Dopo che lo scientismo positivista, nella seconda metà del 19° sec., aveva aspirato a fare della b. uno strumento ad alta precisione - caratterizzato dal vaglio scrupoloso dei documenti storici e delle [...] in prima persona nel corso del racconto.
In questo modo, nonostante le correnti post-strutturaliste - prima fra tutte il decostruzionismo - abbiano continuato a mettere sotto accusa la categoria del 'soggetto' e a lasciare, così, in secondo piano (o ...
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Letteratura, teoria della
Italo Pantani
L'espressione, elaborata nel terzo decennio del 20° sec. all'interno della corrente dei formalisti russi (B. Tomaševskij, Teorija literatury, 1925; trad. it. [...] ; trad. it. 1981, p. 161).
Il ruolo dell'interprete è determinante, pur se per tutt'altre strade, anche nel decostruzionismo di J. Derrida (1930-2004), particolarmente fortunato nel mondo delle università americane. Suo fondamento è il rifiuto di una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Peter Eisenman svolge un ruolo cruciale nella cultura architettonica degli ultimi [...] tutto lo scarto concettuale maturato con il periodo delle case in serie. È già netto l’influsso della filosofia decostruzionista di Jacques Derrida, secondo cui l’atto creativo avviene nell’interpretazione dei testi e per questo Eisenman introduce il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Da disciplina “tecnica” legata all’interpretazione dei testi della tradizione, l’ermeneutica [...] la nuova lingua comune del pensiero odierno (Gianni Vattimo). Negli ultimi decenni del Novecento, invero, essa, insieme al decostruzionismo e alla genealogia, è stata al centro di un dibattito riguardante la modificazione dei saperi e della società ...
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REALISMO.
Mario De Caro
Federico Bertoni
Daniele Dottorini
– Filosofia. Bibliografia. Letteratura. Bibliografia. Cinema. Bibliografia
Filosofia di Mario De Caro. – Sino agli anni Novanta il r. è stato [...] che hanno dominato l’ultima parte del secolo scorso, come il postmoderno, l’ermeneutica, il pensiero debole, il decostruzionismo. Il dibattito, nato in Italia su riviste come «MicroMega» o quotidiani come il «Corriere della Sera» e «Repubblica ...
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La letteratura in Francia
Gianfranco Rubino
Le panoramiche generali, e più che mai quelle dedicate a fenomeni in corso, sono sottoposte per loro natura a necessità selettive che rischiano di ridurre [...] la loro struttura costitutiva piuttosto che il senso che esse trasmettono. Insieme al formalismo egli stigmatizza anche il decostruzionismo, che si occupa della verità dei testi ma la dichiara irraggiungibile, nonché il nichilismo che nasce dall ...
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La moda globale
Simona Segre Reinach
La nuova geografia della moda
Il Novecento è stato il secolo dei couturiers e degli stilisti, dell’alta moda parigina e del prêt-à-porter milanese: istituzioni che [...] stereotipata) i giovani designer cinesi propongono la loro personale ricerca e la loro applicazione industriale. Divertimento e decostruzionismo postmoderno sono la cifra estetica della generazione dei più giovani creatori cinesi di moda, come He Yan ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] .
La prima prospettiva, inaugurata dal Metz di Langage et cinéma e influenzata dal poststrutturalismo barthesiano, dal decostruzionismo derridiano e dalle ricerche di Julia Kristeva sull'intertestualità e sull'écriture, ha le sue parole chiave ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Secolo ricchissimo di esperienze e intuizioni filosofiche, il Novecento vede confrontarsi [...] prima dalla dialogicità interpretativa di Hans-Georg Gadamer, si contrappone un’ermeneutica di tipo negativo, il decostruzionismo, nato in ambito americano su sollecitazioni del pensiero del filosofo francese Jacques Derrida, che nelle pagine del ...
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(XIII, p. 9; App. V, i, p. 843)
Nell'articolata analisi del d. - procedimento ed espressione artistica autonoma o funzionale alla realizzazione di un'opera di pittura, scultura o architettura - svolta [...] dell'innovazione, il d. del nuovo modernismo con le derivazioni minimaliste di fine secolo, dell'High Tech e del Decostruzionismo. Una parte non secondaria della sua produzione può esser collocata a cavallo fra le due linee.
Il disegno prima del ...
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decostruzionismo
s. m. [dal fr. déconstructionisme (da cui anche l’ingl. decostructionism), der. di déconstruction: v. la voce prec.]. – In ambito critico-letterario, metodo di lettura che, diversamente dalle metodologie tradizionali, si propone...
decostruzione
decostruzióne s. f. [dal fr. déconstruction]. – In filosofia, termine usato dal filosofo contemporaneo fr. Jacques Derrida (1930-2004) per indicare la critica del procedimento con cui la metafisica occidentale ha definito l’essere,...