L’istruzione pubblica tra primo Ottocento e primo Novecento: le scuole elementari
Claudia Salmini
Anche a Venezia, il secolo che trascorre dalla caduta della Repubblica fino alla vigilia della prima [...] interessi lo portarono a pubblicare contributi anche nel campo dell’economia pubblica. Aveva iniziato la carriera come maestro a Noventa di p. 140 (pp. 113-153).
58. Per il decentramento delle competenze sull’esame e l’approvazione dei libri di testo ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] vita cittadina di Roma, dal lato sia demico sia economico. Non ne vanno peraltro esagerati gli aspetti finanziari, che periferici, le rettorie provinciali: contrario dunque al decentramento, perseguì un programma di accentramento mirante a ridurre ...
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Della grande trasformazione del paesaggio
Arturo Lanzani
Matteo Bolocan Goldstein
Federico Zanfi
Territori, culture, regioni
Dopo la Seconda guerra mondiale, scelto l’ordinamento repubblicano con [...] industriale nei principali centri urbani, per effetto di un decentramento produttivo che interessa tutte le maggiori città con una base economica industriale, in particolare nel Nord-Ovest. Decentramento cui si affianca la ricerca, da parte di molte ...
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Africanismo
Basil Davidson
sommario: 1. Significati e origini del concetto. 2. Il movimento panafricano. 3. La maturità scientifica. 4. Questioni metodologiche. 5. Idee e programmi di unità continentale. [...] operava attraverso il suo apparato burocratico. Il decentramento cui mirava questo programma ujamaa fu così soffocato contrabbando del mondo, soprattutto verso la vicina Nigeria. ‟L'‛economia parallela' della Repubblica del Benin è così estesa che per ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] delle due scienze mondane, tipiche dell'età moderna, ossia l'economia e l'estetica, o ancora le sue considerazioni sul mutamento della con il mondo moderno in nome di una soggettività decentrata, liberatasi da ogni limitazione della conoscenza e dell' ...
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IL NOVECENTO. INTRODUZIONE
Mario Isnenghi
«Varda San Giorgio e vede la Salute!»*
Nei giorni in cui scrivo queste pagine i visitatori affollano le sale delle Procuratie Nuove, al Museo Correr, in piazza [...] oggi, lo spazio veneziano è materia di dura contesa — urbanistica, economica, culturale — di cui quest’opera a molte voci reca essa stessa onorare le divinità dell’ora — le si chiami decentramento o perdita del centro e autoreferenzialità — ma per ...
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Un teatro piccolo, povero, nuovo
Piargiorgio Giacchè
Un prologo su teatro e territorio
Il rapporto tra teatro e territorio è da sempre tanto obbligatorio quanto problematico, almeno per via della differenza [...] e al loro più difficile insediamento in piccoli centri e meno facile decentramento nel territorio).
Il teatro è, dunque, ‘un luogo’ ma fa. La crisi non è e non è stata solo economica, ma anche culturale e infine artistica: il teatro ha passato ...
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Sistemi economici comparati
Silvana Malle
L'origine della disciplina
Oggetto, metodologia e finalità
È nell'Ottocento, con la critica dell'economia di mercato e della proprietà privata dei mezzi di [...] teorica e nella pratica - quella in sistemi capitalistici, sistemi socialisti ed economie miste. Nei sistemi capitalistici il meccanismo decisionale è decentrato e appartiene alla pluralità degli operatori, la proprietà dei mezzi di produzione ...
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La laguna e le isole
Franco Mancuso
La comunità lagunare
Agli inizi degli anni Cinquanta, e per gran parte di quel decennio, la laguna e le isole, insieme con Chioggia e Venezia, presentano ancora vividamente [...] . Scartata a metà Ottocento l’ipotesi di un decentramento in terraferma, e dopo soluzioni precarie e provvisorie svolgendo allo stesso tempo un ruolo essenziale nell’economia e nella società lidense e acquisendo gradatamente un riconoscimento ...
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Struttura sociale
Massimo Paci
Introduzione
Come osservava Peter Blau (v., 1977, p. 10) oltre venti anni fa, "per molti sociologi il concetto di struttura sociale è ricco di connotazioni e implicazioni [...] rilievo per Tocqueville è la forma accentrata o decentrata di organizzazione della società civile e dello Stato: della società, in cui, a partire dal ruolo determinante della base economica, tutte le parti della società 'si tengono l'un l'altra ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
deromanizzazione
s. f. Superamento del centralismo politico e burocratico rappresentato dalla città di Roma nella sua funzione di capitale. ◆ una cultura non aliena da un’esigenza reale di decentramento e di «deromanizzazione» dell’apparato...