MOMIGLIANO, Attilio
Enrico Ghidetti
MOMIGLIANO, Attilio. – Nacque a Ceva, in provincia di Cuneo, il 7 marzo 1883 da Felice e da Sofia Debenedetti. Frequentò la facoltà di lettere dell’Università di [...] rispettivamente Catania 1921 e Firenze 1923); A. Poliziano, Le Stanze, l’Orfeo e le Rime (Torino 1921); G. Boccaccio, Il Decameron. 49 novelle (Milano 1924); G. Parini, Il Giorno (Catania 1925); G. Berchet, Liriche (Firenze 1926); U. Foscolo, Prose e ...
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BEVILACQUA, Alberto
Alberto Bertoni
Nacque a Parma il 27 giugno 1934, da Mario e da Giuseppina (a tutti nota però come Lisa o Lisetta) Cantadori.
Il padre, che aveva aderito al fascismo, proveniva da [...] (1979), con Helmut Berger e Franco Nero; Bosco d’amore (1981), tratto dalla terza novella della V giornata del Decameron, con Monica Guerritore e Orso Maria Guerrini, a identificare il più consolidato e ricco degli archetipi narrativi, per uno ...
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CHIARA, Piero
Mauro Novelli
Nacque il 23 marzo 1913 a Luino, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore. Figlio unico di Eugenio, doganiere, nato nel 1867 a Resuttano, nel cuore della Sicilia, e di Virginia [...] di Pierino al mercato di Luino (ibid. 1980) dimostrò mano felice, confermata nella riscrittura di dieci novelle del Decameron (ibid. 1984). Riunì intanto ritratti, ricordi e racconti elvetici in Helvetia, salve! (Bellinzona 1981) e una manciata di ...
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DI COSTANZO, Angelo
Paola Farenga
Nacque a Napoli con ogni probabilità nel 1507 da Alessandro e Roberta Sanfremondo.
Appartenente al ramo della famiglia ascritto al "seggio" di Portanuova dove, nei [...] episodio di Camiola Turinga apre una parentesi di carattere novellistico che ricorda, in negativo, la novella di Giletta di Narbona (Decameron, III, 9).
Il proemio nell'edizione a stampa illustra la genesi dell'opera e il metodo usato per ricostruire ...
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SCANDELLA, Domenico detto Menocchio
Andrea Del Col
– Nacque a Montereale Valcellina, presso Pordenone, verso il 1532. Il padre si chiamava Giovanni e la madre Domenica.
Si sposò ed ebbe undici figli, [...] contadina che egli avrebbe usato per rielaborare a suo modo la cultura dotta. Due opere invece erano proibite, il Decameron di Giovanni Boccaccio nell’edizione non espurgata, citato da Scandella, e il Corano, attribuitogli da un testimone. Di esso ...
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PASOLINI, Pier Paolo
Walter Siti
PASOLINI, Pier Paolo. – Nacque a Bologna il 5 marzo 1922, primogenito di Carlo Alberto (ufficiale di carriera, appartenente al ramo secondario di una nobile famiglia [...] in Capriccio all’italiana); Edipo re, 1967; Teorema, 1968; Porcile, 1969; Appunti per un’Orestiade africana, 1970; Medea, 1970; Il Decameron, 1971; I racconti di Canterbury, 1972; Il fiore delle mille e una notte, 1974; Salò o le 120 giornate di ...
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SOLDATI, Mario
Raffaele Manica
– Nacque a Torino, in via Ospedale 20 (oggi via Giolitti), all’una di notte del 17 novembre 1906 da Umberto e da Barbara Bargilli. Ebbe una sorella minore, Dolores, sempre [...] ’ampio volume 55 novelle per l’inverno (Milano) cui seguì, nel 1979, 44 novelle per l’estate, sorta di Decameron moderno, sebbene incompiuto per mancanza di una novella. Nel 1972, con la collaborazione di Garboli, realizzò due speciali televisivi di ...
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CRIVELLI, Taddeo (Taddeo da Ferrara)
Lijuba Eleen
Figlio di Niccolò di Bongrazia; sia il padre sia il nonno erano notai e cittadini naturalizzati di Ferrara, molto probabilmente originari della Lombardia. [...] accompagnata da iscrizioni trattate illusionisticamente tanto che sembrano incise nella pietra o scritte su nastri svolazzanti.
Il Decameron di Holkham Hall in Inghilterra (già nella Biblioteca di lord Leicester, ms. 531, ora Oxford Bodleian Libr ...
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NARDI, Jacopo
Stefano Dall'Aglio
– Nacque a Firenze, popolo di S. Piero Scheraggio, il 20 luglio 1476, figlio di Salvestro di Piero e di Lucrezia di Bardo, in una famiglia ottimatizia i cui membri in [...] , Firenze dalla Repubblica al Principato, Torino 1970, pp. 314-320; A. Gareffi, Il teatro di J. N. dalle trame del«Decameron» al comico moralistico fiorentino di primo Cinquecento, in Biblioteca teatrale, XIV (1976), pp. 38-63; E. Scarano, I racconti ...
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CAPECE (Capice de Neapoli, Capicia, Capicio, Capitius, Cacapiç, Cacapuche), Corrado
Norbert Kamp
Figlio di Giacomo, apparteneva a famiglia di antica nobiltà napoletana, i cui esponenti sin dalla metà [...] la personalità storica che Giovanni Boccaccio aveva davanti agli occhi descrivendo le vicende di Beritola Caracciola e dei suoi figli (Decameròn II, 6).Nella novella il marito di Beritola è detto l'ultimo governatore di Manfredi nell'isola di Sicilia ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...