Se d’infelice amore muoiono gli amanti, li hanno uccisi gli uomini e il destino: questo forma il paradigma minimo delle novelle della quarta giornata del Decameron. Gli amori a infelice fine che Filostrato [...] ’, in «Modern Language Notes», 102 (1), 1987, pp. 39-54; M. Picone, ‘L’'amoroso sangue': la quarta giornata’, in Introduzione al Decameron, a c. di M. Picone & M. Mesirca, Firenze, Cesati, 2004, pp. 115-139. Per la novella di Lisabetta da Messina: M ...
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«Avvenne una notte che, avendo costei molto pianto Lorenzo che non tornava e essendosi alla fine piagnendo adormentata, Lorenzo l’apparve nel sonno, pallido e tutto rabbuffato e co’ panni tutti stracciati [...] che ha conferito al silenzio l’eloquenza e all’amore l’immortalità.Per saperne di più:Per una lettura del Decameron di Boccaccio, accompagnata da note e commento, si consiglia l’edizione curata da Amedeo Quondam, Maurizio Fiorilla e Giancarlo Alfano ...
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«sed tamen et lacrimae pondera vocis habent»«ma, nondimeno, anche le lacrime hanno il peso della parola»- Ovidio, Heroides, III, Briseide ad Achille, trad. di Nicola GardiniLacrime dorate sono quelle [...] di Lisabetta da Messina si rimanda invece alla lettura plurima presente in Il testo moltiplicato. Lettura di una novella del «Decameron», a cura di Mario Lavagetto, Parma, Pratiche, 1982, una raccolta di saggi in cui la novella è analizzata da più ...
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Zinevra è la protagonista della nona novella della seconda giornata del Decameron di Giovanni Boccaccio. La sua vicenda inizia con la conversazione di un gruppo di mercanti italiani a Parigi che tradiscono [...] le proprie mogli senza rimorsi, così anche queste ultime approfittano dell’assenza dei mariti per divertirsi con gli amanti senza la paura di essere scoperte.
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...
Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione e di dieci giornate (in greco δέκα ἡμέραι),...
Personaggio letterario del Decameron di G. Boccaccio, protagonista della settima novella della prima giornata. Narra a Can Grande della Scala la novella su Primasso.