ALIBERT, Giacomo d'
Silvana Simonetti
Conte, costruttore del primo teatro musicale pubblico in Roma, nacque a Parigi nel 1626, figlio di Giacomo, consigliere del re Luigi XIII e sovrintendente delle [...] di Gastone d'Orléans. Venne a Roma intorno al 1656, o qualche anno più tardi, con una raccomandazione per il cardinale Decio Azzolino, buon amico della regina Cristina di Svezia, la quale lo assunse poi al suo servizio nel giugno 1662 in qualità di ...
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BALDONI, Bernardino
Alberto Merola
Nacque, sembra, nel 1556 a San Ginesio (Macerata) da un agiato gentiluomo, Valentino, che viveva di solito in Ancona dove il B. intraprese i primi studi letterari [...] a Roma. Sembra anche che durante il soggiorno romano il B. sia stato per breve tempo segretario dapprima del cardinale Decio Azzolini, e poi del cardinale Alessandro Peretti, nipote di Sisto V. Negli anni successivi tornò nelle Marche dove esercitò ...
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GUIDI, Iacopo
Stefano Calonaci
Nacque a Volterra il 14 ag. 1514 da Giovanni e Caterina Dorotea di Giovanni Inghirami, entrambi appartenenti a famiglie di antica origine cittadina.
Giovanni, nato nel [...] in legge, lodato da Marsilio Ficino; ebbe contatti con numerosi giuristi e storici quali Bartolomeo Sozzini, Filippo Decio, Silvestro Aldobrandini, Ormanozzo Deti e Francesco Guicciardini. Scrisse alcune opere di argomento giuridico e dedicò a ...
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1. Figlio (sec. 4º a. C.) di Lucio Manlio Capitolino, avrebbe assunto il cognome di Torquato per aver spogliato della collana (tourques) un Gallo da lui vinto in singolar tenzone. Dittatore (353 e 349), [...] , quella grande battaglia che la tradizione localizza alla falde del Vesuvio e abbellisce con il racconto del sacrificio di Publio Decio Mure e con quello della condanna a morte inflitta da Manlio al figlio, reo di essere uscito, contro gli ordini ...
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LONGHENA, Baldassare (Baldisera, Baldi)
Andrew Hopkins
Figlio primogenito di Melchisedech e di Giacomina, nacque probabilmente a Venezia alla fine del 1596, oppure all'inizio del 1597.
La sua data di [...] a quegli anni della parrocchia di S. Provolo, dove egli quasi certamente nacque, sono andati perduti. Il L. ebbe tre fratelli, Decio, Medea e Giovanni.
Fu architetto di Stato di Venezia dal 1640 al 1682; e la sua carriera coincise con quella dei suoi ...
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LENIO, Antonino
Stefano Jossa
Nacque nel Salento, forse a Parabita (cfr. Tafuri, p. 255), tra il 1470 e il 1475. Il cognome e il nome fanno pensare a una latinizzazione, ma non è possibile fare ipotesi [...] gigante egli ricorda come maestri e amici, dopo il Pontano, numerosi umanisti partenopei: Giano Parrasio, Decio Apranio, Giano Anisio, Pomponio Gaurico, Iacopo Sannazaro, Marcantonio Epicuro, Girolamo Scannapieco, Bernardino Rota, Marco Antonio ...
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Poeta latino (n. Pesaro 170 - m. intorno all'84 a. C.); di origine servile, ebbe nella sua lunga vita rinomanza e fortuna. Fu poeta, immaginoso e fecondo, soprattutto di tragedie (restano 45 titoli con [...] Brutus, che si riferiva alla cacciata da Roma di Tarquinio il Superbo; il Decius seu Aeneadae, che trattava del sacrifizio di Publio Decio Mure (non si sa bene quale dei tre di tal nome). Col suo stile alto e sonoro, A. introduce nel teatro tragico ...
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COTTA, Paolo Michele, detto Catellano
Fiorenza Vittori
Nacque a Milano nel 1484 da Catellano ed Elisabetta Pagnani che accrebbe le sostanze del ramo milanese della famiglia Cotta.
Preferì - come afferma [...] di Milano nel 1480 e morto l'anno stesso della sua nascita. Si formò nelle discipline giuridiche alla scuola di Filippo Decio e Giasone del Maino, oltre che del più illustre Andrea Alciato, fondatore della "scuola culta", dal C. stesso definito nei ...
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LONGHI (Lunghi, Longo), Martino, il Vecchio
Gianluigi Lerza
Nacque a Viggiù, presso Varese, nel 1534, secondo lo Stato delle anime della parrocchia di S. Stefano, del 30 ott. 1574 (in Frigerio - Galli), [...] il Bravo e di Eleonora Buzzi, nel 1567 sposò Elisabetta Olgiati di Andrea da Ligornetto, da cui ebbe Onorio Martino, Decio Leonoro, Antonio Simone e, per ultima, Eleonora. Negli anni antecedenti il 1566 ebbe una figlia "spurie", di nome Maddalena, a ...
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Filippo l'Arabo (M. Julius Philippus)
Filippo l’Arabo
(M. Julius Philippus) Imperatore romano (Traconitide 204 ca.-presso Verona 249). Già prefetto del pretorio (243), fece uccidere l’imperatore Gordiano [...] la rete stradale, creò colonie; fu benevolo, o addirittura simpatizzò, verso il cristianesimo. Nel 248 marciò contro Decio, che, inviato per scongiurare tentativi di usurpazione in Mesia, Cappadocia e Siria, era stato proclamato imperatore dalle ...
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decano1
decano1 s. m. [dal lat. tardo decanus, der. di decem «dieci»]. – 1. a. Sottufficiale dell’esercito romano, comandante di un contubernio di 10 soldati. b. Alto ufficiale romano, comandante di una flotta di 10 navi. c. Funzionario di...
decano2
decano2 s. m. [der. di deca-, col suff. -ano]. – In chimica organica, idrocarburo alifatico saturo a 10 atomi di carbonio, di cui si conoscono più isomeri; il d. normale, liquido incolore, insolubile in acqua, è presente in varî petrolî...