Amore
Alfonso Troisi
Gabriele Schino
Leonardo Ancona
Bruno Callieri
Correntemente inteso come rapporto duale e reciproco, l'amore può definirsi, sulla base dei risultati della ricerca psicologica, [...] due, rimangono suscettibili di innamoramento, nelle infinite varietà e oggettualità in cui questo amore di passione sceglie di declinarsi.
2.
Innamoramento e amore
Un'articolazione di livello più sofisticato, e di particolare interesse, è quella che ...
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GOTTIFREDI, Bartolomeo
Mauro Canali
Nacque a Piacenza all'inizio del XVI secolo, in una data che resta ignota, così come assai scarse sono le notizie intorno alla sua vita.
Di famiglia patrizia, fu [...] peculiari sono tuttavia una certa tendenza al concettismo e lo spazio dato alla mitologia, così come una declinazione concreta e appassionata del sentimento amoroso, che, pur nella sua intatta sostanza sentimentale, fa pensare alla concezione ...
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CORNER, Andrea
Renzo Derosas
Nacque a Venezia il 19 marzo 1686, quarto dei sette figli di Francesco di Nicolò e di Lucrezia Dolfin di Daniele.
La famiglia, che costituiva il ramo di S. Maurizio della [...] la buona armonia e far palesi insieme le giuste massime di cotesto savissimo Governo".
A rendere problematica la declinazione congiunta di questi due termini non era tanto il tentativo più o meno strisciante di erodere le posizioni commerciali ...
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MACRÍ, Oreste
Anna Dolfi
Nacque a Maglie, nel Salento, il 10 febbr. 1913 da Gustavo (geometra, "laboriosissimo" agrimensore e appassionato lettore di romanzi, dal quale il figlio dichiarò di avere appreso [...] fissarne alcuni punti essenziali, calandosi nella mens critico-filosofica del M., accettandone il linguaggio, le modalità di declinazione, i miti. Che riconducono sempre alla sfera del prelinguistico (intimo e inerente alle radici della poesia), alla ...
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PIAZZETTA, Giacomo
Massimo De Grassi
PIAZZETTA, Giacomo. – Figlio di Domenico, nacque a Pederobba (Treviso) all’inizio degli anni Quaranta del XVII secolo; ignoto è il nome della madre.
L’anno di nascita [...] pressoché imprescindibile, traducendosi da un lato in un sostanziale alleggerimento delle strutture formali e dall’altro in una declinazione più libera e ariosa degli apparati decorativi.
Morì a Venezia dopo una breve malattia il 4 febbraio 1705 ...
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PASSARELLI, Tullio
Alessandra Capanna
PASSARELLI, Tullio. – Nacque a Roma il 10 agosto 1869, figlio di Vincenzo, commerciante, e di Giulia Ottavianelli.
Studiò presso il prestigioso istituto De Merode [...] e coordinate, poste a poca distanza l’una dall’altra, propongono un costruttivo approccio sperimentale alla modernità, declinato con concretezza come sempre è stato costume dello studio Passarelli.
Nel 1939, in conclusione di una carriera brillante ...
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CIBURRI, Simeone
Vittorio Casale
Pittore perugino attivo nella prima metà del Seicento. Morì nel 1624; fu seppellito il 4 gennaio di quell'anno nella chiesa della Confraternita di S. Maria dei Laici [...] . Èevidente l'indifferenza per i problemi dello spazio, in una volontà arcaizzante e riduttiva che è la particolare declinazione del suo baroccismo.
Ai debiti verso il Barocci sono da aggiungere altri verso Ventura Salimbeni, conosciuto attraverso le ...
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LIPPI, Filippino (Filippo di Fra Filippo di Tommaso Lippi)
Enrico Parlato
Nacque a Prato dall'unione illegittima tra il celebre pittore e frate carmelitano, Filippo, e la monaca agostiniana Lucrezia [...] e dello spazio, la gestualità teatrale (per esempio nella cosiddetta Derelitta della collezione Pallavicini) mostrano una declinazione tutta personale del linguaggio postlippesco e botticelliano. Anche se le tavole vanno assegnate in blocco al L ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ludovico Antonio Muratori
Fabio Marri
La più ampia antologia di scritti muratoriani tuttora disponibile (Opere, a cura di G. Falco, F. Forti, 1964), che non trascura nessuno dei molteplici interessi [...] delineato in una lettera autobiografica a Giovanni Artico di Porcìa del 1721:
esporre i costumi e riti dell’Italia, dopo la declinazione del romano imperio sino al 1500, disegno forse troppo vasto per le mie forze, giacché vi si dovrebbe trattare dei ...
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GRECO, Emilio
Carlo Pirovano
Figlio di Giuseppe e di Domenica Sambuco nacque a Catania l'11 ott. 1913.
Le scarne notizie sugli anni di formazione del G. ci riportano a un contesto di dignitosa povertà [...] luci e delle ombre. Mai quanto in questa felice invenzione per il luogo deputato della fantasia infantile il G. ha declinato expressis verbis la sua accorta rilettura delle grammatiche dell'avanguardia (da O. Zadkine ad A. Pevsner a H. Moore), in ...
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declinazione
declinazióne s. f. [dal lat. declinatio -onis, der. di declinare: v. declinare]. – 1. L’azione, l’effetto e il modo del declinare, cioè del volgere verso il basso, in senso proprio e fig. In partic.: a. ant. Pendenza, inclinazione,...
declinista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi o che si compiace di una situazione generale di declino, di arretramento. ◆ In Italia, Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geo politica «Limes», dà invece ragione al presidente francese. «Quello...