Scrivere e digitare
Giuseppe Antonelli
Il ritorno alla scrittura
Fino a una ventina d’anni fa, il dominio dell’audiovisivo – dei media detti non alfabetici – faceva prevedere una progressiva perdita [...] la principale interfaccia con il mondo» (R. Silverstone, Why study the media?, 1999; trad. it. 2002, p. 45). Nella declinazione di questo luogo comune – figlio della medium theory («il mezzo è il messaggio») e del cosiddetto determinismo tecnologico ...
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sintassi
Domenico Russo
Le regole che strutturano una lingua
La sintassi studia la struttura della frase, i suoi elementi e i procedimenti che esprimono i rapporti fra le idee, sia in una singola frase [...] tra gli altri della frase molte lingue adottano un complesso sistema fisso di desinenze. Questo sistema prende il nome di declinazione o sistema dei casi e gli studenti italiani lo incontrano quando studiano il greco, il latino o il tedesco. Proprio ...
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(lat. Celtae)
Storia
Si individuano con il nome di C. alcune popolazioni appartenenti a uno stesso gruppo linguistico di famiglia indoeuropea che, provenienti dall’Asia, all’inizio del 2° millennio a.C. [...] fenomeni di metafonesi ed epentesi che portano alla costituzione di un vocalismo quasi completamente nuovo; la perdita della declinazione e il passaggio del verbo al primo posto della frase come collocazione normale.
Letteratura
Dal 2° sec. d ...
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Famiglia di lingue storiche (dette anche arie, indogermaniche, indoceltiche, arioeuropee) che presentano, specie negli stadi più antichi, un’affinità e una concordanza di caratteri fonetici, morfologici [...] radice della parola, che può presentarsi in gradi apofonici diversi. La flessione dei nomi e pronomi (o declinazione) ammette otto casi (nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo, ablativo, strumentale e locativo); la flessione verbale, in ...
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Biologia
Corrispondenza fisiologica, ossia identità o somiglianza delle funzioni di organi per altri versi disparati (le somiglianze anatomo-morfologiche, relative al valore architettonico e costituzionale [...] , era regolare. Un fenomeno di a. è, nel passaggio dal latino all’italiano, l’assorbimento dei neutri di seconda declinazione nel paradigma dei maschili, una volta che la scomparsa delle consonanti finali aveva annullato la differenza del nominativo ...
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Si chiama comunemente genere neutro uno dei valori che la categoria del ➔ genere assume in varie lingue del mondo, segnatamente nelle lingue indoeuropee, antiche e moderne, accanto ai due valori, più stabili [...] di ➔ raddoppiamento sintattico.
Come ultimo esempio di resti funzionali del neutro abbiamo i derivati dal mantenimento di una declinazione bicasuale (e dunque di un’opponibilità di desinenza tra gli eredi del lat. -us, nominativo, e quelli del ...
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Regione tra il Mar Nero e il Mare d’Azov a O e il Mar Caspio a E (465.000 m2): costituisce un ampio istmo mediante il quale l’Europa è congiunta all’Asia. Tagliata in due dal sistema montuoso del Caucaso, [...] ; il lak nel Daghestan centrale; i dialetti kurini. Le lingue caucasiche nord-orientali si distinguono per la grande varietà della declinazione, che in alcune lingue raggiunge i 50 casi, per la ricchezza della coniugazione verbale e per la infinita ...
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HITTITI (XVIII, p. 510)
Walter BELARDI
Hittito geroglifico. - Con questa espressione (anche ittito o eteo geroglifico) si intende designare la lingua usata nelle iscrizioni che sono redatte in scrittura [...] e geroglifica è sostanzialmente identica; l'uso delle particelle congiuntive -ḫa, -pa, -wa coincide. Per alcuni morfemi della declinazione, invece, luvio e geroglifico si differenziano (vedi sopra). Nel lessico il geroglifico in molti casi va con il ...
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DATI, Carlo Roberto
Magda Vigilante
Di nobile e illustre famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 12 ott. 1619, da Camillo e Fiammetta Arrighetti.
L'iniziazione culturale del giovane D. avvenne sotto [...] (Firenze 1657). Nato come introduzione alle Osservazioni intorno al parlare e scrivere toscano di G. B. Strozzi e alla Declinazione de' versi di D. Buommattei, riunite in un unico volume, il Discorso sicolloca assai bene nell'ambiente polemico della ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] l’oggetto dell’azione costituisce il complemento diretto del verbo, ossia il complemento oggetto. Nelle lingue indoeuropee con declinazione quest’ultimo è indicato dal caso accusativo, nelle altre per mezzo della collocazione, in genere dopo il verbo ...
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declinazione
declinazióne s. f. [dal lat. declinatio -onis, der. di declinare: v. declinare]. – 1. L’azione, l’effetto e il modo del declinare, cioè del volgere verso il basso, in senso proprio e fig. In partic.: a. ant. Pendenza, inclinazione,...
declinista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi o che si compiace di una situazione generale di declino, di arretramento. ◆ In Italia, Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geo politica «Limes», dà invece ragione al presidente francese. «Quello...