalità ‘linguistica’ per definizione.
(b) Modalità prosodico-intonativa: un insieme di caratteristiche quali il ritmo, la velocità di elocuzione, il tono, l ...
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Per parole generali si intende un gruppo eterogeneo di parole dal significato generico, che può però essere determinato quando queste si riferiscano o a un referente implicitamente noto, o a un referente [...] 1976: 280), e perciò spesso trascurate dalla grammatica tradizionale, le parole generali hanno – come si intuisce dalla definizione – un ruolo di rilievo per la coesione testuale (➔ coesione, procedure di), tanto nel parlato quanto nello scritto ...
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Secondo la definizione tradizionale, i nomi concreti sono quelli indicanti «oggetti di natura fisicamente percettibile» (Sabatini & Coletti 2007: ad vocem, «nome»), come cane, mela, albero, casa, acqua, [...] attraverso un’astrazione l’idea che si ha di esse, fuor di contesto può apparire non immediato stabilire, in base alle definizioni vulgate, se la parola temperatura sia un nome concreto o un nome astratto, se la costruzione di un ponte rappresenti ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. dei termini di una questione. 2. L’atto,...
Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...