Architetto austriaco (Klagenfurt 1934 - Graz 2012); si è formato con K. R. Lorenz a Graz, dove ha poi insegnato all'Università Tecnica (1980-2000). Negli anni Settanta, lavorando con E. Hut, ha progettato [...] 79). Negli anni Ottanta e Novanta ha mantenuto una vena stilistica personale ed eterodossa, talvolta vicina al decostruzionismo, esercitando una notevole influenza sulle esperienze che hanno avuto come centro la facoltà di architettura di Graz. Sulla ...
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Filosofo francese (El Biar, Algeri, 1930 - Parigi 2004). Di formazione fenomenologica, studioso di Nietzsche, Heidegger e Levinas, della psicoanalisi e dello strutturalismo, D. fu uno dei protagonisti [...] (Johns Hopkins e Yale University), influenzando i critici impegnati nel dibattito sul postmoderno e sul decostruzionismo. La sua riflessione, sviluppando il problema heideggeriano della "differenza ontologica", ha proposto una critica radicale ...
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Architetto statunitense (n. Los Angeles 1943). Dopo aver studiato a Harvard e a Berkeley, ha aperto il suo studio professionale a Los Angeles nel 1973. All'attività di architetto ha sempre affiancato la [...] manifesto della sua teoria della progettazione. La sua architettura fortemente sperimentale, ispirata ai principi del decostruzionismo nell'accezione datane dalla cosiddetta scuola di Los Angeles, ha sviluppato negli anni un linguaggio personale ...
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Architetto statunitense (n. Newark, New Jersey, 1932). Profondo conoscitore del razionalismo italiano, teorico del gruppo newyorkese dei Five architects, ha progettato piani residenziali e di urbanistica, [...] : towards a definition (1970), Giuseppe Terragni (1985). In seguito, dopo essere stato fra gli esponenti del decostruzionismo consacrati dalla mostra Deconstructivist architecture (1988, Museum of modern art, New York), è stato presente in numerose ...
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Ropars, Marie-Claire
Lorenzo Dorelli
Studiosa francese di estetica e teorica del cinema, nata nel 1936. Profondamente legata al dibattito sviluppatosi in Francia negli anni Settanta e Ottanta, segnato [...] 'hui", 1976, 32). Nel corso degli anni Ottanta e Novanta ha sviluppato questa posizione, che cerca di combinare il decostruzionismo di Derrida con l'idea di montaggio di Sergej M. Ejzenštejn, sia in veste di direttrice della rivista "Hors cadre ...
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Architetto tedesco (Lockwitz, Sassonia, 1922 - Stoccarda 2010). Ha prodotto numerosissime opere, in particolare legate all'edilizia sociale, sperimentando l'uso di tutte le tecnologie e traendone stimolo [...] più nota (con F. Otto), fino alle sperimentazioni formali degli anni Ottanta e Novanta vicine al decostruzionismo, ma ancora riconducibili al funzionalismo organico di tradizione germanica. All'interno di una vasta produzione si ricordano ...
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Architetto statunitense (Cleveland, Ohio, 1906 - New Canaan, Connecticut, 2005). Allievo di L. Mies van der Rohe, si è progressivamente affrancato da quella sorta di ''limitazioni'' proprie delle teorie [...] J. Burgee), l'IBM Tower ad Atlanta (1987). In un'assidua ricerca di originalità stilistica, è pervenuto al decostruzionismo (Deconstructivist architecture, Museum of modern art, New York, mostra organizzata in collab. con M. Wingley, 1988). Tra le ...
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decostruzionismo
s. m. [dal fr. déconstructionisme (da cui anche l’ingl. decostructionism), der. di déconstruction: v. la voce prec.]. – In ambito critico-letterario, metodo di lettura che, diversamente dalle metodologie tradizionali, si propone...
decostruzione
decostruzióne s. f. [dal fr. déconstruction]. – In filosofia, termine usato dal filosofo contemporaneo fr. Jacques Derrida (1930-2004) per indicare la critica del procedimento con cui la metafisica occidentale ha definito l’essere,...