GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] (Einaudi), Storia e geografia, II, L'età moderna, 1, Torino 1988, pp. 47 s.; A. Tartaro, Il modello del "Decameron": due paragrafi quattrocenteschi, in La novella italiana. Atti del Convegno, Caprarola… 1988, Roma 1989, pp. 431-434; P. Salwa, "Il ...
Leggi Tutto
CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] vocem;Id., La fortuna in Francia del "Liber Catulli Veronensà", Verona 1978, ad vocem;M. Pozzi, V. Borghini e la lingua del "Decameron", in Studi sul Boccaccio, VII (1973), p. 295; G. Auzzas, I codd. aut., ibid., pp. 3-5; Diz.... della lett. it., a ...
Leggi Tutto
BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] dal 1725 una lunga serie di conferenze sul Boccaccio (vedi le Lezioni due sopra il Boccaccio, in D. M. Manni, Istoria del Decamerone del Boccaccio, II, Firenze 1742, pp. 433-453; ma una più completa edizione ne fu curata da F. Grazzini, Lezioni sopra ...
Leggi Tutto
CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] Milano 1965, p. 526) era entrato nel mito e nella leggenda, essendogli stata attribuita la battuta fra le arche di S. Reparata (Decameron, VI, 9) che il Petrarca – lo indicò il Parodi (La miscredenza di G. C. e una fonte del Boccaccio, in Bull. della ...
Leggi Tutto
CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] Milano 1965, p. 526) era entrato nel mito e nella leggenda, essendogli stata attribuita la battuta fra le arche di S. Reparata (Decameron, VI, 9) che il Petrarca – lo indicò il Parodi (La miscredenza di G. C. e una fonte del Boccaccio, in Bull. della ...
Leggi Tutto
GRAZZINI, Antonfrancesco (detto il Lasca)
Franco Pignatti
Nacque a Firenze il 22 marzo 1504 da Grazzino e Lucrezia di ser Lorenzo de' Santi.
Il padre del G. era nato nel 1452; rimasto orfano, fu allevato [...] modello trecentesco, la sintassi narrativa delle Cene costituisce il tentativo di riproporre la struttura della novella di beffa del Decameron, in cui l'intera impalcatura narrativa converge verso un centro unitario, fine e motore di tutta l'azione ...
Leggi Tutto
BINDONI, Francesco
Alfredo Cioni
Figlio maggiore di Alessandro, fu anch'egli editore, tipografo e libraio a Venezia, durante il sec. XVI. Seppure sia possibile che sia nato nell'Isola Bella del Lago [...] Carlo (1535-36) e Il Sacripante di L. Dolce (1536),La Leandra di P. Durante (1525, 1536). Del Boccaccio ristamparono il Decameron (1529, 1533 e 1541 per conto di Curzio Navò), il Laberinto d'amore (1529), la Fiammetta (1527), il Filocolo (1530). Nel ...
Leggi Tutto
CECCOLI, Marino
Pasquale Stoppelli
Nacque a Perugia, quasi sicuramente tra l'ultimo decennio del sec. XIII e i primissimi del XIV, dato che i suoi scritti alludono a eventi occorsi tra il 1320 e il [...] comminavano pene severissime a chi vi fosse incorso (si ricordi che il Boccaccio ambienta nella città umbra l'unica novella del Decameròn, V, 10, in cui si realizzino rapporti sodomitici), e che, nel caso specifico del C., l'adesione al tema è ...
Leggi Tutto
CALZOLAI, Pietro
Renato Pastore
Nato a Buggiano in Toscana, probabilmente nel primo decennio del 1500, il C. era noto ai contemporanei, e fu poi ricordato dai repertori eruditi più tardi, sotto varie [...] distacco dai beni materiali). E tutto ciò attraverso l'uso di un impianto narrativo che prende a modello il Decameròn ele sue filiazioni; dall'architettura esterna - gli episodi vengono narrati a turno da personaggi protagonisti di un dialogo-cornice ...
Leggi Tutto
CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] aveva; Quale fia la correzione di G. Ruscello sulle novelle di Boccaccio; Alcuni difetti commessi da G. Boccaccio nel Decameron (lo stesso Muratori dà notizia di numerosi altri capitoli di correzioni a Boccaccio, da lui non pubblicati perché materia ...
Leggi Tutto
tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...