PARENZO, Cesare
Gian Luca Fruci
– Nacque a Rovigo il 20 novembre 1842 da Moisé e Amalia Romanin.
Appartenente a una famiglia borghese di religione ebraica, dopo aver frequentato il ginnasio annesso [...] un studio legale che, oltre a un’ottima posizione economica, gli procurò vasta popolarità per la difesa di militanti repubblicani suffragio universale, laicità delle istituzioni, decentramento amministrativo, tassazione progressiva, abolizione della ...
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GALLOTTI, Giuseppe
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli nel marzo del 1803 da una famiglia di antica aristocrazia. Giovanissimo si distinse come "ardente settario" durante il nonimestre costituzionale [...] il degrado morale ed economico che aveva attanagliato Napoli e il Mezzogiorno, rafforzava intanto i legami con la corrente autonomistico-cattolica di R. Savarese, F. Persico ed E. Cenni, sostenitori di un disegno di decentramento di larga autonomia ...
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GIRARDINI, Giuseppe
Fabio Zavalloni
Nacque a Udine il 14 apr. 1856 da Felice, perito agrimensore, e da Luigia Perissini. Compiuti gli studi inferiori a Udine, il G. si laureò in giurisprudenza a Roma [...] contro un'unità sbagliata, compiuta senza educazione delle coscienze ed evoluzione economica. Conseguentemente egli indicava la via delle riforme (decentramento amministrativo, diminuzione della pressione fiscale, creazione di una scuola realmente ...
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FRANCHETTI, Leopoldo
Giuseppe Sircana
Nacque a Livorno il 31 maggio 1847 da Isacco -fratello minore di Abramo, nominato barone dal re di Sardegna Vittorio Emanuele II nel 1858 e a sua volta nel 1891 [...] poneva in risalto i benefici del sistema inglese fondato sul decentramento e sull'autogoverno, auspicando l'applicazione di tale sistema il valore di una battaglia morale. In campo economico rifuggiva dalle dispute teoriche e preferiva rifarsi alle ...
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FERRARI, Luigi
Gerhard Kuck
Figlio del conte Sallustio che gli trasmise il titolo, e della contessa Teresa Rasponi, nacque il 3 apr. 1849 a Rimini. Dopo gli studi svolti al collegio "Tolomei" di Siena, [...] in giurisprudenza, presentando una tesi sui problemi del decentramento amministrativo. Subito dopo la laurea iniziò la carriera industriali progredite, mentre non erano adatte alle condizioni economico-sociali in cui versava l'Italia: concepiva quelle ...
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PIACENTINI, Osvaldo
Filippo de Pieri
PIACENTINI, Osvaldo. – Nacque il 29 dicembre 1922 a Scandiano (Reggio nell’Emilia). Il padre, Pietro, invalido di guerra, era tra i principali esponenti locali del [...] spiccava per alcuni contenuti innovativi sul tema del decentramento amministrativo, da attuarsi attraverso lo strumento dei sviluppo per l’Italia padana promosso dal Centro studi e piani economici. Nel 1968 fece parte del gruppo che, sotto la guida ...
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D’Ondes Reggio, Vito
Giurista e uomo politico (Palermo 1811 - Firenze 1885). Laureato in giurisprudenza nel 1832 a Palermo, entrò in magistratura e fu poi chiamato a reggere i tribunali di Catania, [...] per la Sicilia», una rivista ispirata ai principi del liberismo economico, sulle cui pagine si auspicavano la modernizzazione e il impegnò in difesa delle autonomie locali e del decentramento amministrativo. Altrettanto decisa fu in lui la difesa ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
deromanizzazione
s. f. Superamento del centralismo politico e burocratico rappresentato dalla città di Roma nella sua funzione di capitale. ◆ una cultura non aliena da un’esigenza reale di decentramento e di «deromanizzazione» dell’apparato...