DIEDO (Diedus, Dedus Didius), Francesco
Gilbert Tournoy
Figlio di Alvise di Marco, del ramo di Ss. Apostoli dell'antica famiglia appartenente al patriziato veneziano, e di Creusa di Giovanni Boldù, [...] e genero di Niccolò Sagundino, il D. dedicò il 15 marzo 1470 la traduzione latina della novella X, 8 del Decameron (cod. Vat. lat. 5336). La storia degli amici Tito e Gisippo, che più tardi, grazie soprattutto alla traduzione ugualmente latina ...
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FRESCOBALDI, Lambertuccio
Fabio De Propris
Nacque intorno al 1250 a Firenze da una figlia di Lamberto Belfradelli - il cui nome non è noto - e da Ugolino (Ghino), esponente dell'arte di Calimala. Fu [...] Bertuccio, a dritto uom vi cagiona"; senza fondamento è invece l'identificazione del F. con il Lambertuccio della novella boccacciana (Decameron, VII, 6).
Dal 1284 si ha notizia di un ingresso autonomo del F. nel mondo bancario e commerciale con una ...
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CACCIANEMICI, Alberto
Augusto Vasina
Personaggio di non comune importanza politica nel mondo comunale bolognese ed emiliano del sec. XIII, ma noto per lo più, indirettamente, come padre di Venedico [...] , 15; Relatio translationis corporis s. Geminiani..., ibid., VI, 1, a cura di G. Bertoni, App. III, 2, p. 18; G. Boccaccio, Decameron, a cura di V. Branca, II, Firenze 1952, p. 551; L. V. Savioli, Annali bolognesi, Bassano 1795, III, 1, pp. 214, 223 ...
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CICOGNA, Girolamo
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia con ogni probabilità nel 1489, da Francesco di Marco e da Paola Coppo di Nicolò.
La sua data di nascita non figura nel Libro d'oro dell'Avogaria di [...] allega un parziale elenco: vi figurano libri di scienza, matematica ed astrologia; testi di Erasmo, di Agricola, di Gelli; il Decameron;ed i Discorsi, il Principe e le Istorie di Machiavelli. Il C. segnala in un'altra lettera di aver arrestato "per ...
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GIOVANNA d'Austria, granduchessa di Toscana
Stefano Tabacchi
Nacque a Praga il 24 genn. 1547, ultima dei quattordici figli di Ferdinando d'Asburgo, re dei Romani e futuro imperatore, e della regina [...] da richiedere al S. Uffizio la facoltà di leggere una serie di libri proibiti, tra cui la versione non purgata del Decameron.
La morte di Cosimo I, avvenuta il 21 apr. 1574, aprì un biennio di instabilità politica e di scontri all'interno ...
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MALASPINA, Corrado (Corrado il Giovane)
Enrica Salvatori
Figlio naturale di Federico del ramo dello Spino Secco, sottoramo di Villafranca, non è nota la sua data di nascita, collocabile nei primi due [...] , a cui Dante guarda con rimpianto e di cui vede nel M. uno degli ultimi rappresentanti.
Nella sesta novella della seconda giornata del Decameron compaiono accanto al M. anche la moglie, della quale non è ricordato il nome, e la figlia Spina. Il M. è ...
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MANNELLI, Amaretto
Arianna Terzi
Nacque a Firenze negli anni Trenta del XIV secolo da Zanobi di Lapo di Coppo.
I Mannelli, magnati fiorentini di un'antica casata d'Oltrarno, avevano torre, case e altre [...] II, p. 96; G. Villani, Nuova cronica, a cura di G. Porta, II, Milano 1991, p. 356 (lib. X, 158); Il Decameron di messer Giovanni Boccaccio tratto dall'ottimo testo scritto da Francesco d'A. Mannelli sull'originale dell'autore, [Lucca] 1761, pp. I-XX ...
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BRUNELLESCHI, Betto di Brunello
Franco Cardini
Magnate fiorentino di parte nera, fece parte del gruppo di oligarchi che ressero il Comune di Firenze dall'anno 1301 al 1311.
I Brunelleschi erano di antica [...] cronica di Dino Compagni..., in Rer. Ital. Script., 2 ediz., IX, 2, a cura di I. Del Lungo, ad Indicem;G. Boccaccio, Decameron, a cura di V. Branca, Firenze 1960, II, pp. 171 ss.; S. Ammirato, Istorie fiorentine, Firenze 1647, pp. 191, 226, 237, 244 ...
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PETRONIO, Giuseppe
Elvio Guagnini
PETRONIO, Giuseppe. – Nacque a Marano di Napoli il 1° settembre 1909 da Nicola e da Concetta Jandolo.
Trascorse l’infanzia a Tripoli (dove la famiglia si era trasferita [...] -dicembre 1994). Tra gli studi maggiori si ricordino Giosue Carducci. L’uomo e il poeta, Messina 1930; Il Decameron, Bari 1935; Francesco De Sanctis, Torino 1939; Formazione e storia della lirica manzoniana, Firenze 1947; Pirandello novelliere e ...
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DI COSTANZO, Angelo
Paola Farenga
Nacque a Napoli con ogni probabilità nel 1507 da Alessandro e Roberta Sanfremondo.
Appartenente al ramo della famiglia ascritto al "seggio" di Portanuova dove, nei [...] episodio di Camiola Turinga apre una parentesi di carattere novellistico che ricorda, in negativo, la novella di Giletta di Narbona (Decameron, III, 9).
Il proemio nell'edizione a stampa illustra la genesi dell'opera e il metodo usato per ricostruire ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...