Nacque a Giugliano in Campania nel 1566, come risulta dal Libro I dei battezzati della parrocchia di S. Nicola in cui è riportata la data del 15 febbraio di quell'anno, sebbene Benedetto Croce ne collochi [...] , sul tipo delle egloghe, di cui sono protagonisti servi, cuochi e dispensieri del palazzo principesco (anche in questo il riferimento al Decamerone è evidente). Al posto dell'ultima fiaba c'èla Scompetura de lo Cunto de li Cunti, pe chiudeturade la ...
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DALMISTRO, Angelo
Rosalba Galvagno
Nacque a Murano (Venezia), nella calle di S. Bernardo, il 9 ott. 1754, da Bartolomeo e Domenica Morasso originari di Maniago nel Friuli, trasferitisi nell'isola di [...] al Tomitano, al Pindemonte, all'Oliva, e una Lettera del Signor Francesco Amalteo all'arciprete A. D. sopra il Decamerone del Boccaccio guasto inpiù luoghi. Di questa seconda edizione rimasero ancora scontenti i cruscanti ma non più il Celari che ...
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GROTO (Grotto), Luigi (detto Il Cieco d'Adria)
Valentina Gallo
Nacque ad Adria il 7 sett. 1541 da Federico, discendente da una famiglia della piccola nobiltà terriera che si era dedicata a lungo all'avvocatura, [...] il G. in uno sgomento tale (Lettere familiari, c. 151v, 5 marzo 1584) da indurlo a lasciare cadere il progetto editoriale (il Decamerone riformato uscì postumo, con un vocabolario di G. Ruscelli, nel 1588 a Venezia, per F. e A. Zoppino - O. Farri).
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DONATI, Forese
Liana Cellerino
Nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XIII da Simone di Forese e Tessa (Contessa), nobile donna di cui s'ignora il casato.
Apparteneva ad una famiglia ricca e potente [...] il v. 5 del secondo sonetto di Dante si vedano Contini, 1939, e, diversamente, Chiappelli, p. 337.
Fonti e Bibl.: G. Boccaccio, Decamerone, IV, 10, 4 e Corbaccio, 241, 444; Commento alla Divina Commedia d'anonimo fiorentino del sec. XIV, a cura di P ...
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CINELLI CALVOLI, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Firenze, il 26 febbr. 1625, da Domenico di Giovanni - ed è ipotesi azzardabile che il nonno paterno sia quel Giovanni Cinelli "phisico fiorentino" autore, [...] "dottissimo"; mentre il grosso dei suoi libri finisce ad un "libraio", i più rari - lamenta lo Zeno -, specie "il Decamerone del 1527, Dio sa quale destino abbian corso". Quanto all'Istoria degli scrittori toscani rimase al Maggi presso il quale la ...
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FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] curate dal F.: C. Cattaneo, Lombardia antica e moderna, ibid. 1943; G. Vico, Autobiografia…, Torino 1947; G. Boccaccio, Il Decamerone, giornata V, Milano 1950; G. Parini, Il Giorno, le Odi e Poesie varie, Bologna 1963; T. Tasso, Aminta. Favola ...
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DAVANZATI, Bernardo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 31 ag. 1529 (Archivio dell'Opera del duomo, Battesimi, anni 1522-1532, c. 119 v), da Antonfrancesco di Giuliano e da Lucrezia, figlia di Bernardo [...] agli uomini dell'Accademia fiorentina, Firenze 1700, pp. 190-194, 319; L. Salviati, Degli avvertimenti della lingua sopra il Decamerone, Napoli 1712, pp. 117, 206 s.; G. Negri, Istoria degli scrittori fiorentini, Ferrara 1722, pp. 102 s.; A. Baillet ...
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GUIDOTTO da Bologna
Sonia Gentili
Autore di incerta identità, forse maestro di retorica, vissuto nel secolo XIII. Il suo nome ci giunge attraverso una famiglia di codici del Fiore di rettorica, rielaborazione [...] di Vittore Branca, I, Firenze 1983, pp. 48 s.
Fonti e Bibl.: L. Salviati, Degli avvertimenti della lingua sopra 'l Decamerone, I, Venezia 1584, p. 125; P.A. Orlandi, Notizie degli scrittori bolognesi…, Bologna 1714, p. 125; G. Fontanini, Biblioteca ...
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PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] Borromeo nel De sacris oratoribus (1632), Panigarola, a cui Leonardo Salviati dedicò gli Avvertimenti della lingua sopra il Decamerone (1586), fu ricordato da Bellarmino come uomo vanitoso e Marc-Antoine Muret ne biasimò lo stile ‘asiano’. Di ...
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BORGHESI, Diomede
Gian Luigi Beccaria
Nacque a Siena intorno al 1540. Poco sappiamo degli anni della giovinezza: che fu scolaro a Siena di Lodovico Meneghini, docente nello Studio, e che - come ci informa [...] 1649, I, p. 591) e il De Angelis registrano tra le opere a stampa del B. certe Osservazioni sopra il testo del Decamerone (Firenze 1583?) ed alcune osservazioni sul Corbaccio e sul Laberinto d'amore (Parigi 1569?), di cui non si ha notizia, per ...
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purita
purità s. f. [dal lat. tardo purĭtas -atis, der. di purus «puro»]. – Lo stesso che purezza, ma quasi esclusivam. in senso fig., come condizione spirituale di innocenza, di candore, di assenza di tendenze colpevoli e di desiderî non...
prosare
proṡare v. intr. [der. di prosa] (aus. avere), raro. – Scrivere in prosa: tutti coloro i quali hanno o prosato o poetato in questa lingua (Varchi); ant., parlare, conversare con un certo compiacimento: i novellatori del ‘Decamerone’,...