COLETTI, Francesco
Paola Magnarelli
Nacque a San Severino Marche (Macerata) da Giuseppe e Guendalina Tognaci il 10 luglio 1866. La sua era una famiglia di possidenti agricoli, di piccola nobiltà, con [...] alla dialettica delle classi, favorevole al decentramento locale, per settori di competenza, morali, s. 7, II (1940-41), pp. 244-48; L. Lenti, in Rivista di storia economica, VI (1941), pp. 64 s.; M. Boldrini, in Atti e mem. della R. Deput. di ...
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Nacque il 7 sett. 1810 a Cento (Ferrara) da Lazzaro, in antica famiglia della locale comunità ebraica. Nella città, che ospitava un antico ghetto, gli ebrei avevano goduto di particolari privilegi già [...] uno dei primi interventi nel dibattito sul decentramento aperto dalla nota inviata da Farini alla attività di scrittore soprattutto per far fronte alle non buone condizioni economiche. Anche per questo si dedicò dopo il 1880 alla redazione ...
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GABER, Giorgio
Stefano Pivato
GABER (Gaberscik), Giorgio
Nacque a Milano il 25 gennaio 1939, secondogenito di Guido, di origini istriane e di professione impiegato, e di Carla Mazzoran. A nove anni [...] nell’autunno di quell’anno si iscrisse alla facoltà di economia e commercio dell’Università Bocconi ma non completò mai gli G al Teatro San Rocco di Seregno, nell'ambito del decentramento regionale del Piccolo Teatro di Milano, con la regia di ...
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DE ANGELI, Ernesto
Giorgio Fiocca
Nato a Laveno (Varese) il 29 genn. 1849 da Ercole e da Maddalena Frascali, si trasferì giovanissimo a Milano per prepararsi ai corsi in ingegneria industriale del Politecnico, [...] qui espongo. Io certo non condivido tutto il suo credo economico ...; né posso dire che quella protezione legittima che ho sempre , i quali si facessero promotori di un decentramento amministrativo che conferisse maggiore autonomia ai poteri locali ...
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BIAGI, Marco
Michele Tiraboschi
I primi anni
Nacque il 24 novembre 1950 a Bologna, città in cui è sempre vissuto, da Giorgio e da Giancarla Montanari. Sposò Marina Orlandi, dalla quale ebbe Lorenzo [...] le ragioni che spingono molte imprese di grandi dimensioni al decentramento produttivo patologico analizzando, in particolare, la fuga del lavoro dipendente e quegli incentivi economici e normativi che sono alla base della scomposizione delle ...
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SARACCO, Giuseppe
Gian Luca Fruci
– Nacque a Bistagno, nell’Alto Monferrato, il 9 ottobre 1821 da Francesco Antonio e da Vittoria Fontana.
Il padre era notaio e segretario comunale del municipio natio, [...] bilancio e provvedimenti volti al miglioramento delle condizioni economiche delle masse popolari, con il corollario di una beni di prima necessità), sia in ambito di decentramento amministrativo con la riproposizione del disegno di legge presentato ...
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CORRENTI, Cesare
Luigi Ambrosoli
Nacque a Milano il 3 genn. 1815 da Giuseppe, di "antica famiglia patrizia" (Massarani, p. 21)e da Teresa Gerenzani.
Le non floride condizioni della famiglia non impedirono [...] di un programma di autonomia comunale e provinciale e di decentramento delle funzioni dello Stato.
Il 17 febbr. 1867 B Si preoccupò del reclutamento degli insegnanti e del loro trattamento economico, e presentò disegni di legge per la costituzione di ...
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TREVES, Claudio
Giovanni Scirocco
– Nacque a Torino il 24 marzo 1869, ottavo figlio di Claudio Graziadio, commerciante in tessuti, e di Susanna Valabrega.
Morto il padre nel 1875, fu cresciuto dalla [...] , libertà di opinione e di sciopero), economico (tutela del lavoro dei fanciulli e delle donne, istituzione del ministero del Lavoro, nazionalizzazione dei trasporti), amministrativo (decentramento, riforma giudiziaria, obbligo scolastico fino alla ...
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AMENDOLA, Giovanni
Giampiero Carocci
Nacque a Napoli, da famiglia di Sarno, il 15 apr. 1882. Dopo un primo tirocinio giornalistico fatto, giovanissimo, sotto la guida di E. Arbib, l'A. prese le mosse [...] un programma di democrazia radicale imperniato sul decentramento amministrativo e sulla creazione di una MCMXXIV, Milano 1924 (vol. I di Res publica - Studi politici, economici e sociali diretti da G. Lazzeri); Per una nuova democrazia, Relazioni ...
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VALIANI, Leo
Andrea Ricciardi
VALIANI (propr. Weiczen, italianizzato durante il fascismo), Leo. – Nacque a Fiume/Rijeka il 9 febbraio 1909 da genitori ebrei non praticanti di madrelingua tedesca e di [...] dovette lasciare la scuola e cercare lavoro, viste le ristrettezze economiche in cui versava la madre con tre figli a carico. A pronunciò per la Repubblica presidenziale. Sostenne il decentramento amministrativo e l’epurazione, criticando l’amnistia ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
deromanizzazione
s. f. Superamento del centralismo politico e burocratico rappresentato dalla città di Roma nella sua funzione di capitale. ◆ una cultura non aliena da un’esigenza reale di decentramento e di «deromanizzazione» dell’apparato...