LURAGHI, Giuseppe Eugenio
Nicola Crepax
Nacque a Milano il 12 giugno 1905, da Felice e da Giuditta Talamona, ultimo di quattro figli.
La famiglia era esponente di quella parte del ceto medio cittadino, [...] . Il CIPE chiese di procedere a operazioni di decentramento produttivo tali da decongestionare l'area di Arese. L. morì a Milano il 10 dic. 1991.
Lo scenario dell'economia italiana era ormai del tutto cambiato da quello che aveva accompagnato la sua ...
Leggi Tutto
GRASSI, Paolo
Giorgio Taffon
Nacque a Milano, il 30 ott. 1919, da Raimondo e Ines Platesteiner.
Il padre, pugliese, di Martina Franca, si era trasferito a Milano, dove collaborò a Il Sole occupandosi [...] visitate - il G. era impegnato per realizzare il decentramento delle attività del Piccolo, teatrali e latamente culturali, municipalizzando" il teatro di prosa e sfruttando il contributo economico pubblico, per aumentare le presenze, non ebbe un ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vilfredo Pareto
Corrado Malandrino
Vilfredo Pareto è probabilmente l’economista e il sociologo italiano più originale nel panorama mondiale tra fine Ottocento e inizio Novecento. Uno scienziato tanto [...] quadro di modernizzazione del sistema economico e civile, e di certezza del potere; ma anche con il mantenimento della rappresentanza elettiva parlamentare e dell’autonomia della magistratura; con il decentramento amministrativo; con la garanzia dei ...
Leggi Tutto
GAMBI, Lucio
Francesca Sofia
Nacque a Ravenna il 20 marzo 1920 dall’ingegnere Domenico, discendente da una famiglia di spiccate tradizioni liberali e risorgimentali, e da Lina Pelagatti. Adolescente [...] regionalizzazione nei meri termini di un decentramento politico-territoriale, e recuperando per inerzia fasi storiche dal punto di vista architettonico, urbanistico, sociale ed economico (si veda il suo Geografia e contestazione 1968, Faenza 1968 ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio De Viti de Marco
Manuela Mosca
Antonio De Viti de Marco è un grande economista italiano, fondatore della teoria pura della finanza pubblica e ispiratore della public choice. Con Maffeo Pantaleoni, [...] amministrazioni locali da realizzare attraverso il decentramento.
Il contributo scientifico
Abbiamo accennato al 11.
L. Einaudi, Prefazione a A. De Viti De Marco, Principi di economia finanziaria, Torino 1934.
E. Rossi, A. De Viti de Marco, uomo ...
Leggi Tutto
Acri
D. Jacoby
Z. Jacoby
(od. San Giovanni d'Acri; ebraico 'Akkō; arabo 'Akkā)
Città sulla costa di Israele, a N della baia di Haifa, fondata al principio del secondo millennio a.C. a km. 1 ca. a E [...] dell'epoca araba, ereditati dai latini dopo il 1104, furono determinati in particolare dal decentramento della vita cittadina sul piano sociale ed economico, fenomeno tipico dell'evoluzione delle città del Vicino Oriente nei primi secoli dell'Islam ...
Leggi Tutto
FERRARI, Enzo
Franco Amatori
Nacque a Modena il 20febbr. 1898 da Alfredo e da Adalgisa Bisbini. Il padre, proprietario di una piccola azienda produttrice di materiale ferroviario, aveva raggiunto una [...] contava più di cento dipendenti, la legge sul decentramento industriale spinse il F. a trasferire la produzione apparve il modo più efficace per sfruttare da un punto di vista economico i trionfi sportivi. Nel 1947 le Ferrari vendute furono 7, nel ...
Leggi Tutto
COLETTI, Francesco
Paola Magnarelli
Nacque a San Severino Marche (Macerata) da Giuseppe e Guendalina Tognaci il 10 luglio 1866. La sua era una famiglia di possidenti agricoli, di piccola nobiltà, con [...] alla dialettica delle classi, favorevole al decentramento locale, per settori di competenza, morali, s. 7, II (1940-41), pp. 244-48; L. Lenti, in Rivista di storia economica, VI (1941), pp. 64 s.; M. Boldrini, in Atti e mem. della R. Deput. di ...
Leggi Tutto
Nacque il 7 sett. 1810 a Cento (Ferrara) da Lazzaro, in antica famiglia della locale comunità ebraica. Nella città, che ospitava un antico ghetto, gli ebrei avevano goduto di particolari privilegi già [...] uno dei primi interventi nel dibattito sul decentramento aperto dalla nota inviata da Farini alla attività di scrittore soprattutto per far fronte alle non buone condizioni economiche. Anche per questo si dedicò dopo il 1880 alla redazione ...
Leggi Tutto
GABER, Giorgio
Stefano Pivato
GABER (Gaberscik), Giorgio
Nacque a Milano il 25 gennaio 1939, secondogenito di Guido, di origini istriane e di professione impiegato, e di Carla Mazzoran. A nove anni [...] nell’autunno di quell’anno si iscrisse alla facoltà di economia e commercio dell’Università Bocconi ma non completò mai gli G al Teatro San Rocco di Seregno, nell'ambito del decentramento regionale del Piccolo Teatro di Milano, con la regia di ...
Leggi Tutto
gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
deromanizzazione
s. f. Superamento del centralismo politico e burocratico rappresentato dalla città di Roma nella sua funzione di capitale. ◆ una cultura non aliena da un’esigenza reale di decentramento e di «deromanizzazione» dell’apparato...