Filosofia
Antonio Rainone
Negli ultimi decenni del 20° sec. sono giunte a maturazione e hanno acquistato larga diffusione idee che erano implicite o allo stato embrionale nei primi anni Sessanta. Non [...] , in larga misura, si riconosce nella f. ermeneutica di H.G. Gadamer (senza escludere altre forme di riflessione quali il decostruzionismo di J. Derrida o l'ermeneutica di P. Ricoeur). Ciò non vuol dire che non vi siano figure non categorizzabili in ...
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Identità
Roberto Beneduce
Identità (dal latino tardo identitas, derivato di idem, "stessa cosa") indica in senso lato la perfetta uguaglianza, la qualificazione di una persona o di una cosa per cui [...] e di coscienza in particolare (Wagner 1975; Fabietti 1995; Remotti 1996). Per i contributi del poststrutturalismo, del decostruzionismo e del femminismo, il corpo, nelle sue varie accezioni biologiche, fenomeniche, politiche o sociali, si è imposto ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] linguistica alla semiologia, alla psicanalisi, all'antropologia, alla sociologia, alle linee filosofiche dell'ermeneutica e del decostruzionismo: vario è stato il lavoro di definizione delle strutture dell'ironia, dell'umorismo, della parodia, del ...
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Letteratura, teoria della
Italo Pantani
L'espressione, elaborata nel terzo decennio del 20° sec. all'interno della corrente dei formalisti russi (B. Tomaševskij, Teorija literatury, 1925; trad. it. [...] ; trad. it. 1981, p. 161).
Il ruolo dell'interprete è determinante, pur se per tutt'altre strade, anche nel decostruzionismo di J. Derrida (1930-2004), particolarmente fortunato nel mondo delle università americane. Suo fondamento è il rifiuto di una ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] .
La prima prospettiva, inaugurata dal Metz di Langage et cinéma e influenzata dal poststrutturalismo barthesiano, dal decostruzionismo derridiano e dalle ricerche di Julia Kristeva sull'intertestualità e sull'écriture, ha le sue parole chiave ...
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L'inizio del 21° sec. è stato segnato da un evento drammatico che ha avuto risvolti significativi anche in a.: l'attacco terroristico dell'11 settembre 2001, che ha provocato, com'è noto, la distruzione [...] (v.) o i tedeschi Bolles + Wilson, questi ultimi, in particolare, forse ancora interessati alle instabili geometrie del decostruzionismo degli anni Ottanta e Novanta del swecolo scorso. Abbastanza legati a estreme, talvolta estremamente sofisticate ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] sempre più scaltrite che, dopo l'immersione in tutte le mode straniere di fine secolo, dal postmodernismo al decostruzionismo, si volgono di nuovo alla realtà nazionale vista nella sua specificità antropologica e politica (Bosi 1992).
Letterature ...
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decostruzionismo
s. m. [dal fr. déconstructionisme (da cui anche l’ingl. decostructionism), der. di déconstruction: v. la voce prec.]. – In ambito critico-letterario, metodo di lettura che, diversamente dalle metodologie tradizionali, si propone...
decostruzione
decostruzióne s. f. [dal fr. déconstruction]. – In filosofia, termine usato dal filosofo contemporaneo fr. Jacques Derrida (1930-2004) per indicare la critica del procedimento con cui la metafisica occidentale ha definito l’essere,...