La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] l’imitazione di modelli, identificati in primo luogo nella poesia di ➔ Francesco Petrarca e nella prosa più elevata del Decameron di ➔ Giovanni Boccaccio (non in tutta l’opera, dunque), e solo in maniera subordinata in Dante, autore macchiato, agli ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] inizia a diffondersi l’accentazione diacritica di á preposizione, é verbo o articolo e ó vocativo (presente già nell’autografo del Decameron); nel 1480, poi, Giovanni Ridolfi dà uno dei primi esempi sistematici di uso di accento grafico sulle toniche ...
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L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...] tempo, gli venne pensato un modo da dovere potere essere con la donna in casa sua senza sospetto (Giovanni Boccaccio, Decameron, in Bertuccelli Papi 1980: 61)
(5)
a. la casa andò distrutta nel terremoto (Giacalone Ramat 2000: 147)
b. questo lavoro ...
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OGGETTIVE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni oggettive sono proposizioni ➔completive che svolgono, per così dire, la funzione del complemento ➔oggetto.
Le proposizioni oggettive [...]
Nella lingua letteraria dei secoli scorsi era frequente il costrutto, esemplato sul latino, con il verbo all’infinito e l’omissione della congiunzione che
Sapeva niuna altra cosa le minacce essere che arme del minacciato (G. Boccaccio, Decameron). ...
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È detta tema sospeso (o soggetto assoluto o, alla latina, nominativus pendens) una costruzione in cui una frase sintatticamente completa è preceduta da un ➔ sintagma nominale isolato con funzione di tema [...] e a fare uscire il costrutto dai confini di registro sopra definiti, promuovendolo a livello della norma.
Boccaccio, Giovanni (1976), Decameron, a cura di V. Branca, Milano, Mondadori.
Cresti, Emanuela (a cura di) (2000), Corpus di italiano parlato ...
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La legge Tobler-Mussafia (così detta dal nome di Adolf Tobler e Alfredo Mussafia, i quali, rispettivamente nel 1875 e nel 1886, per primi osservarono nella distribuzione dei ➔ clitici in francese e in [...] , «Zeitschrift für romanische Philologie» 21, pp. 313-334.
Mura Porcu, Anna (1977), La legge di Tobler-Mussafia nel “Decameron”, «Lingua e stile» 12, pp. 229-245.
Patota, Giuseppe (1984), Ricerche sull’imperativo con pronome atono, «Studi linguistici ...
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Nell’italiano attuale, come in altre lingue moderne di cultura, il ➔ genere femminile e il genere maschile non sono rappresentati in eguale misura tra i nomi d’agente correnti (➔ agente, nomi di). In tempi [...] (già da epoca antica: il Vocabolario della Crusca del 1612 ritiene, ad es., cavaleressa, registrato in un passo del Decameron di Boccaccio «Voce usata in baia, e in ischerno, come altre di questa fatta, come dottoressa, medichessa, giudicessa, e ...
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INDEFINITI, AGGETTIVI
Gli aggettivi indefiniti sono aggettivi ➔determinativi che indicano qualcuno o qualcosa in modo generico e indeterminato.
A seconda del significato si possono suddividere in quattro [...] la forma punto (= nessuno), ormai limitata all’uso regionale toscano
Ciascheduna cosa la quale l’uomo fa (G. Boccaccio, Decameron)
Cotale fu la mormorazione (G. Pascoli, Poemi italici)
E parmi, che pur dianzi / fosse ’l principio di cotanto affanno ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] 3 voll.
Bandello, Matteo (1990), Novelle, introduzione di L. Russo, note di E. Mazzali, Milano, Rizzoli.
Boccaccio, Giovanni (1985), Decameron, a cura di V. Branca, Milano, Mondadori.
Compagni, Dino (1879), Rime, in Dino Compagni e la sua Cronica, a ...
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Classificate tra le subordinate argomentali (➔ sintassi), e apparentate in particolare alle completive (➔ completive, frasi), le frasi dichiarative (dette anche semplicemente dichiarative o esplicative) [...] la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET (1a ed. 1988).
Stefinlongo, Antonella (1980), Le completive nel “Decameron”. Verbalità del sostantivo, presenza del determinatore e tipologia delle completive, «Studi di grammatica italiana» 9, pp ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...