Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] coloro che in essi si rifugiassero potessero essere del tutto protetti. In terzo luogo rinnovò l’obbligo di pagare le decime alle Chiese, secondo un antico istituto. In quarto luogo ritenne giusto concedere che fosse diritto del Romano pontefice la ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] in materia religiosa. Tuttavia, in seguito ai rilevanti provvedimenti antiecclesiastici francesi - abolizione delle decime ecclesiastiche, nazionalizzazione dei beni ecclesiastici, rifiuto di dichiarare il cattolicesimo religione di Stato, divieto ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] . Anche sugli ordini del 1582 e del 1583 con i quali si dispose, senza il consenso della S. Sede, la riscossione di decime sulle rendite del clero il Papato riuscì a far valere le sue ragioni.
Anche nei confronti della Corona francese G. XIII seppe ...
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decima
dècima s. f. [femm. sostantivato dell’agg. decimo; nel sign. 1, dal lat. decĭma (pars) «la decima (parte)»]. – 1. a. Decima parte del raccolto, del prodotto netto della terra, del reddito di altre attività, pagata, secondo i tempi e...
decimare1
decimare1 v. tr. [dal lat. decimare, der. di decĭmus «decimo»] (io dècimo, ecc.). – In senso storico, punire i soldati colpevoli di gravi mancanze uccidendone uno ogni dieci (v. decimazione). Oggi solo con sign. estens., ridurre...