DEL BAILO, Francesco
Angela Piscini
Più noto con il nome umanistico Francesco Alunno ("Fr. Musarum Alumnus, Fr. Pieridum verus Alumnus"), nacque a Ferrara presumibilmente nel 1484 da Niccolò e da Beatrice [...] e reprint Milano 1962; Vinegia, P. Gherardo, 1557) sono dedicate al card. Alessandro Farnese.
Si tratta di un indice del Decameròn condotto sull'edizione curata da A. Delfino per i da Sabbio nel 1526. In appendice il D. pone le Regolette particolari ...
Leggi Tutto
La legge Tobler-Mussafia (così detta dal nome di Adolf Tobler e Alfredo Mussafia, i quali, rispettivamente nel 1875 e nel 1886, per primi osservarono nella distribuzione dei ➔ clitici in francese e in [...] , «Zeitschrift für romanische Philologie» 21, pp. 313-334.
Mura Porcu, Anna (1977), La legge di Tobler-Mussafia nel “Decameron”, «Lingua e stile» 12, pp. 229-245.
Patota, Giuseppe (1984), Ricerche sull’imperativo con pronome atono, «Studi linguistici ...
Leggi Tutto
Nell’italiano attuale, come in altre lingue moderne di cultura, il ➔ genere femminile e il genere maschile non sono rappresentati in eguale misura tra i nomi d’agente correnti (➔ agente, nomi di). In tempi [...] (già da epoca antica: il Vocabolario della Crusca del 1612 ritiene, ad es., cavaleressa, registrato in un passo del Decameron di Boccaccio «Voce usata in baia, e in ischerno, come altre di questa fatta, come dottoressa, medichessa, giudicessa, e ...
Leggi Tutto
INDEFINITI, AGGETTIVI
Gli aggettivi indefiniti sono aggettivi ➔determinativi che indicano qualcuno o qualcosa in modo generico e indeterminato.
A seconda del significato si possono suddividere in quattro [...] la forma punto (= nessuno), ormai limitata all’uso regionale toscano
Ciascheduna cosa la quale l’uomo fa (G. Boccaccio, Decameron)
Cotale fu la mormorazione (G. Pascoli, Poemi italici)
E parmi, che pur dianzi / fosse ’l principio di cotanto affanno ...
Leggi Tutto
I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] sciendum quod, ecc. (Tesi 2007: 74). Nella prosa letteraria più sostenuta, per es. nelle parti introduttive del Decameron di ➔ Giovanni Boccaccio, il modello stilistico-sintattico degli storiografi latini si ripercuote sulla struttura della frase ...
Leggi Tutto
L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] 3 voll.
Bandello, Matteo (1990), Novelle, introduzione di L. Russo, note di E. Mazzali, Milano, Rizzoli.
Boccaccio, Giovanni (1985), Decameron, a cura di V. Branca, Milano, Mondadori.
Compagni, Dino (1879), Rime, in Dino Compagni e la sua Cronica, a ...
Leggi Tutto
Classificate tra le subordinate argomentali (➔ sintassi), e apparentate in particolare alle completive (➔ completive, frasi), le frasi dichiarative (dette anche semplicemente dichiarative o esplicative) [...] la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET (1a ed. 1988).
Stefinlongo, Antonella (1980), Le completive nel “Decameron”. Verbalità del sostantivo, presenza del determinatore e tipologia delle completive, «Studi di grammatica italiana» 9, pp ...
Leggi Tutto
Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del [...] d’obbligo con un sintagma nominale oggetto:
(41) vedrò alcuni amici / ne vedrò alcuni / *vedrò alcuni.
Boccaccio, Giovanni (1980), Decameron, a cura di V. Branca, Torino, Einaudi.
Leopardi, Giacomo (1962), Canti, a cura di N. Gallo & C. Garboli ...
Leggi Tutto
Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] , ovvero la caduta stilistica, che in Petrarca non si era verificata mai. Anche Boccaccio aveva adoperato, in certe parti del Decameron (per es. quelle dialogiche) un linguaggio meno elevato, ma Bembo invitava a considerare non i passi in cui c’era ...
Leggi Tutto
La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] », cioè «mi fate intraprendere un’impresa senza adeguata preparazione»), con un’espressione idiomatica toscana attestata già nel Decameron («quando tu ci avesti messo in galea senza biscotto»: VIII, 6) e poi nelle quattrocentesche Istorie Fiorentine ...
Leggi Tutto
tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...