CECCOLI, Marino
Pasquale Stoppelli
Nacque a Perugia, quasi sicuramente tra l'ultimo decennio del sec. XIII e i primissimi del XIV, dato che i suoi scritti alludono a eventi occorsi tra il 1320 e il [...] comminavano pene severissime a chi vi fosse incorso (si ricordi che il Boccaccio ambienta nella città umbra l'unica novella del Decameròn, V, 10, in cui si realizzino rapporti sodomitici), e che, nel caso specifico del C., l'adesione al tema è ...
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CALZOLAI, Pietro
Renato Pastore
Nato a Buggiano in Toscana, probabilmente nel primo decennio del 1500, il C. era noto ai contemporanei, e fu poi ricordato dai repertori eruditi più tardi, sotto varie [...] distacco dai beni materiali). E tutto ciò attraverso l'uso di un impianto narrativo che prende a modello il Decameròn ele sue filiazioni; dall'architettura esterna - gli episodi vengono narrati a turno da personaggi protagonisti di un dialogo-cornice ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] aveva; Quale fia la correzione di G. Ruscello sulle novelle di Boccaccio; Alcuni difetti commessi da G. Boccaccio nel Decameron (lo stesso Muratori dà notizia di numerosi altri capitoli di correzioni a Boccaccio, da lui non pubblicati perché materia ...
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FRESCOBALDI, Lambertuccio
Fabio De Propris
Nacque intorno al 1250 a Firenze da una figlia di Lamberto Belfradelli - il cui nome non è noto - e da Ugolino (Ghino), esponente dell'arte di Calimala. Fu [...] Bertuccio, a dritto uom vi cagiona"; senza fondamento è invece l'identificazione del F. con il Lambertuccio della novella boccacciana (Decameron, VII, 6).
Dal 1284 si ha notizia di un ingresso autonomo del F. nel mondo bancario e commerciale con una ...
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LENGUEGLIA, Carlo della
Luigi Matt
Nacque probabilmente ad Albenga, da Ettore, dei conti della Lengueglia, e dalla nobildonna Margherita d'Aste. Non è possibile individuare con precisione l'anno di [...] forma-romanzo, pur non essendo abbandonata completamente, sembra qui cedere il passo a una singolare interpretazione del modello strutturale del Decameron: così, tre "cene", in cui l'autore dà vita per voce dei personaggi a una serie di esercitazioni ...
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GIUNTI (Giunta), Filippo, il Vecchio
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze, verso il 1450 secondo Bandini (p. 24) e Decia (p. 19), nel 1456 secondo Pettas (p. 336), da Giunta di Biagio; della madre si conosce [...] per i classici italiani: la Commedia di Dante del 1506, le opere in volgare di F. Petrarca (1510, 1515), il Decameron di G. Boccaccio del 1516, quest'ultimo interessante per le xilografie. Nel 1505 stampò Gli Asolani di Pietro Bembo, riproducendo ...
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LOCATELLI (Loccatello), Basilio
Teresa Megale
Nacque molto probabilmente a Roma, dal tornitore Iacobo e da una Altabella, tra la fine del 1590 e l'inizio del 1591, dato che si desume dalla notizia del [...] con leggere varianti nelle tre citate raccolte. Non mancano soggetti ariosteschi, come Orlando furioso, né derivazioni dal Decameron, come La Inocentia rivenuta.
Nel Discorsoper il quale si mostra esser necessario le facetie alla vita umana et ...
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ASINARI, Federico
Claudio Mutini
Nacque sulla fine del 1527 o nella prima metà del 1528, da Francesco, conte di Camerano, e da Lucrezia Torelli. Incerto è il luogo di nascita, sebbene in atti pubblici [...] tradizione letteraria della Panfila del Pistoia e della Gismonda del Razzi, seguendo nelle linee essenziali la celebre novella dei Decameron (g. IV,n. 1), da cui tuttavia si discosta nella enunciazione teorica di massime e precetti, che sottolineano ...
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BINDONI, Agostino
Alfredo Cioni
Nacque nell'Isola Bella del Lago Maggiore, territorio compreso nel ducato di Milano, per cui sottoscrive indifferentemente: "Agostino Bindoni milanese" e "Agostino Bindoni [...] dell'Ariosto (1539); Rinaldoardito di F. Tromba (1542); Mandricardo inamorato di M. Bandarini (1542). Nel 1545 ristampa il Decameron e, negli anni seguenti, pubblica La Sofonisba del Trissino (1549); La Circe del Gelli (1550); il Marescalco dell ...
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DEL GARBO, Dino (Aldobrandino, Dinus de Florentia)
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze intorno al 1280 da Bono (o Bruno), della nobile famiglia del Garbo, che aveva dato il nome ad una strada del quartiere [...] riconosciuto uno spirito arguto: nel primo gli è attribuita una risposta simile a quella famosa di Guido Cavalcanti nel Decameròn (VI, 9), in quanto ad alcuni vecchi che lo volevano burlare, presso un cimitero, avrebbe risposto: "Questa disputa è ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...