Pittore e incisore (Parigi 1803 - Fontainebleau 1860). Fu tra i primi a trattare i soggetti orientali, attingendo ai ricordi di un suo soggiorno (1827) in Grecia e in Turchia: Pattuglia turca (1831, New York, Metropolitan Mus.), Scuola turca (1846, Chantilly, Mus. Condé), ecc. Dipinse anche scene di caccia e tentò la pittura storica (La disfatta dei Cimbri 1833, Louvre). Eccellenti le sue incisioni ...
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Pittore e litografo olandese (Amsterdam 1838 - ivi 1927); nel 1857 si recò a Parigi, dove fu fortemente influenzato dai romantici, specialmente dal Decamps. Trattò la pittura di genere, con finitezza di [...] particolari e ricerca d'effetti di luce negl'interni. Professore dal 1870, e direttore dal 1880 al 1906 dell'accademia di Amsterdam ...
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Pittore (Parigi 1822 - ivi 1882). Cominciò col dipingere ritratti e quadri biblici; dal 1849 al 1863 in Spagna e poi in Marocco, interpretò, sulle vie aperte dal Decamps e dal Delacroix, la vita orientale [...] con melanconica fantasia, adottando accordi di tono intensi e rari. Morì quasi dimenticato. Fu pittore anche il figlio Edmond (Cadice 1862 - Parigi 1887) ...
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Pittore (Livorno 1826 - Firenze 1892). Frequentò lo studio dei Marrò e, nel 1855, a Parigi fu impressionato dalla pittura a forti contrasti di luce di A.-G. Decamps e di C. Troyon; tornato a Firenze diffuse [...] tra gli amici pittori le nuove idee artistiche francesi e, secondo T. Signorini, si fece iniziatore della pittura "di macchia". La sua produzione (essenzialmente paesaggi) rimase, tuttavia, legata ad un ...
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DE MARIA, Mario (Marius Pietor)
Nicoletta Cardano
Nacque a Bologna il 9 sett. 1852 da Fabio, medico e collezionista d'arte, e da Caterina Pesci.
La sua famiglia era agiata e vantava una tradizione artistica [...] : ancora una volta era affascinato, come scriveva a Conti e a Cabianca (in Damigella, 1981, pp. 67 s.), da A. G. Decamps, C. Corot, J. F. Millet, C. F. Daubigny.
L'allontanamento da Roma, dopo il soggiorno nel settembre del 1887 a Terracina ...
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FERRARINI, Pier Giuseppe
Mariangela Giusto
Nacque a Parma il 30 marzo 1852 da Casimiro, dottore in medicina, e Marietta Bocchi. Fu ammesso alla classe di paesaggio dell'Accademia di Parma nel 1866 e [...] 1887, poco prima della morte.
Allievo all'accademia di G. Carmignani, presentò al concorso del 1869 una "Copia da Decamps", di soggetto sconosciuto, probabilmente tratta da un dipinto o da una litografia che Carmignani poteva aver portato con sé da ...
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MANICARDI, Cirillo
Anna Chiara Fontana
Nacque a Massenzatico, oggi frazione di Reggio nell'Emilia, il 9 dic. 1856 da Biagio, originario di Rubiera, e da Margherita Bertani.
Nel 1873 si iscrisse al corso [...] paesaggi di A. Fontanesi o di G. De Nittis, ma anche delle romantiche vedute di C. Corot e A.-G. Decamps, o Povero fiore (1898, collezione privata: ripr. ibid., fig. 63), patetica e melodrammatica immagine, decadente visione dai forti parallelismi ...
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CABIANCA, Vincenzo
Ferdinando Arisi
Nato a Verona il 20 giugno 1827 da Giovanni, vicentino, e dalla veronese Maria Pipa, dopo aver frequentato per tre anni il ginnasio presso il seminario vescovile [...] Silvio, in una nota biografica dedicata al padre, precisa che quel viaggio non ebbe conseguenze vistose; l'artista ammirò specialmente Decamps (le simpatie di Signorini andarono invece a Corot e a Troyon), ma, tornato a Firenze, continuò per la sua ...
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