Simone Cociani
Abstract
Esaminata l’evoluzione della finanza regionale, viene illustrata la cornice costituzionale entro la quale risulta iscritta la disciplina generale dei tributi regionali. Dunque, [...] che tale assetto della finanza pubblica determinò. Invero, un decentramento su base regionale e locale del solo potere di e concorrendo ad assicurare l’osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea, ...
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Il sistema locale nella transizione costituzionale
Gianluca Gardini
La crisi economica induce tutti i paesi europei a ripensare l’assetto dei poteri pubblici, specialmente dei livelli di governo decentrati [...] alimenta questa spinta riformatrice è fornito, in larga parte, dalla crisi economica, che induce a ripensare l’assetto dei poteri pubblici, specialmente dei livelli di governo decentrati e autonomi, nella prospettiva di realizzare (generici e per lo ...
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La riforma Gentile
Giuseppe Tognon
La riforma degli ordinamenti scolastici e universitari, degli esami e dei programmi di insegnamento che va sotto il nome di riforma Gentile venne decisa nei venti [...] e le ragioni di sistema e, anche per la rilevanza economica dei suoi fattori, richiede un alto livello di chiarezza e di centrali divennero soltanto tre.
Gentile rinunciò a quel decentramento già sostenuto dal Fascio di educazione nazionale e in ...
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Centro e periferia
Derek W. Urwin
Introduzione
A partire dai primi anni sessanta i due concetti correlativi di 'centro' e 'periferia' sono stati ampiamente utilizzati nell'analisi politica. Tuttavia, [...] , possono essere collegate a più di un centro da legami culturali, economici e politici. L'Alto Adige (Sud Tirolo), per esempio, benché è la forma classica e di maggior efficacia di decentramento territoriale e di accordo; l'accordo di gruppo non ...
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Maturità economica
Charles P. Kindleberger
Introduzione
L'espressione 'maturità economica' non è del tutto univoca: essa può indicare una fase di intenso sviluppo economico successiva a un periodo di [...] come in caso di guerra o di grave depressione economica, o quando sull'economia grava il peso di una politica di ricostruzione o del risarcimento di danni di guerra, il decentramento rappresenta un ostacolo, perché ciascuna parte costituente tende a ...
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L'Italia e le sue regioni - Introduzione
Mariuccia Salvati
Loredana Sciolla
Pensata e proposta nel 2010 al presidente dell’Istituto Treccani Giuliano Amato mentre si avviavano le celebrazioni per il [...] i principi fondamentali quelli dell’autonomia e del decentramento, bisognerà ricordare che tale riconoscimento proviene da una è visto, dentro la tenuta di questi dualismi geopolitici, economici e culturali si è potuta ricomporre fino ad anni recenti ...
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FOSSOMBRONI, Vittorio
Carlo Pazzagli
Nacque ad Arezzo il 15 sett. 1754 da Giacinto e da Lucilla dei baroni Albergotti Siri, terzo di sette fratelli.
Poco conosciamo degli anni della fanciullezza e della [...] a pieno titolo in quella che è stata chiamata la "scuola toscana" di economia: S. Bandini, P. Neri, F.M. Gianni, G. Fabbroni, e Stato non è corrotta e la legge comunale garantisce il decentramento; là dove, infine, da tempo sono stati aboliti tutti ...
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MOSCA, Gaetano
Furio Ferraresi
– Nacque a Palermo il 1° aprile 1858 da Luigi e da Maria Camilla Gulì.
Secondogenito di sette figli, oltre a lui tre maschi (Emanuele, Alessandro e Giovanni Battista) [...] il titolo Che cos’è la mafia, in Giornale degli economisti, 1900, vol. 20, pp. 236-262). Nel 105, 129, 218, 249, 258; A. Rossi-Doria, Per una storia del «decentramento conservatore»: Antonio di Rudinì e le riforme, in Quaderni Storici, 1971, vol. 18, ...
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MONTANELLI, Giuseppe
Paolo Bagnoli
– Nacque a Fucecchio, in provincia di Firenze, il 21 genn. 1813 da Alessandro, organista e compositore di musica per banda, e da Luisa Pratesi. A nove anni venne [...] impegnarsi in iniziative culturali, pedagogiche e anche economico-commericiali che ritenevano, con coscienza illuministica, fosse domandava se fosse legittimo parlare delle forme di decentramento prima di avere discusso cosa competesse centralmente al ...
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I servizi per l’impiego e le politiche attive del lavoro
Pier Antonio Varesi
L’avvio della nuova legislatura, pur caratterizzato dalle note difficoltà politiche, è connotato da evidenti continuità nell’opera [...] legittimato a legiferare a tutela «dell’unità giuridica e dell’unità economica» del Paese.
8 V. Sartori, A., Servizi per l commenti sono rinvenibili in Carinci, F., a cura di, Decentramento istituzionale e politiche del lavoro, in Dir. prat. lav., ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
deromanizzazione
s. f. Superamento del centralismo politico e burocratico rappresentato dalla città di Roma nella sua funzione di capitale. ◆ una cultura non aliena da un’esigenza reale di decentramento e di «deromanizzazione» dell’apparato...