FANFANI, Pietro
Edoardo Zamarra
Nacque il 21 apr. 1815 a Montale, in provincia di Pistoia, dall'agiato fattore Francesco e da Clementina Signorini vedova Pinzauti, quintogenito dopo due sorellastre [...] dove mette in corsivo le voci "o errate, o barbare, o improprie". A un dotto pubblico si indirizzano i commenti al Decameron (ibid. 1857), alle commedie del Lasca (A. F. Grazzini; ibid. 1859), alle novelle di F. Sacchetti (ibid. 1860), alle poesie di ...
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BRUNELLESCHI, Betto di Brunello
Franco Cardini
Magnate fiorentino di parte nera, fece parte del gruppo di oligarchi che ressero il Comune di Firenze dall'anno 1301 al 1311.
I Brunelleschi erano di antica [...] cronica di Dino Compagni..., in Rer. Ital. Script., 2 ediz., IX, 2, a cura di I. Del Lungo, ad Indicem;G. Boccaccio, Decameron, a cura di V. Branca, Firenze 1960, II, pp. 171 ss.; S. Ammirato, Istorie fiorentine, Firenze 1647, pp. 191, 226, 237, 244 ...
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FALCUCCI, Francesco Domenico
Guido Fagioli Vercellone
Nacque il 4 ott. 1835 a Magna Soprana, casale presso Rogliano (Capo Corso), all'estremo Nord della Corsica, in una famiglia benestante di antica [...] , Qualche ricordo di F. D. F., ibid., pp. 71 s.; C. Merlo, F. D. F. e le versioni còrse della novella I, 9 del Decameron..., ibid., pp. 73-83; E. Michel, F. D. F. e Angelica Palli Bartolomei, ibid., pp. 84-97; L. Falcucci, Tra i corrispondenti di F ...
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PETRONIO, Giuseppe
Elvio Guagnini
PETRONIO, Giuseppe. – Nacque a Marano di Napoli il 1° settembre 1909 da Nicola e da Concetta Jandolo.
Trascorse l’infanzia a Tripoli (dove la famiglia si era trasferita [...] -dicembre 1994). Tra gli studi maggiori si ricordino Giosue Carducci. L’uomo e il poeta, Messina 1930; Il Decameron, Bari 1935; Francesco De Sanctis, Torino 1939; Formazione e storia della lirica manzoniana, Firenze 1947; Pirandello novelliere e ...
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ARGELATI, Filippo
Italo Zicàri
Nacque a Bologna nel dicembre 1685 da Antonio e da Augusta Bonsignori. Compiuti i primi studi nelle scuole pubbliche dei gesuiti e addottoratosi in diritto, probabilmente [...] illustri che l'anno (sic!) accresciute, Firenze 1743. Il suo nome resta particolarmente legato a una raccolta di novelle sul modello boccaccesco, Il Decamerone di F. A., 2 voll., Bologna 1751 (di cui si conosce anche una traduzione tedesca, Der ...
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BANDELLO, Matteo
Natalino Sapegno
Nacque nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in territorio a quei tempi lombardo, da famiglia nobile e antica.
È possibile che i suoi avi avessero, sotto Ottone I, titolo [...] in latino della novella di Tito e Gisippo, una delle più stilizzate e auliche dell'ultima giornata del Decameron (la Titi Romani Aegisippique Atheniensis amicorum, historia in latinum versa,divulgata a stampa nel 1509). Puro esercizio rettorico ...
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CADES, Giuseppe
Antonhy M. Clark
Figlio di Giovanni, nacque a Roma l'8 dic. 1750, Come risulta da una scritta anonima sul retro del suo Autoritratto giovanile, oggi nella Galleria dell'Accademia di [...] soffitto di villa Borghese con Storia di Gualtiero d'Anversa.
Il tema è ripreso dall'ottava novella della seconda giornata del Decameròn (e forse connesso a una ballata di Goethe, giunto a Roma nell'ottobre 1786); l'opera, terminata nel novembre 1787 ...
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FRULOVISI, Tito Livio de'
Guido Arbizzoni
Nacque a Ferrara intorno al 1400, ma lasciò presto, con il padre Domenico, la città natale per trasferirsi a Venezia.
Il suo cognome è stato talora inteso come [...] sposano. Di particolare rilievo il personaggio femminile, che si rifà alla Ginevra della nona novella della seconda giornata del Decameron, a parere del Padoan l'unico personaggio compiuto del Frulovisi.
Tra novembre 1434 e agosto 1435 ebbe luogo l ...
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CHIARA, Piero
Mauro Novelli
Nacque il 23 marzo 1913 a Luino, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore. Figlio unico di Eugenio, doganiere, nato nel 1867 a Resuttano, nel cuore della Sicilia, e di Virginia [...] di Pierino al mercato di Luino (ibid. 1980) dimostrò mano felice, confermata nella riscrittura di dieci novelle del Decameron (ibid. 1984). Riunì intanto ritratti, ricordi e racconti elvetici in Helvetia, salve! (Bellinzona 1981) e una manciata di ...
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DI COSTANZO, Angelo
Paola Farenga
Nacque a Napoli con ogni probabilità nel 1507 da Alessandro e Roberta Sanfremondo.
Appartenente al ramo della famiglia ascritto al "seggio" di Portanuova dove, nei [...] episodio di Camiola Turinga apre una parentesi di carattere novellistico che ricorda, in negativo, la novella di Giletta di Narbona (Decameron, III, 9).
Il proemio nell'edizione a stampa illustra la genesi dell'opera e il metodo usato per ricostruire ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...