Architettura
Orientamento (detto anche decostruttivismo) emerso nella produzione architettonica degli ultimi due decenni del 20° sec. nel panorama sia statunitense sia europeo. Pur non trattandosi di un movimento dai contorni definiti, risulta caratterizzato dalla tensione verso le linee meno esplorate dell’eredità delle avanguardie storiche e, in particolare, dall’interesse per il costruttivismo ...
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(o decostruzionismo) Corrente architettonica impostasi all'attenzione internazionale alla fine degli anni Ottanta del 20° secolo. Il d. si ricollega alle sperimentazioni del costruttivismo russo nel rifiuto [...] netto della purezza formale della tradizione modernista: si disegnano allora edifici dalle geometrie instabili, scomponendo e disarticolando le forme e gli spazi, compenetrando interno ed esterno degli ...
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Coop Himmelb(l)au Studio di architettura, fondato nel 1968 dall’austriaco W.D. Prix (n. 1942) e dal polacco H. Swiczinsky (n. 1944), con sede a Vienna e a Los Angeles (dal 1988). Attivi inizialmente all’interno [...] delle avanguardie con architetture provocatorie, negli anni 1990 si avvicinano al decostruzionismo studiando spazialità e volumetrie complesse con il supporto della tecnologia. Emersi grazie alla ristrutturazione di un attico a Vienna (1983-88), tra ...
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Architetto austriaco (Klagenfurt 1934 - Graz 2012); si è formato con K. R. Lorenz a Graz, dove ha poi insegnato all'Università Tecnica (1980-2000). Negli anni Settanta, lavorando con E. Hut, ha progettato [...] 79). Negli anni Ottanta e Novanta ha mantenuto una vena stilistica personale ed eterodossa, talvolta vicina al decostruzionismo, esercitando una notevole influenza sulle esperienze che hanno avuto come centro la facoltà di architettura di Graz. Sulla ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] de Man, H. Bloom, G.H. Hartman e J.H. Miller, i maggiori esponenti della ''scuola di Yale''.
Il decostruzionismo statunitense appare comunque meno radicale e più interessato all'analisi dei testi, soprattutto letterari, rispetto a una lezione, quella ...
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Architetto statunitense (n. Los Angeles 1943). Dopo aver studiato a Harvard e a Berkeley, ha aperto il suo studio professionale a Los Angeles nel 1973. All'attività di architetto ha sempre affiancato la [...] manifesto della sua teoria della progettazione. La sua architettura fortemente sperimentale, ispirata ai principi del decostruzionismo nell'accezione datane dalla cosiddetta scuola di Los Angeles, ha sviluppato negli anni un linguaggio personale ...
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Architetto statunitense (n. Newark, New Jersey, 1932). Profondo conoscitore del razionalismo italiano, teorico del gruppo newyorkese dei Five architects, ha progettato piani residenziali e di urbanistica, [...] : towards a definition (1970), Giuseppe Terragni (1985). In seguito, dopo essere stato fra gli esponenti del decostruzionismo consacrati dalla mostra Deconstructivist architecture (1988, Museum of modern art, New York), è stato presente in numerose ...
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Architetto tedesco (Lockwitz, Sassonia, 1922 - Stoccarda 2010). Ha prodotto numerosissime opere, in particolare legate all'edilizia sociale, sperimentando l'uso di tutte le tecnologie e traendone stimolo [...] più nota (con F. Otto), fino alle sperimentazioni formali degli anni Ottanta e Novanta vicine al decostruzionismo, ma ancora riconducibili al funzionalismo organico di tradizione germanica. All'interno di una vasta produzione si ricordano ...
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Architetto statunitense (Cleveland, Ohio, 1906 - New Canaan, Connecticut, 2005). Allievo di L. Mies van der Rohe, si è progressivamente affrancato da quella sorta di ''limitazioni'' proprie delle teorie [...] J. Burgee), l'IBM Tower ad Atlanta (1987). In un'assidua ricerca di originalità stilistica, è pervenuto al decostruzionismo (Deconstructivist architecture, Museum of modern art, New York, mostra organizzata in collab. con M. Wingley, 1988). Tra le ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] processo comunicativo o espressivo, come pura retorica in atto, di figure senza istanza argomentativa o persuasiva (v. decostruzionismo, in questa Appendice). Su questa reazione al modello rigido del close reading dei New Critics degli anni Cinquanta ...
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decostruzionismo
s. m. [dal fr. déconstructionisme (da cui anche l’ingl. decostructionism), der. di déconstruction: v. la voce prec.]. – In ambito critico-letterario, metodo di lettura che, diversamente dalle metodologie tradizionali, si propone...
decostruzione
decostruzióne s. f. [dal fr. déconstruction]. – In filosofia, termine usato dal filosofo contemporaneo fr. Jacques Derrida (1930-2004) per indicare la critica del procedimento con cui la metafisica occidentale ha definito l’essere,...