BISCIONI, Antonio Maria
Armando Petrucci
Nacque a Firenze il 14 ag. 1674 da Lorenzo e da Margherita Meini. Studiò lettere latine e filosofia, quindi, abbracciata la carriera ecclesiastica, si diede [...] il secolo critico della fortuna di Dante, in Arch. stor. ital., LXXIX (1921), I, pp. 105-7; V. Branca,La prima diffusione del "Decameron", in Studi di filol. ital., VIII (1950), pp. 96, 112-3; T. Lodi,Un bibliotecario faceto. A. B., in Almanacco dei ...
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CAPPONI, Alessandro Gregorio
Armando Petrucci
Ultimo rappresentante del ramo romano della famiglia, nacque a Roma il 12 marzo 1683 da Francesco Ferdinando, da cui ereditò il titolo di marchese e una [...] di mano di A. M. Biscioni (e revisionata anche da G. G. Bottari) del manoscritto laurenziano detto del Mannelli del Decameròn (oggi Capp. 143). Intanto un nuovo soggiorno a Firenze sulla fine del 1714 aveva ancor più sviluppato quella che egli stesso ...
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BINDONI, Francesco
Alfredo Cioni
Figlio maggiore di Alessandro, fu anch'egli editore, tipografo e libraio a Venezia, durante il sec. XVI. Seppure sia possibile che sia nato nell'Isola Bella del Lago [...] Carlo (1535-36) e Il Sacripante di L. Dolce (1536),La Leandra di P. Durante (1525, 1536). Del Boccaccio ristamparono il Decameron (1529, 1533 e 1541 per conto di Curzio Navò), il Laberinto d'amore (1529), la Fiammetta (1527), il Filocolo (1530). Nel ...
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BINDONI, Agostino
Alfredo Cioni
Nacque nell'Isola Bella del Lago Maggiore, territorio compreso nel ducato di Milano, per cui sottoscrive indifferentemente: "Agostino Bindoni milanese" e "Agostino Bindoni [...] dell'Ariosto (1539); Rinaldoardito di F. Tromba (1542); Mandricardo inamorato di M. Bandarini (1542). Nel 1545 ristampa il Decameron e, negli anni seguenti, pubblica La Sofonisba del Trissino (1549); La Circe del Gelli (1550); il Marescalco dell ...
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AZZOGUIDI, Baldassarre
Alfredo Cioni
Bolognese, nacque da una antica famiglia di parte geremea. I suoi maggiori, fin dal sec. XIV, avevano ottenuto cariche di gran conto: ambasciatori, capitani, lettori [...] , del 1475). L'opera maggiore prodotta fu lo Speculum historiale del Durand, in tre grossi volumi; la più rara, oggi, il Decameron del 1476 - che è copia dell'edizione mantovana di Pietro Adam de Micheli, 1472 - del quale si conosce il solo esemplare ...
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FRANCINI, Antonio.
Franco Bacchelli
Nacque a Montevarchi, probabilmente dopo il 1480; nulla si sa dei suoi maestri, né della sua formazione, che dovette essere però di alto livello, considerata la sua [...] da V. Borghini, egli avrebbe collaborato anche, assieme ad alcuni giovani fiorentini, al testo della famosa edizione del Decameron pubblicata dai Giunti nell'aprile (A. Virgili, Francesco Berni, Firenze 1881, p. 156, ma vedi contro questa opinione ...
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COLOCCI, Angelo
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Nacque a Iesi (prov. di Ancona) da Niccolò, che apparteneva ad antica famiglia cittadina, e da una sorella di Floriano Santoni. Fortunata era il nome che il Lancellotti attribuiva [...] , Dante e Boccaccio (di cui forse il C., secondo l'opinione di A. Campana, possedette e annotò il Decameròn autografo: Staatsbibliothek Preussischer Kulturbesitz di Berlino, Hamilton 90) erano presenti nella sua biblioteca. L'interesse del C. per ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...