Scrittore romano di mimi (probabilmente 106 a. C. - 43 a. C.). Di famiglia equestre, fu costretto da Cesare, offeso per la sua mordacità, a calcare già anziano le scene come attore in un suo mimo, in competizione [...] sono giunti il prologo del mimo discriminatorio (che però è serio, accorato per l'umiliazione e privo di trivialità mordace), altri frammenti minori e 43 titoli. Gli antichi notavano soprattutto la ricchezza e l'audace novità della lingua di Laberio. ...
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Letteratura
Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale e letterario, in versi e in prosa, presso gli antichi Greci [...] Cicerone, e Citeride, amante di Marco Antonio). Il m. ebbe dignità letteraria al tempo di Cesare per opera di DecimoLaberio e di Publilio Siro; durante l’Impero trionfò sugli altri generi comici. Molti componimenti medievali provano che nel Medioevo ...
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BRACCI, Rinaldo Maria
Giancarlo Savino
Nato a Firenze il 25 apr. 1710 da Iacopo e da Maria Lucrezia Lenzi, compì gli studi nella sua città applicandosi a diverse discipline: le lettere, sotto la guida [...] , e la risposta del B. in un velenoso opuscolo in forma di dialogo, dal titolo I primi due dialoghi di DecimoLaberio, stampato a Lugano pure nel 1750. Il Mazzuchelli giudica l'edizione dei Canti carnascialeschi data dal B., e a lui dedicata ...
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