socialismo
Massimo L. Salvadori
In lotta contro le disuguaglianze sociali
Il socialismo è una teoria politica finalizzata alla costruzione di una forma di società fondata sulla solidarietà tra gli uomini [...] auspicava una società fondata sul federalismo, sul decentramento, sulla cooperazione libera e concorrenziale.
Il , facendo fronte agli effetti devastanti provocati prima dalla crisi economica scoppiata nel 1929 e poi dalla Seconda guerra mondiale. ...
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Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] di vista strutturale soprattutto per l'alto grado di decentramento della sua azione, o - da altro punto di Torino 1976, s. v.
Regini, M., Stato e sindacati nel sistema economico, in ‟Giornale di diritto del lavoro e di relazioni industriali", 1979, I ...
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Meridionale, questione
Francesco Barbagallo
Il Mezzogiorno prima dell'unità italiana
La questione meridionale si pone come problema fondamentale non appena si costituisce in unità lo Stato italiano, [...] oggi.Altra e più complessa vicenda è la diversità dello sviluppo economico-sociale e civile delle due parti d'Italia, Centro-Nord lo Stato italiano secondo i principî del decentramento amministrativo e dell'autogoverno locale nella tradizione del ...
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Jacini, Stefano
Uomo politico (Casalbuttano, Cremona, 1826 - Milano 1891). Nato in una ricca famiglia della borghesia terriera, studiò diritto ed economia a Berna, a Milano e in vari atenei tedeschi [...] e per lui redasse un rapporto segreto sulla situazione economico-sociale del Lombardo-Veneto, che rappresentò una vera e nella quale si dichiarava favorevole a un largo decentramento amministrativo. Era inoltre favorevole al suffragio universale ...
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Nazione
Giuseppe Galasso
sommario: 1. Stato e nazione. 2. Le realtà nazionali nel mondo extraeuropeo: a) le Americhe e gli ex dominions britannici; b) l'area asiatica; c) l'Africa subsahariana; d) il [...] Germania Occidentale da sola figurava prima del 1990 quale maggiore potenza economica europea e seconda o terza a livello mondiale, la cosa assume con un'esigenza generalmente accolta di decentramento amministrativo dello Stato unitario, nel cui ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] vita cittadina di Roma, dal lato sia demico sia economico. Non ne vanno peraltro esagerati gli aspetti finanziari, che periferici, le rettorie provinciali: contrario dunque al decentramento, perseguì un programma di accentramento mirante a ridurre ...
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Africanismo
Basil Davidson
sommario: 1. Significati e origini del concetto. 2. Il movimento panafricano. 3. La maturità scientifica. 4. Questioni metodologiche. 5. Idee e programmi di unità continentale. [...] operava attraverso il suo apparato burocratico. Il decentramento cui mirava questo programma ujamaa fu così soffocato contrabbando del mondo, soprattutto verso la vicina Nigeria. ‟L'‛economia parallela' della Repubblica del Benin è così estesa che per ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] Luigi Einaudi, e adottando una linea di politica economica basata su stabilità monetaria, controllo del credito, lotta nazionalizzazione dell’energia elettrica e l’ipotesi di attuare il decentramento regionale. La segreteria passò a Rumor e Moro fu ...
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La riorganizzazione amministrativa dell’Italia
Costantino, Roma, il Senato e gli equilibri dell’Italia romana
Pierfrancesco Porena
Il rapporto tra Costantino e l’Italia deve essere letto nella prospettiva [...] principe nella capitale. Dai Severi in poi il decentramento dei principi e dei loro prefetti del pretorio,
4 Cfr. L’impatto della ‘peste antonina’, Incontri capresi di storia dell’economia antica (Roma, Anacapri 8-11 ottobre 2008), a cura di E. Lo ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] non avesse consolidato le proprie scuole formative»15.
Aiuti economici al partito vennero in particolare dai contributi che venivano accentratore dello stato e vuole lo stato organico e decentrato; è liberale (nel senso sano della parola) perché ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
deromanizzazione
s. f. Superamento del centralismo politico e burocratico rappresentato dalla città di Roma nella sua funzione di capitale. ◆ una cultura non aliena da un’esigenza reale di decentramento e di «deromanizzazione» dell’apparato...