PELLEGRIN, Luigi
Roberto Dulio
– Nacque il 21 aprile 1925 a Courcelette (Somme), da Paolo, falegname e carpentiere di origini friulane, che si era trasferito in Francia per lavoro, e da Brigida Fornasier.
Alla [...] a specifiche zone, alla messa a punto di un sistema di collegamenti ed estese infrastrutture architettoniche che parvero declinare l’utopia del ventennio precedente nelle concrete e urgenti necessità della capitale. Sul finire degli anni Novanta l ...
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LUCA da Perugia
Susanna Falabella
Di questo pittore non sono noti il luogo e la data di nascita, da ricondursi approssimativamente, grazie alle iscrizioni da lui apposte sulle poche opere note, alla [...] novità introdotte nel cantiere petroniano da Giovanni da Modena e tradisce legami più stretti con la cultura eugubina, nella declinazione di Ottaviano Nelli, e con quella veneto-marchigiana (Bombe; Van Marle; Volpe; Grandi; Medica), tali da lasciare ...
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Superficie piana, generalmente orizzontale, ma anche verticale o variamente inclinata.
Disegno, rappresentazione grafica di opere naturali o artificiali, di un luogo, di un terreno, o di un complesso di [...] e azimut), il p. fondamentale è il p. dell’orizzonte; nei sistemi equatoriali (angolo orario e declinazione, ovvero ascensione retta e declinazione) è il p. dell’equatore celeste; nel sistema eclitticale (longitudine e latitudine eclittica), è il p ...
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JACOPO di Paolo
Anna Tambini
Pittore e miniatore bolognese, è ampiamente documentato dal 1371 al 1429 (Filippini - Zucchini, 1947 e 1968; Gibbs, 1996). "Jacobo quondam Pauli, pictore de cappella Sancti [...] di Padova, riconosciuto a J. Avanzi e di poco antecedente al 1370. Lo stile di J. palesa una sicura declinazione neogiottesca, accanto a rimandi alla tradizione gotica bolognese nella vivacità del racconto e in talune forzature espressive.
Tali ...
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GANO da Siena
G. Bardotti Biasion
(o di Fazio)
Scultore senese di cui si hanno notizie documentarie dal 1302 al 1317. La biografia di G. è stata ricostruita da Bacci (1944), che ne identificò il patronimico [...] Pisano, attivo nella fabbrica del duomo senese nell'ultimo decennio del sec. 13°, preferendo ricollegarsi, in una declinazione più gentile e familiare, alla scultura di Arnolfo di Cambio e Nicola Pisano (Bardotti Biasion, 1984).Contemporanea al ...
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GIOTTINO
C. De Benedictis
(o Giotto di maestro Stefano)
Nome tradizionale, documentato solo a partire dal sec. 15°, del pittore Giotto di maestro Stefano ricordato in due documenti trecenteschi: nel [...] dagli studi moderni per ricostruire la poetica e le risoluzioni formali di artisti legati a un'unica radice: una peculiare declinazione dell'arte di Giotto. Vasari ascrive a G. numerose opere: insieme a molti affreschi nelle chiese di Firenze, Roma e ...
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GIOVANNI MARIA da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conoscono data e luogo di nascita di questo pittore e incisore attivo a Brescia tra la fine del XV secolo e l'inizio del successivo. Rimane sconosciuta [...] di basso livello, dove il modellato e le ombreggiature sono ottenuti attraverso un serrato tratteggio a segni paralleli, rozza declinazione della maniera mantegnesca; lo stile in cui sono costruite le figure, il panneggio spiegazzato e l'elaborata ...
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GERACI, Gaetano
Maria Viveros
Nacque a Palermo il 3 0tt. 1868 da Antonino e Domenica Durante, unica figlia ed erede del proprietario di uno stabilimento di lavorazione del marmo, sito in via Tukory, [...] del G. in Sicilia uno dei più precoci interpreti, e forse il più sentimentalmente partecipe, del liberty di marcata declinazione floreale.
In uno studio a sanguigna del Caino la figura è resa con tratteggio nervoso, capace di intensi e morbidissimi ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] (Winter 1984), ma di studi complessivi aggiornati si sente d'altra parte l'esigenza (Ridgway 1986), anche se, a dimostrarne il declino, stanno da una parte il non soddisfacente esito di alcuni recenti (per es., Sear 1982) e dall'altra un attardarsi ...
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PIACENZA
A. Segagni Malacart
(lat. Placentia)
Città dell'Emilia-Romagna nordoccidentale, capoluogo di provincia, posta su di un terrazzamento alluvionale sulla riva destra del Po, poco a S della confluenza [...] caso della cupola, se l'impostazione delle lunette archiacute rimanda, come a Vercelli, al battistero di Parma, la declinazione della doppia galleria, ispirata anche dalla cattedrale di Laon, è risolta a P. attraverso una serrata concatenazione delle ...
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declinazione
declinazióne s. f. [dal lat. declinatio -onis, der. di declinare: v. declinare]. – 1. L’azione, l’effetto e il modo del declinare, cioè del volgere verso il basso, in senso proprio e fig. In partic.: a. ant. Pendenza, inclinazione,...
declinista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi o che si compiace di una situazione generale di declino, di arretramento. ◆ In Italia, Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geo politica «Limes», dà invece ragione al presidente francese. «Quello...