digito
dìgito [Der. del lat. digitus "dito"] [STF] [ALG] Denomin. dell'unità di ogni sistema di numerazione derivante dalla digitazione (←): per es, si hanno 5 d. e 12 d. con una sola mano rispettiv. [...] nella digitazione decimale e in quella duodecimale. ◆ [STF] [ASF] Unità usata fino al secolo scorso per valutare la grandezza di un'eclisse di Luna, pari a 1/12 del diametro lunare; più anticamente, il d. era 1/12 della superficie della Luna anziché ...
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Briggs Henry
Briggs 〈brigs〉 Henry [STF] (Warley Wood 1556 - Oxford 1631) Prof. di matematica a Cambridge e poi (1596) a Londra e Oxford. ◆ [ANM] Formule di B.: → trigonometria: T. piana. ◆ [ALG] Logaritmo [...] di B.: lo stesso che logaritmo decimale. ...
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digitazione
digitazióne [Dal lat. digitus "dito"] [STF] [ALG] (a) Generic., qualunque procedimento per contare che si serva delle dita della mano; dai vari sistemi di d. sono derivati altrettanti sistemi [...] di numerazione, per es. anche l'ordinario sistema decimale, basato sull'uso delle 10 dita delle mani; (b) Specific., procedimento di conteggio a base 12, donde è derivato il sistema di numerazione duodecimale; nacque tra le antiche popolazioni ...
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eccedente
eccedènte [agg. e s.m. Der. del part. pres. excedens -entis "che supera, che va oltre" del lat. excedere "andare oltre", comp. di ex "fuori" e cedere "andare"] [ALG] E. frazionario: locuz. [...] desueta per indicare la parte decimale di un numero, in quanto frazione dell'unità che eccede la parte intera. ◆ [MTR] [OTT] Metodo degli e. frazionari: serve per misurare accuratamente con un interferometro la lunghezza o l'ordine di una frangia d' ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] nell’ordine, le cifre dei decimi, dei centesimi, dei millesimi ecc. Ogni n. decimale con un numero finito di cifre proviene da una frazione decimale; i n. decimali con infinite cifre possono essere periodici oppure irrazionali.
N. figurati. - Sono n ...
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notazione
notazióne [Der. del lat. notatio -onis, dal part. pass. notatus di notare, a sua volta da nota] [LSF] L'atto e l'effetto dell'apporre o dell'usare note, insieme di segni e simboli adottati [...] n=0 (unità) per la prima cifra a sinistra della virgola, n=1 (decine) per la seconda cifra, ecc., e per la parte decimale (se presente) n=-1 (decimi) per la prima cifra a destra della virgola, n=-2 (centesimi) per la seconda cifra, ecc. ◆ [ALG] N ...
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metrico
mètrico [agg. (pl.m. -ci) Der. del gr. metrikós, da métron "misura"] [ALG] Relativo a una metrica, cioè al concetto di misura della distanza in uno spazio. ◆ [MTR] (a) Che concerne una misurazione [...] misura: sistemi metrici. (b) Di sistema di unità di misura basato sul metro o su suoi multipli e sottomultipli, quale il Sistema M. Decimale (SMD): v. unità di misura, sistemi di: VI 407 c. (c) Di cosa la cui lunghezza è dell'ordine del metro o dei ...
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parte
parte [Der. del lat. pars partis] [LSF] Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso. ◆ [ALG] P. di un insieme: lo stesso che sottoinsieme. ◆ [ALG] P. intera: di un numero [...] il massimo intero che non lo supera (per es., la p. intera di π è 3) e quindi, in partic., per un numero decimale è il numero formato dalle cifre che precedono la virgola (in questa Enciclopedia, il punto sostituisce la virgola) e per un numero misto ...
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Ciascuna delle parti in cui è diviso un tutto; o parte staccata di un tutto.
Diritto
F. di Comune
Parte di territorio comunale comprendente di norma un centro abitato, nonché nuclei abitati e case sparse [...] Mentre un numero razionale (cioè il rapporto tra due numeri interi) può essere scritto sotto forma di f. continua limitata, un numero irrazionale porterà a una f. continua illimitata.
Per la f. generatrice di un numero decimale periodico ➔ periodico. ...
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Biblioteconomia
C. bibliografica Ordinamento che, muovendo da alcune classi fondamentali, raccoglie le opere, attraverso graduali suddivisioni, in raggruppamenti sempre più specifici. La sua applicazione [...] 19° e primi decenni del 20° sec. sono state elaborate le c. più notevoli, tra le quali è molto diffusa la c. decimale (CDD) ideata dall’americano M. Dewey, pubblicata nel 1876 e ampliata in successive edizioni. Lo scibile vi è diviso in 10 classi ...
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decimale
agg. [der. di decima, decimo]. – 1. Relativo alla decima, come sistema di tassazione: rendite decimali. 2. In aritmetica e nelle sue applicazioni, che ha per base il 10: numerazione d. (v. numerazione); numero d., numero reale scritto...
frazione
frazióne s. f. [dal lat. tardo fractio -onis, der. di fractus, part. pass. di frangĕre «spezzare»]. – 1. letter. L’atto di frangere, di spezzare: f. di un legno o di un altro solido (Galilei); la f. del pane (v. fractio panis); f....