Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, Poesia cortese, didattica, popolare e giullaresca, Laude, Dolce StilNovo
Gianfranco Contini
Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, [...] collocate di là da ogni dubbio.
Il verso epico (di cui infatti si è voluto rifiutare il rapporto col decasillabo-alessandrino francese) parrà soverchiamente elastico? Ci si può sempre consolare con un alessandrino 'didattico' i cui emistichi possono ...
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Si chiama comunemente, senz'altro, esametro l'esametro dattilico, il verso che da Omero in poi è tradizionale per tutta l'antica epopea (v.) greca e romana, compresa anche quella che noi chiameremmo piuttosto [...] un novenario o un ottonario, o di un senario più un novenario, o di un quinario più un novenario o un decasillabo. Più fedelmente si modellò sugli schemi antichi il Pascoli. In Germania, oltre ad imitazioni trecentesche dell'esametro leonino, usarono ...
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SURREY, Henry Howard, conte di
Mario Praz
Poeta, nato intorno al 1517 morto a Londra il 21 gennaio 1547. Era figlio di Thomas Howard, poi terzo duca di Norfolk; i Howard erano di sangue reale e imparentati [...] from the royal seat
Thus 'gan to speak...
Per dare al blank verse uno stampo classico, ed evitare il confronto col decasillabo rimato, il S. si sforza d'imitare le cesure e gli enjanbements dell'esametro di Virgilio, e di rompere così la monotonia ...
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RUGGIERI APUGLIESE
CCorrado Calenda
La figura del giullare senese R., autore di cinque componimenti noti, deve farsi parzialmente rientrare nell'ambito dei poeti 'siciliani' in ossequio alla norma, [...] , negli usi della poesia giullaresca (ma in alcuni casi il verso si contrae fino al settenario o si espande fino al decasillabo). Fu Jeanroy, dopo alcune sparse segnalazioni, a dimostrare organicamente la dipendenza di questo testo da Savis e fols di ...
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SOLERA, Temistocle
Michele Curnis
– Nacque a Ferrara il 25 dicembre 1815 da Antonio (v. la voce in questo Dizionario) e da Marianna Borni (o Bormi) di Iseo, penultimo di sei figli, tre maschi e tre [...] di patria, intercalato a grandiose scene corali dall’evidente significato allegorico-politico (ritmate dalla cadenza martellante del decasillabo: «Va pensiero sull’ali dorate» in Nabucco, «O Signor che dal tetto natio» nei Lombardi). Nel percorso ...
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RONSARD, Pierre de
Ferdinando Neri
Nacque al castello della Possonnière, nel territorio di Vendôme, l'11 settembre 1524, morì il 27 dicembre 1585 nel priorato di Saint-Cosme-sur-Loire. Era di nobile [...] alla poesia epica, il R. abbia preferito al verso alessandrino, in cui s'era già dichiarata la sua maestria, l'antico decasillabo o vers commun. I primi episodî della Franciade si svolgono freddamente, e, morto nel 1574 il giovine re Carlo IX, il ...
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Il palindromo è una sequenza di lettere o di sillabe che possa essere letta anche in senso retrogrado dando come esito o la sequenza di partenza o un’altra sequenza pure dotata di senso. Al principio della [...] formato ideale del palindromo è la frase, o il verso (i topi non avevano nipoti), sino al limite del doppio decasillabo, stabilito da Primo Levi con: eroina motore in Italia / ai Latini erotomani or è.
Virtuosistico, esteso e nel contempo pienamente ...
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GIACOMINO Pugliese
Giuseppina Brunetti
Con questo nome è conosciuto uno dei principali poeti della scuola siciliana, la cui identificazione è tuttora controversa e la cui attività poetica è da collocare [...] perciò dai toni della canzone distesa e solenne. Altra caratteristica importante del canzoniere di G. è l'uso del decasillabo, assai raro nella poesia dei primi secoli, e delle rime sdrucciole.
Cifra stilistica significativa del canzoniere di G. è ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] diversi; dalla tensione tra metro, ritmo e sintassi scaturiscono fenomeni quali la cesura o l’enjambement: v. endecasillabi, decasillabi ecc.; v. parisillabo, imparisillabo, secondo che sia composto da un numero di sillabe metriche pari o dispari; v ...
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DE ANDRÉ, Fabrizio Cristiano
Paolo Somigli
Cantautore italiano, nacque a Genova, nel quartiere di Pegli, il 18 febbraio 1940 da genitori benestanti di origini piemontesi. Il padre, Giuseppe De André, [...] tuttavia si apre e si chiude con un dodecasillabo; oppure il verso martelliano per Geordie, che inizia però con un enigmatico decasillabo e prevede anche altre misure).
Come poi nell’intera sua carriera, già in questi primi anni De André fu spesso l ...
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decasillabo
decasìllabo agg. e s. m. [dal lat. tardo decasyllăbus, gr. δεκασύλλαβος, comp. di δέκα «dieci» e συλλαβή «sillaba»]. – Verso composto di dieci sillabe (o, più propriam., di dieci «posizioni metriche»: v. endecasillabo); nella metrica...
novenario
novenàrio agg. e s. m. [dal lat. novenarius «che consta di nove» (der. di novenus: v. novena)]. – Composto di nove parti: quasi esclusivam. nella locuz. verso n. (o assol. il n.), verso di nove sillabe (o, più propriam., di nove...