JUVALTA, Erminio
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Chiavenna, in Valtellina, il 6 apr. 1862 dal barone Corrado e da Teresa Sacchetti. Frequentò il ginnasio presso l'istituto religioso Gallio di Como, il [...] morale (in Rivista filosofica, VII, pp. 445-466), in cui ribadiva che la morale può essere fatta oggetto di scienza di natura deduttiva. In questo senso lo J. legge Kant, come avrebbe fatto R.M. Hare sessant'anni più tardi, come il teorico dell ...
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DALLA VOLTA, Riccardo
Denis Giva
Nacque a Mantova il 28 ott. 1862 da Giuseppe e Benvenuta Cantoni. Laureato in scienze economiche, iniziò ventiduenne la sua carriera di insegnante quale professore di [...] della scuola storica tedesca e, in generale, in un'impostazione storicista, che non nelle tecniche di analisi deduttiva del marginalismo.Si presenta così nell'opera del D. quella combinazione di liberismo, riformismo e nazionalismo produttivistico ...
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BARDI, Girolamo
Francesco Cagnetti
Nacque a Rapallo il 7 marzo 1603, da Giovanni e da Lucrezia Della Torre. Ricevette a Geno-ra, città d'origine della sua famiglia, la prima istruzione. A dodici anni [...] , richiedendone un giudizio; il Gassendi risponde di apprezzare lo scritto come una diversa via, non sperimentale ma puramente deduttiva, per la determinazione della legge di caduta dei corpi già scoperta dal Galilei. Nelle Epistolae di G. Naudé ...
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GIOVANNI PAOLO I, papa
Giovanni Vian
Albino Luciani nacque il 17 ott. 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d'Agordo), in provincia di Belluno, da Giovanni Battista e Bortola Tancon. Trascorse i primi [...] valorizzare la Bibbia nella teologia per rendere "possibile il prevalere di una teologia induttiva sulla teologia troppo deduttiva fin qui prevalsa". Tuttavia rimase convinto che il rinnovamento teologico promosso dal concilio fosse più una questione ...
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DALLARI, Gino
Franco Tamassia
Nacque a Modena il 25 dic. 1872 da Gioacchino, tipografo, e da Virginia Chittoni, in una famiglia numerosa (nove figli) e di modeste condizioni, ma che saprà elevarsi (un [...] le risolve col suo metodo: "l'osservazione alla base, l'induzione come avviamento, la costruzione induttiva e deduttiva come sintesi teorica, la conferma dei dati nell'esperienza come riprova. Il procedimento stesso delle scienze della natura ...
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BOLDRINI, Marcello
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Matelica (Macerata) il 9 febbr. 1890 da Vincenzo, insegnante elementare e poi ispettore scolastico e rinomato poeta dialettale, e da Seconda Galconi. [...] e, soprattutto momento essenziale nell'articolazione del loro processo conoscitivo sia nella fase induttiva sia in quella deduttiva. La valorizzazione della deduzione è legata alla riscoperta della centralità dell'uomo nella costruzione della scienza ...
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DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] nei capitoli della seconda parte sul metodo storico, il D. tentava di saldare, con una sorta di derivazione deduttiva, le metodiche dell'empirismo filosofico e dello sperimentalismo scientifico con la tradizione del metodo critico emersa nei settori ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Christiaan Huygens
Gianfranco Mormino
Christiaan Huygens
Gli anni di formazione e le prime ricerche
Christiaan Huygens, appartenente a un'importante famiglia [...] ben oltre lo scopo di spiegare il funzionamento dell'orologio e delineano anzi una completa trattazione della meccanica in forma assiomatico-deduttiva.
Sempre in Olanda egli inizia a trattare in modo organico il tema della luce, a cui si era già ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tra i giuristi del Novecento, poche figure hanno lasciato nella storia della cultura una traccia duratura come quella che vi ha impresso Tullio Ascarelli. Continuano a esercitare un particolare fascino [...] mutevole realtà alle fattispecie astratte, le conferisce; l’attività dell’interprete è dunque creativa e non semplicemente logico-deduttiva; tuttavia, si tratta non di attività libera, bensì vincolata ai valori che, nel momento storico, la società ...
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CAMPAILLA, Tommaso
Paolo Cristofolini
Nacque a Modica il 7 apr. 1668 da Antonio e Adriana Giardina, nobili. A sedici anni fu inviato a Catania per studiarvi giurisprudenza, ma ritornò ben presto nella [...] e più moderni contributi, essenzialmente perché attratto dalla chiarezza e distinzione dei principi matematici applicati alla scoperta deduttiva del mondo fisico; e rifiuta il newtonianesimo, soprattutto per la maggiore complessità dei suoi principi ...
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deduttivo
agg. [dal lat. tardo deductivus, der. di deducĕre «dedurre»]. – Che riguarda la deduzione (come procedimento logico): metodo d., quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento senza far ricorso all’esperienza...
progressus in infinitum
locuz. lat. (propr. «il procedere all’infinito»), usata in ital. come s. m. – Espressione con cui, nella filosofia scolastica, è designato un modo di procedere logico che, per spiegare qualcosa, ricorre a un termine,...