Poeta (Parigi 1805 - Nizza 1882). Il suo primo volume d'ispirazione satirica, Iambes (1832; 30a ed., Iambes et poèmes, 1880), resta il suo capolavoro. Altre raccolte poetiche: Chants civils et religieux [...] (1841); Rimes héroïques (1843); Rimes légères (1851); Satires et chants (1853); Silves et poésies diverses (1864). Scrisse anche novelle e tradusse in francese il Decameron (1845). Accademico di Francia nel 1869. ...
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PETRONIO, Giuseppe
Nicolò Mineo
Critico letterario, nato a Marano (Napoli) il 1° settembre 1909. Dopo aver studiato a Reggio Calabria, Napoli e Roma, avendo come maestri F. Torraca e G. Gabetti, fu [...] su Boccaccio (1954), D'Annunzio (1956) e il Romanticismo (1960); con saggi e volumi, quali La posizione del ''Decameron'' (1957), il fondamentale Parini e l'Illuminismo lombardo (1961), la raccolta Dall'Illuminismo al verismo. Saggi e proposte (1962 ...
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Predicatore e scrittore (Firenze 1300 circa - ivi 1357). Scrittore ascetico, compose lo Specchio di vera penitenza, ragionamenti semplici, umani, persuasivi, che spesso, secondo l'uso della predicazione [...] che egli descrive, con un'arte che è sobria e misurata, e insieme incisiva. Famosa quella pagina che, in gara col Decameron, rappresenta il purgatorio sulla terra. Oltre al valore letterario, l'opera di P. è una preziosa fonte per la storia dello ...
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Letterato (Palermo 1535 o prima - ivi 1593). Notaio, ebbe numerose cariche pubbliche che gli attirarono invidie e inimicizie, da cui fu travagliato a più riprese fino alla tragica morte. Oltre a rime e [...] , al Compendio di M. Troiano tratto dalle Osservazioni della lingua castigliana di G. Miranda; Osservazioni, inedite, al Decameron del Boccaccio; ecc.), con cui contribuì, più di ogni altro suo contemporaneo, alla diffusione della lingua toscana in ...
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SINGLETON, Charles Southward
Filologo e critico della letteratura italiana, nato a McLond, Oklahoma, il 21 aprile 1909. Professore di letteratura italiana nella Johns Hopkins University di Baltimora [...] di Canti carnascialeschi del Rinascimento (Bari 1936) e di Nuovi canti carnascialeschi del Rinascimento (Modena 1940) e del Decameron (Bari 1955). Come critico, ha concentrato la sua attenzione soprattutto su Dante e sulla sua simbologia, intesa ...
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Critico e filologo italiano (Cutrofiano 1914 - Lecce 2015); prof. univ. dal 1963, ha insegnato letteratura italiana a Lecce. Importanti le sue ricerche sui poeti minori del tempo di Dante (Cultura e stile [...] e altri studi, 1961; Con Dante fra i poeti del suo tempo, 1966) e le sue indagini su Guittone, su Boccaccio (ed. del Decameron, 1958, nuova ed. 1974; e delle Opere minori in volgare, 4 voll., 1969-72), Ariosto, Bembo, Berni, sempre fedeli a una ...
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Critico letterario italiano (Ivrea 1913 - Bruino 2002), dal 1948 prof. di letteratura italiana nell'univ. di Torino; insieme con V. Branca direttore della rivista Lettere italiane. Tra i suoi scritti, [...] Letteratura e critica nel tempo (1954); Carducci e Pascoli (1956); Forme di vita e vita di forme nel "Decameron" (1958); Letture manzoniane (1964); Saggi leopardiani (1966); Immagini e problemi di letteratura italiana (1966); Letteratura religiosa (2 ...
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Critico letterario italiano (Reggio di Calabria 1929 - Roma 2021). È stato professore di letteratura italiana presso l'Univ. di Roma "La Sapienza", dove dal 1995 ha insegnato storia della critica letteraria. [...] italiana. Storia e testi diretta da C. Muscetta; nonché Rozzi e intronati: esperienze e forme di teatro dal "Decameron" al "Candelaio" (1974). Studioso di Pirandello e di Verga (Immagini di Pirandello, 1979; Storia di Verga, 1982; Ritratto ...
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Uomo politico e scrittore (Lucca 1348 - ivi 1424). Fece parte a più riprese del Consiglio generale di Lucca, e ricoprì altre importanti cariche pubbliche. Nel contrasto tra la casa Forteguerra e quella [...] al 1424), preziose come documento storico, e 155 Novelle, che, divise in giornate secondo l'architettura esterna del Decameron, si immaginano raccontate dall'autore in occasione della peste del 1374. Sono artisticamente assai mediocri: il meglio di ...
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Poeta e romanziere inglese nato nel 1892. Appartenne al gruppo degli Imagists (v. inghilterra, Letteratura, XIX, p. 295), e pubblicò dapprima i suoi versi di carattere frammentario e squisito, in esili [...] guerra mondiale, questo poeta nutrito di classicì (non solo greci e latini; egli ha dato una versione completa del Decameron, e ha tradotto in prosa poeti italiani del Rinascimento: Fifty Romance Lyric Poems) si è rivelato anche robusto e brillante ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...