GIUDICI, Francesco, detto il Franciabigio
Maria Elena Massimi
Nacque il 30 genn. 1484 nella parrocchia fiorentina di S. Maria in Verzaia - dove venne battezzato il 1° febbraio - dal tessitore di pannilini [...] rivelatrice. Il modello raffaellesco dell'Agnolo Doni (Firenze, Galleria Palatina) assume presso il G. una singolare declinazione introspettiva; come in molti dei ritratti successivi, lo sguardo del soggetto non interpella lo spettatore ma scivola ...
Leggi Tutto
DI NEGRO (de Nigro, Niger, Del Nero, Nero), Andalò (Andalo, Andalone, Andeolus)
Maria Muccillo
Nacque molto probabilmente a Genova intorno al 1260, da Egidio.
La casata dei Di Negro, di antica origine, [...] le varie stelle, senza trascurare di dare una tabella dei luoghi delle stelle fisse e della loro ascensione e declinazione.
Il secondo degli scritti editi nella edizione ferrarese reca la rubrica: "Hic incipit practica astrolabij et primo de ...
Leggi Tutto
MATTEUCCI, Nicola
Nicola Matteucci (nome completo: Nicola Matteucci Armandi Avogli Trotti) nacque a Bologna il 10 gennaio 1926 da Lionello, ingegnere e ufficiale della Marina, e da Giuseppina Acquaderni [...] ha la capacità di dare un significato e un senso alle cose.” Questa era la sua originale maniera di declinare la crociana “religione della libertà”.
Opere principali
Antonio Gramsci e la filosofia della prassi, Milano: Giuffrè 1951; Jacques Mallet ...
Leggi Tutto
RODARI, Tommaso (Tomaso). – Architetto e scultore originario di Maroggia (Canton Ticino, Svizzera), sul lago di Lugano, documentato per la prima volta a Como il 26 aprile 1480 con il padre Giovanni e i [...] si diffuse in Lombardia nel cantiere della Certosa di Pavia a partire dai primi anni ’70 del Quattrocento nella declinazione proposta da Amadeo, dal quale riprese le caratteristiche pieghe cartacee e il ricco ed estroso repertorio all’antica, nelle ...
Leggi Tutto
ROSSI, Ernesto
Luca Polese Remaggi
– Nacque il 25 agosto 1897 a Caserta, quartogenito di Antonio Rossi della Manta e di Elide Verardi.
Il padre, ufficiale dell’esercito di origini piemontesi, fu trasferito [...] era sospinto ai margini della narrazione, se non proprio delegittimato in quanto componente del processo democratico. Ogni declinazione in senso corporato o anche soltanto pluralista delle attività pubbliche e istituzionali richiamava lo spettro del ...
Leggi Tutto
MANZI, Alberto
Adolfo Scotto di Luzio
Nacque a Roma il 3 novembre del 1924, figlio di Ettore, tramviere, e di Maria (Rina) Mazzei, casalinga. I genitori ebbero anche un’altra figlia, Elena. Iscrittosi [...] il sabato e Gugù, pubblicati postumi (Iesa, Monticiani (SI) 2005). Il tema italiano del popolo, nella sua specifica declinazione rurale contadina, di cui si sono viste le complesse ascendenze ideologiche, tra fascismo e post fascismo, si offre ad ...
Leggi Tutto
DE ROBERTIS, Giuseppe
Graziella Pulce
Nato il 7 giugno 1888 a Matera da Domenico e da Maria Ruggieri, compì nella città natale gli studi ginnasiali e liceali. Nell'autunno del 1907, vinta una borsa [...] ricerca dell'opera d'arte (Garin). C'è chi ha negato l'esistenza della Voce letteraria, riducendola a "un titolo, una declinazione di temi e a una serie di collaboratori" riuniti soltanto dal nome e dall'attività del D. (Scalia). Anche se questa ...
Leggi Tutto
FALCONE da Benevento
Errico Cuozzo-Edoardo D'Angelo
Nacque a Benevento verso la fine del sec. XI, se è da attribuire alla sua mano di notaio, sulla base di riscontri diplomatici e stilistici, un atto [...] di un latino più tardo. Ad esempio, si riscontrano numerose oscillazioni della desinenza dell'ablativo singolare della terza declinazione; oppure la presenza di antroponimi o toponimi in forma indeclinabile; come pure non sono del tutto assenti ...
Leggi Tutto
GIROLAMO da Treviso, il Giovane
Alessandro Serafini
Nacque a Treviso nel 1498 (Vasari, 1550, p. 764). Dai documenti relativi alla sua attività bolognese si ricava che fu figlio di un certo Tommaso (Supino, [...] adesione al classicismo emiliano, risolta in forme sciolte e libere, nient'affatto fredde o eclettiche, anzi predisposte a una declinazione cromatica dolce e mesta.
All'inizio del quarto decennio, G. si trasferì a Venezia, dove strinse amicizia con ...
Leggi Tutto
GIUSTINIAN, Girolamo
Giuseppe Gullino
Primogenito di Pietro di Girolamo e di Marina Giustinian di Daniele di Antonio, nacque a Venezia il 24 ag. 1611.
Questi due rami della casata avevano una comune [...] viceré delle Americhe, che "si saziano d'oro e ritornan ricchissimi", per cui "le cose dell'Indie sono in grandissima declinazione" e quei popoli "minaccian molte ribellioni, le quali quando seguano, per l'immensa distanza, non avran rimedio".
Il G ...
Leggi Tutto
declinazione
declinazióne s. f. [dal lat. declinatio -onis, der. di declinare: v. declinare]. – 1. L’azione, l’effetto e il modo del declinare, cioè del volgere verso il basso, in senso proprio e fig. In partic.: a. ant. Pendenza, inclinazione,...
declinista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi o che si compiace di una situazione generale di declino, di arretramento. ◆ In Italia, Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geo politica «Limes», dà invece ragione al presidente francese. «Quello...