Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] ? L'evidenza ricercata non può essere discorsiva, poiché si trova all'origine ‒ e quindi al di fuori ‒ di qualsiasi deduzione; una tale evidenza non può che essere intuitiva e siccome non concerne il sensibile può essere prodotta soltanto da un ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
François Duchesneau
L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come [...] non fecondato nel corpo luteo delle presunte uova; e si spiega così la compensazione di questa lacuna empirica mediante deduzioni speculative. La preesistenza del germe nella serie inscatolata degli spermatozoi è un'idea che deriva senz'altro da ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Tre scuole di pensiero
Zheng Jianjian
Marc Kalinowski
Jean Levi
Tre scuole di pensiero
I moisti e il 'Canone moista'
di Zheng Jianjian
Fondatore della scuola [...] , ai moisti si deve il pionieristico perfezionamento di tre forme di pensiero fondamentali: nozione, giudizio e deduzione. Essi ne descrissero relazioni e differenze, proponendo inoltre tre categorie deduttive: 'causa', 'principio', 'classe', e tutta ...
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Neopositivismo
FFrancesco Barone
di Francesco Barone
Neopositivismo
sommario: 1. Cenni storici. 2. Fonti e precedenti del neopositivismo. 3. Prima fase del neopositivismo: analisi logica del linguaggio [...] la ‛logica' non più soltanto come strumento d'indagine del ragionamento deduttivo, bensì come l'insieme dei sistemi stessi di deduzione: se non si tiene più conto della dimensione semantica del linguaggio, non c'è più - come nella logistica - la ...
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CICALA, Francesco Bernardino
Franco Tamassia
Nacque a Lecce il 27 dic. 1877 da Giovan Giuseppe, di antica origine genovese, e da Silvia Cosma Zurlo.
Laureatosi brillantemente in giurisprudenza all'università [...] , La conoscenza filosofica della realtà giuridica, ibid. 1927).
Attraverso la fusione di analisi e dì sintesi, di induzione e di deduzione, il concetto filosofico di "relazione" si rivela essere l'"unica categoria" (Filos. e dir., I, 1, p. 569) e lo ...
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Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] mutata prospettiva gnoseologica, Kant continuava la tradizione del formalismo aristotelico, la cui teorizzazione dei tipi di conoscenza in deduzione e induzione tenne presente nel distinguere i g. in analitici e sintetici. Distinzione da cui mosse la ...
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Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] L'idéalisme contemporaine, L. Brunschvicg aveva affermato che le categorie costitutive del pensiero, ‟lungi dal consentire una deduzione a priori che precede la scienza, appaiono come il termine della riflessione scientifica" (v. Brunschvicg, 1901, p ...
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CHIARAMONTI, Scipione
Gino Benzoni
Nacque a Cesena, il 21 giugno 1565, da Chiaramonte e Polissena.
Nobile e ricca famiglia quella paterna, originaria, si diceva, di Clermont e trasferitasi di lì ancora [...] per chi, come il C., non era disposto a deroghe sull'ingenerabilità e incorruttibilità dei cieli; donde la deduzione, di cui il C. volle essere, con accigliata sicumera, intransigente enunciatore e rumoroso banditore, che le cosiddette stelle ...
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PASSERINI, Giovanni Battista (Giambattista). – Nacque nella notte fra il 27 e il 28 settembre del 1793 a Casto, in Val Sabbia (Brescia)
Jonathan Salina
, da Giacomo e Lucia Zanetti.
La famiglia, attiva [...] da Fichte e Schelling, Passerini additava in Hegel il massimo pensatore tedesco, rilevandone tuttavia l’incapacità teorica della ‘deduzione’, del passaggio dal piano logico a quello reale.
Da allora in poi, Passerini si dedicò esclusivamente al ...
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BARIÉ, Giovanni Emanuele
Vittorio Sainati
Nacque a Milano il 19 ott. 1894 da nobile famiglia lombarda. Iscrittosi a legge, interruppe gli studi per lo scoppio della prima guerra mondiale, e combatté [...] trascendentale kantìana, per fondare un concetto dell'"io trascendentale" capace di garantire a un tempo la deduzione dell'essere dal pensare, la giustificazione metafisica dell'esperienza fenomenica e storica e l'affermazione antisolipsistica della ...
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deduzione
deduzióne s. f. [dal lat. deductio -onis, der. di deducĕre «dedurre»]. – 1. Termine tecnico usato dai Romani per indicare la fondazione di una colonia. 2. L’atto o il processo tramite il quale si perviene a una conclusione mediante...
deduttivo
agg. [dal lat. tardo deductivus, der. di deducĕre «dedurre»]. – Che riguarda la deduzione (come procedimento logico): metodo d., quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento senza far ricorso all’esperienza...