LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] 3° secolo a.C. un impianto regolarissimo, con decumano e due cardini e grande piazza centrale di m -64; Id., La grande Roma dei Tarquini, cit., 1990, pp. 171-77. Casale Massima, Casal Brunori, Tor de' Cenci, Torrino, Casal Palocco: A. Bedini, in AL, ...
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POZZUOLI
Fausto Zevi
(XXVIII, p. 142)
Nuovi scavi e la riconsiderazione di quanto già noto consentono oggi una migliore ricostruzione delle fasi architettonico-urbanistiche della città antica. Attualmente [...] precocemente monumentalizzato; si è scavato un tratto del decumano con le facciate delle case prospicienti e una (1980-81), pp. 5-27; P. Pomey, A. Tchernia, Il tonnellaggio massimo delle navi mercantili romane, ibid., pp. 29-57; K. Hopkins, Models, ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] forte espansione demografica che, in campo europeo, toccò il suo massimo tra i secc. 13° e 14°, molte c. costruirono una a metà del suo percorso, sotto un tetrapilo, incrocia un decumano. Questa seconda strada, porticata come la precedente, sale alla ...
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CORDOVA
A. Marcos Pous
A.M. Vicent Zaragoza
CÓRDOVA (lat. Patricia Corduba; arabo Qurṭuba; spagnolo Córdoba)
Città della Spagna situata nella regione dell'Andalusia, sulla riva destra del Guadalquivir. [...] , 1981, fig. 22).Il ritrovamento, in prossimità del cardine massimo, dei frammenti di una croce marmorea e di un arco con seguono all'incirca le antiche direttrici del cardine e del decumano, mentre il terzo ha un andamento obliquo, che, partendo ...
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METZ
E. Ponzo
(lat. Divodorum, Civitas Mediomatricorum; Mettis, Metis, Mes nei docc. medievali)
Città del Nord della Francia, situata nella regione della Lorena (dip. Moselle), poco a S della confluenza [...] Lione conduceva a Treviri (od. rue Serpenoise), e del decumano, la via che da Reims portava a Strasburgo (od. Fournirue sotto Teodoberto I (534-548) e Sigeberto I (561-575), il massimo centro culturale. Alla morte di Teodoberto II (596-612) i potenti ...
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AQUILA
M.L. Fobelli
(L'Aquila; lat. Aquiliae, Acculae)
Città dell'Italia centrale, capoluogo dell'Abruzzo, A. sorge in posizione elevata (m. 720) sui fianchi di una collina digradante verso l'Aterno, [...] si menziona la nuova cattedrale, significatamente dedicata ai ss. Massimo e Giorgio, cui erano rispettivamente intitolate le antiche cattedrali di su un cardo (od. corso Vittorio) e un decumano (od. via Roma), che si saldò al precedente impianto ...
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TREVISO
G. Valenzano
(lat. Tarvisium; Tervisium nei docc. medievali)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, situata nella pianura alla confluenza nel Sile del torrente Botteniga.
T. sembra costituire [...] Roggia-Siletto, quadripartito dall'incrocio del cardine e del decumano.Importante roccaforte in età gota, per tutto l'Alto sottili monofore sono motivi nuovi che trovarono il loro massimo sviluppo nei cori-luce delle chiese mendicanti veneziane dei ...
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Vedi BASILICA dell'anno: 1959 - 1994
BASILICA (basilĭca)
G. Carettoni
É. Coche de la Ferté
B. civile. - Edificio pubblico destinato, nelle città romane, a sede dei tribunali ed a luogo di ritrovo dei [...] lungo del Foro, verso il quale (come verso il decumano) era aperta con doppio porticato ad arcate marmoree. Aula interna un tribunal columnatum, ricordato in un'epigrafe come opera di un Fabio Massimo (Not. Scavi, 1877, p. 280; 1880, p 179).
Tergeste ...
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