Minghetti, Marco
Uomo politico (Bologna 1818 - Roma 1886). Proveniente da un’agiata famiglia della borghesia agraria, dal 1832 soggiornò con la madre, rimasta vedova, a Parigi presso lo zio Pio Sarti, [...] l’opposizione che incontrò il suo progetto di cauto decentramento amministrativo. Ministro delle Finanze dal 1862 al 1864 Lincei dal 1875, ha lasciato numerosi scritti tra cui: Dell’economia pubblica e delle sue attinenze con la morale e col diritto, ...
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Parlamento
Bernard Crick
di Bernard Crick
Parlamento
sommario: 1. Il concetto di parlamento. 2. Le origini dei parlamenti. 3. I modelli classici. 4. I parlamenti moderni e la formazione dello Stato. [...] Il feudalismo era un sistema politico e sociale altamente decentrato, più spesso carente di un efficace potere centrale inteso sforzi e le risorse umane nella battaglia per un rapido sviluppo economico. Si tratta di una questione complessa, e i dati a ...
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Meridionale, questione
Francesco Barbagallo
Il Mezzogiorno prima dell'unità italiana
La questione meridionale si pone come problema fondamentale non appena si costituisce in unità lo Stato italiano, [...] oggi.Altra e più complessa vicenda è la diversità dello sviluppo economico-sociale e civile delle due parti d'Italia, Centro-Nord lo Stato italiano secondo i principî del decentramento amministrativo e dell'autogoverno locale nella tradizione del ...
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Jacini, Stefano
Uomo politico (Casalbuttano, Cremona, 1826 - Milano 1891). Nato in una ricca famiglia della borghesia terriera, studiò diritto ed economia a Berna, a Milano e in vari atenei tedeschi [...] e per lui redasse un rapporto segreto sulla situazione economico-sociale del Lombardo-Veneto, che rappresentò una vera e nella quale si dichiarava favorevole a un largo decentramento amministrativo. Era inoltre favorevole al suffragio universale ...
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I Greci in Africa
Laura Buccino
Astrid Möller
Nicola Bonacasa
Giuseppina Alessandra Cellini
Lidiano Bacchielli
Anna Santucci
Ida Leggio
La presenza greca in africa in età arcaica
di Laura Buccino
La [...] imposte e servì come punto di incontro tra i sistemi sociali ed economici egiziano e greco. Così N. presenta le caratteristiche che una volta della città verso est e nord determinano un progressivo decentramento dell'agorà e in età romana si registra ...
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La classe politica nazionalfascista
Renato Camurri
La ‘strana’ disfatta del sistema liberale veneziano
All’indomani della conclusione della prima guerra mondiale, la ripresa dell’attività politica a [...] Trentin-Luzzatti cf. F. Rosengarten, Silvio Trentin, ad indicem.
128. V. Autonomia-Autarchia-Decentramento, in Annuario del R. Istituto Superiore di Scienze Economiche e Commerciali di Venezia per l’Anno Accademico 1924-1925, Venezia 1925, pp. 25-83 ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] (50). Qui soprattutto interessa l'inevitabile ῾decentramento' delle fasi di produzione che abbisognavano d' 2, IX, 9, 1902-1904, p. 113.
27. Antonio Ivan Pini, L'economia "anomala" di Ravenna in un'età doppiamente di transizione (secc. XI-XIV), in ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] "Il Veneto" v. l'articolo a firma P.V., L'avvenire economico di Venezia, del 14 marzo 1866.
72. Come segnala G.L. La campagna fu martellante. Con lo stesso titolo Il decentramento uscirono ne "Il Tempo" quattro articoli pubblicati rispettivamente il ...
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Aggregazioni insediatine e strutture urbane
Guido Rosada
Il territorio
"Capire" Venezia può voler dire, per chi vi è nato, un atto d'amore sentito e dovuto verso un grembo di storia infinita che tuttavia [...] che proprio per questo era tuttavia in grado di aggregare interessi economici e commerciali da più parti (ruolo che mantenne in realtà almeno l'idea di confrontare, in questo caso, il decentramento "extra moenia", a SO di queste, del grande ...
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Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] un esercizio frazionato dei poteri e dal decentramento delle funzioni statuali (43). Rispetto ai In generale per tutto quest'ordine di questioni cf. Gino Luzzatto, L'economia veneziana nei suoi rapporti con la politica nell'alto medioevo, ora in AA ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
deromanizzazione
s. f. Superamento del centralismo politico e burocratico rappresentato dalla città di Roma nella sua funzione di capitale. ◆ una cultura non aliena da un’esigenza reale di decentramento e di «deromanizzazione» dell’apparato...