Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] non avesse consolidato le proprie scuole formative»15.
Aiuti economici al partito vennero in particolare dai contributi che venivano accentratore dello stato e vuole lo stato organico e decentrato; è liberale (nel senso sano della parola) perché ...
Leggi Tutto
ISTRUZIONE E SISTEMI SCOLASTICI
Norberto Bottani e Sherwin Rosen
Sociologia
di Norberto Bottani
Introduzione
Oggigiorno la possibilità di ricevere un'istruzione è ormai ampiamente diffusa: una rete [...] rendimento della qualificazione professionale
Il cambiamento tecnologico e il decentramento dell'organizzazione economica sono considerati elementi essenziali della crescita economica. Il mutamento tecnologico può porre rimedio alle conseguenze più ...
Leggi Tutto
Subculture politiche territoriali e capitale sociale
Marco Almagisti
Strumenti concettuali
La cultura politica
Il tema della cultura politica riconduce alle origini stesse del pensiero politico occidentale, [...] dell’opposizione comunista nella questione del decentramento, decisiva per la gestione della voto al Pd in Toscana, «L’Unità», 23 nov. 2013). Nel 2013 in 25 sistemi economici locali su 42 cala l’affluenza rispetto al 2008. Il PD ottiene il 37,5% dei ...
Leggi Tutto
Salute, sanità e regioni in un Servizio sanitario nazionale
Francesco Taroni
Le politiche sanitarie come laboratorio di ‘regionalismo’
L’istituzione delle regioni in Italia è stata definita «uno dei [...] (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), l’incidenza percentuale della spesa sanitaria complessiva Langiano, Bologna 2004.
R. Balduzzi, Cinque anni di legislazione sanitaria decentrata, «Le Regioni», 2005, 5, pp. 717-742.
K. ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’industria tessile
Yasuhiro Ota
Nel confronto con l’agguerrita concorrenza di Paesi emergenti come la Cina, in questi primi anni del 21° sec. l’Italia ha saputo mantenere la propria posizione di vantaggio [...] mondiale, si sia rimessa attualmente al passo con quella delle economie avanzate, come, ad es., il Regno Unito o la Come risultato di queste acquisizioni, l’area di produzione si decentrò.
Allo stesso tempo, Marzotto ampliò le sue reti di produzione ...
Leggi Tutto
Per una geografia dei cattolici in politica
Maria Serena Piretti
Secondo un’inchiesta Eurispes condotta nel 2006, l’87,8% degli italiani si è dichiarato, ancora all’inizio del secolo XXI, cattolico. [...] a livello istituzionale e non della politica, dell’esercito, dell’economia e della cultura. La crisi del governo retto da Arnaldo riforma degli Enti Provinciali e il più largo decentramento nelle unità regionali. Ma sarebbero queste vane riforme ...
Leggi Tutto
Imprenditori
Alberto Martinelli
Premessa
L'imprenditore è il capo dell'impresa, titolare esclusivo del diritto di svolgere l'attività economica per la produzione di beni e servizi per il mercato. L'imprenditore [...] una determinata zona geografica; la strategia del decentramento produttivo adottata da alcune grandi imprese nel E.M. Earle), Princeton, N.J., 1951 (tr. it.: Il mondo economico francese e il suo operatore: un'analisi sociale e culturale, in Il nuovo ...
Leggi Tutto
Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] sembra che fossero in generale orientati verso il decentramento e verso una qualche forma di autogoverno locale me sembra naturale e giusto che vengano rafforzati i legami culturali ed economici - e anche quelli politici - fra i paesi arabi. Da parte ...
Leggi Tutto
Le politiche per l'integrazione degli immigrati: tra retoriche e realtà
Francesca Campomori
A partire dalla fine degli anni Ottanta le trasformazioni portate dall’immigrazione hanno prodotto un processo [...] Nord e Sud, che si manifesta principalmente nel divario economico e di capitale sociale; dall’altra quella nella cultura specifici sull’immigrazione: possiamo parlare pertanto di un decentramento controllato, nel senso che la regione detta le ...
Leggi Tutto
Regioni come territori capaci: governo regionale e qualità dei territori
Carlo Donolo
Ragioni di un tema
Nel presente saggio verranno analizzate le performance e la qualità dei governi regionali da [...] sono tanto i poteri decentrati e derivati (in un processo di decentramento dello Stato amministrativo o l’uso che se ne fa, Milano 2010.
La crisi italiana nel mondo globale. Economia e società del Nord, a cura di P. Perulli, A. Pichierri, Torino 2010. ...
Leggi Tutto
gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
deromanizzazione
s. f. Superamento del centralismo politico e burocratico rappresentato dalla città di Roma nella sua funzione di capitale. ◆ una cultura non aliena da un’esigenza reale di decentramento e di «deromanizzazione» dell’apparato...