BINASCHI, Giovanni Filippo
Maria Ludovica Maschietto
Nacque a Pavia alla fine del sec. XV. Discendeva da famiglia nobile e come tale fu posto nell'elenco dei decurioni di Pavia, approvati da Carlo V [...] nel 1549. Mancano notizie attendibili sulla giovinezza, ma dal Theatro d'huomini letterati di Girolamo Ghilini sappiamo che fu fiero filoimperiale, tanto da essere fatto segno alle ostilità dei Francesi, ...
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GIUSSANI (Giussano), Giovan Pietro
Massimo Ceresa
Franco Pignatti
Nacque a Milano tra il 1548 e il 1552, figlio del senatore Ottone e di Susanna Vegio, figlia dell'archiatra e senatore Scipione.
La [...] a una famiglia di antica nobiltà e di secolare residenza a Milano. Un altro fratello, Giovanni, fu tra i sessanta decurioni; Orazio fu nominato cavaliere di Malta nel 1586. I Giussani abitavano in centro, nella zona di Porta Nuova, nell'attuale ...
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BARSEGAPA, Pietro da
Eugenio Ragni
Rimatore lombardo vissuto nella seconda metà del sec. XIII; fu autore di un'opera poetica a carattere didattico, da lui stesso chiamata Sermone.
Una sola, pur se ben [...] , un "Petrus de Basilica Petri o Pietro da Bescapè", che nel 1335 e nel 1340 fu eletto tra i goo decurioni della città di AIilano; identificazione senz'altro da scartare per ragioni cronologiche: pur ammettendo infatti nel B. una notevole precocità ...
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ARISI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Cremona da Giovan Ludovico e da Lucia Negri il 3 febbr. 1657. Seguì in patria le scuole dei gesuiti, poi nel 1674 si trasferì a Parma per intraprendere gli studi [...] Uffizio dell'Inquisizione lo volle avvocato fiscale per oltre quarant'anni. Nel 1698 fu eletto infine dal Consiglio generale dei Decurioni conservatore degli ordini, carica per la quale dové più volte trasferirsi a Milano "d'onde non è mai ritornato ...
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LUGARI, Niccolò
Fiammetta Cirilli
Nacque a Cremona nel 1447 da Martino, di nobile famiglia cittadina, e da una non meglio nota Caterina. Fonte principale per la sua scarna biografia è l'Oratio qua deflet [...] di insegnamento pubblico. Da allora non risulta che il L. abbia lasciato la città lombarda, dove fu iscritto fra i decurioni e visse fino alla morte. Rimasto vedovo, intorno ai cinquant'anni contrasse un secondo matrimonio con una concittadina di ...
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GRILLO, Clelia (del)
Guido G. Fagioli Vercellone
Nacque a Genova nel 1684 (entro il luglio: alla morte, nell'agosto 1777, aveva già compiuto i 93 anni), in una famiglia patrizia illustre e doviziosa, [...] conseguenze si aprì quando si trattò del matrimonio del suo primogenito Renato (1710-78), i.r. ciambellano e decurione, con Marianna Odescalchi; i capitoli nuziali erano già stati stipulati, con il suo consenso, quando ella cambiò repentinamente ...
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Popolazione dell’Asia centrale, che nel 13° sec. fondò un grande impero, esteso dalla Cina all’Asia Anteriore, e dominò poi anche parte dell’Europa orientale.
Il nome in senso stretto designava in origine [...] la miriarchia (tümän) comandata da un noyan; essa comprendeva delle chiliarchie (mingghan), e così via con centurioni e decurioni. L’esercito era costituito essenzialmente da cavalleria pesante (con armatura) e leggera (con arco e giavellotto). Il ...
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GHILINI, Girolamo
Andrea Merlotti
Figlio terzogenito del patrizio di Alessandria Gian Giacomo (III), signore di Movarone, e della gentildonna monzese Vittoria Omati (sposatisi il 13 nov. 1573), nacque [...] 1614 il G. sposò la gentildonna alessandrina Giacinta Bagliani, figlia di Domenico Bartolomeo, e nel 1615 entrò nel corpo dei decurioni di Alessandria. Poco si sa del successivo quindicennio, se non quanto il G. stesso dice di sé e della propria ...
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CORBETTA, Gualtiero (Gualterius, Valterius)
Roberto Ricciardi
Nacque a Milano verso la fine del XV secolo da Innocenzo, la cui famiglia, originaria della località lombarda di Corbetta, apparteneva da [...] 1534 il C. fu nominato senatore, e dal 1535 al 1537 fece parte, in qualità di magistrato patrizio, dei Sessanta decurioni di Milano; come rappresentante della Porta Orientale ebbe inoltre incarichi alla Cancelleria ducale. In politica il C. tenne un ...
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decurionato
s. m. [dal lat. decurionatus -us]. – Con riferimento all’antica Roma, grado di decurione, come comandante di una decuria di cavalieri; ufficio di decurione, come membro di una decuria nel senato o nella magistratura giudiziaria;...
decurione
decurióne s. m. [dal lat. decurio -onis]. – 1. Presso i Romani: a. Comandante di una decuria di cavalieri. b. Chi presiedeva a una decuria di un corpo o collegio. c. Ciascuno dei membri del consiglio dei municipî e delle colonie,...