NICCOLÒ da Casola
Giulio Bertoni
È autore di un lungo poema franco-italiano, intitolato Attila e conservato nella R. Biblioteca estense in due manoscritti cartacei, di cui il primo reca la data 1358 [...] su Acarino e Foresto d'Este si trovano, così, fuse in questa faticosa narrazione in alessandrini, mescolati qua e là a decasillabi, franco-italiani. L'autore cita fonti vere e fittizie, e certamente si è giovato di materiali che più non stanno a ...
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Iugoslavia
Mirko Deanovic
Per riferimenti a luoghi dell'odierna I. nel testo dantesco, v. CARNARO; Croazia; Rascia.
Fortuna di D. in Iugoslavia. - Sul territorio della I. d'oggi, che consiste di sei [...] Numerose sono le versioni parziali del poema che seguono nella seconda metà dell'Ottocento, e sempre in monotoni decasillabi trocaici, tipico verso della poesia popolare serbocroata. Bisogna però arrivare alla fine del secolo XIX per trovarvi delle ...
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Poeta francese (castello della Possonnière, Vendôme, 1524 - Saint-Cosme-en-l'Isle, Tours, 1585). Fu il fondatore e capo riconosciuto della scuola poetica della Pléiade. La necessità di esprimere un'ampia [...] tonsura, e godette di benefici ecclesiastici. Nel genn. del 1550 pubblicò Les quatres premiers livres des odes, in decasillabi, dedicati alla fiorentina Cassandra Salviati, in cui si proponeva di imitare le "grandes odes" pindariche; nel 1552 seguì ...
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Poemi francesi medievali. Raggruppati dagli studiosi in diversi cicli (di crociata, di provincia, di feudo) o classificati in serie cronologica, costituiscono un’epopea nazionale.
L’insieme fu distinto, [...] ’esercito saraceno; l’uccisione dell’emiro di Babilonia Baligant, la punizione di Gano. Il poema, nel testo più genuino del cod. Digby 23 della Bodleiana di Oxford, conta 4002 versi, in decasillabi epici tra loro in assonanza, divisi in 291 lasse. ...
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Poeta inglese (n. forse Diss, Norfolk, 1460 circa - m. Londra 1529). Laureatosi (1493) a Cambridge, fu sino al 1500 precettore del principe Enrico, poi Enrico VIII. Nel 1498 aveva preso gli ordini sacri. [...] popolaresco e sboccato trovò consona espressione nel metro cosiddetto skeltonico (senarî di varia lunghezza, liberamente rimati), che ebbe il merito di rompere la monotonia dei metri di decasillabi, già inariditi con i poeti del sec. 15º. ...
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Letterato, nato a Bibbiena il 4 maggio 1790, morto a Roma il 30 maggio 1847. Studiò nel seminario di Castiglion Fiorentino, dove, a 18 anni, fu maestro di rettorica; poi, divenuto sacerdote, sottobibliotecario [...] tre nel 1829, la Fede, la Speranza e la Carità, e ben 21 nel 1831; in strofe di settenarî, ottonarî, decasillabi, con molti sdruccioli e tronchi; tutti fluidi e armoniosi, ma freddi e superficiali. Vi si celebrano la Trinità, i benefizî della ...
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Un racconto siriaco, formatosi a Edessa poco dopo la morte di Rabbūlā, vescovo di quella citià dal 412 al 435, narra d'un nobilissimo giovane cristiano, designato semplicemente come "l'uomo di Dio di Roma", [...] , che è uno dei più antichi poemi in francese antico. La narrazione è vivace; la lingua espressiva. Consta di 625 decasillabi (corrispondenti ai nostri endecasillabi) divisi in strofe di 5 versi assonanti. L'edizione che ne ha data G. Paris (Parigi ...
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ROMANZO
P. D'Achille
Termine, nato nel Medioevo, con cui si indica, sia nel linguaggio della critica e della storiografia letteraria sia nell'uso comune, il più importante genere narrativo, che ha anch'esso [...] genere mantenne l'andamento versificato - fa riferimento alla differente struttura metrica, che non contempla lasse di decasillabi monoassonanzati, ma strofe di ottosillabi rimati a coppie, e alla diversa modalità di fruizione (che il passaggio ...
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ORLANDO
Enrico Carrara
. La rinascenza medievale francese ha espresso i suoi ideali eroici nella figura di Roland; l'italiana in quella di Orlando. Egli entra però nel mondo della poesia con la celebrazione [...] di Oxford e in buona parte dal cod. IV del fondo francese della Marciana di Venezia. Comprende circa quattromila decasillabi epici (quinario + settenario) aggruppati in 291 lasse assonanzate. Nulla si sa del suo poeta, perché il nome (Turoldo) che ...
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Trovatore perigordino, della seconda metà del sec. XII, nato a Ribérac, nella Dordogna, secondo una breve biografietta provenzale, che gli attribuisce nobili natali, e amore, non corrisposto, per una gentildonna [...] stanza è di 17 versi, se ogni versetto si conta per sé, di 7, se i versetti si uniscono a formar decasillabi, costituiscono un complesso di procedimenti tecnici singolarissimi. La lingua si compiace di parole difficili, astruse, nuove, e d'immagini ...
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decasillabo
decasìllabo agg. e s. m. [dal lat. tardo decasyllăbus, gr. δεκασύλλαβος, comp. di δέκα «dieci» e συλλαβή «sillaba»]. – Verso composto di dieci sillabe (o, più propriam., di dieci «posizioni metriche»: v. endecasillabo); nella metrica...
verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale si va a capo (cfr. capoverso): se in quel...