CACCIANEMICI, Alberto
Augusto Vasina
Personaggio di non comune importanza politica nel mondo comunale bolognese ed emiliano del sec. XIII, ma noto per lo più, indirettamente, come padre di Venedico [...] , 15; Relatio translationis corporis s. Geminiani..., ibid., VI, 1, a cura di G. Bertoni, App. III, 2, p. 18; G. Boccaccio, Decameron, a cura di V. Branca, II, Firenze 1952, p. 551; L. V. Savioli, Annali bolognesi, Bassano 1795, III, 1, pp. 214, 223 ...
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VETTORI, Piero
Giorgio Piras
Nacque a Firenze il 3 luglio 1499 da Iacopo di Luigi, di illustre famiglia appartenente al patriziato, e Elisabetta Giacomini Tebalducci (m. 1528). Talvolta è definito “il [...] coltivatione de gl’ulivi, Firenze 1569. Incerta invece la giovanile collaborazione all’edizione giuntina del 1527 del Decameron.
Collegata alla sua attività didattica e resa possibile dai manoscritti della Biblioteca Laurenziana è la vasta opera di ...
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FRANCESCO di Stefano, detto Pesellino
Alessandra Uguccioni
Nacque a Firenze intorno al 1422 dal pittore Stefano di Francesco e da Nanna, figlia maggiore del pittore Giuliano d'Arrigo, detto il Pesello. [...] conservano presso l'Accademia Carrara di Bergamo; quella più lunga, con la raffigurazione della omonima novella tratta dal Decameron di Giovanni Boccaccio, doveva essere il pannello frontale, mentre la Scena di giudizio, dipinta su una tavoletta più ...
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CASELLA, Mario
Stefano Giornetti
Nato a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) l'11 aprile del 1886 da Carlo e da Erminia Fornaroli, dopo gli studi medi a Parma si iscrisse alla università di Firenze, presso [...] catalana del "Fiore di Virtù"(in Riv. delle Bibl. e degli Arch., XXXI [1920], 1-12, pp. 1-10); La versione catalana del Decameron e Il "Testament" d'en Bernat Serradell de Vich (entrambi in Arch. Roman., IX [1925], 4, pp. 383-420). In questa fase di ...
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GRASSETTO, Francesco
Gino Benzoni
Ignoto il G. ai pur meticolosi cultori di storia locale del suo paese natio, Lonigo, sarà l'erudito vicentino Giovanni Da Schio ad accorgersi di lui e del suo diario [...] donne di Savona. Nei pressi di questa avviene l'incontro in una verdeggiante vallicella - evidente qui il ricalco della cornice del Decameron- con un tentante gruppo di "nymphe canterine". Fra queste la più seducente è Violantina: ammaliato, il G. è ...
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DEL BAILO, Francesco
Angela Piscini
Più noto con il nome umanistico Francesco Alunno ("Fr. Musarum Alumnus, Fr. Pieridum verus Alumnus"), nacque a Ferrara presumibilmente nel 1484 da Niccolò e da Beatrice [...] e reprint Milano 1962; Vinegia, P. Gherardo, 1557) sono dedicate al card. Alessandro Farnese.
Si tratta di un indice del Decameròn condotto sull'edizione curata da A. Delfino per i da Sabbio nel 1526. In appendice il D. pone le Regolette particolari ...
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TORTI, Giovanni Battista Pietro Maria
Gabriele Scalessa
– Nacque a Milano il 24 giugno 1774 da Carlo Giuseppe e da Bianca Malacrida (il giorno di nascita è posticipato al 28 giugno in Mauri, 1894, p. [...] sposi, l’autore della recensione nella Biblioteca italiana (luglio 1829, vol. 55) volle rilevare l’eco della seconda giornata del Decameron, in cui si ragiona di chi, da diverse cose infestato, riesce a buon fine oltre la sua speranza. Il paragone ...
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AZZOGUIDI, Baldassarre
Alfredo Cioni
Bolognese, nacque da una antica famiglia di parte geremea. I suoi maggiori, fin dal sec. XIV, avevano ottenuto cariche di gran conto: ambasciatori, capitani, lettori [...] , del 1475). L'opera maggiore prodotta fu lo Speculum historiale del Durand, in tre grossi volumi; la più rara, oggi, il Decameron del 1476 - che è copia dell'edizione mantovana di Pietro Adam de Micheli, 1472 - del quale si conosce il solo esemplare ...
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NOSCHESE, Alighiero
Emiliano Morreale
NOSCHESE, Alighiero. – Nacque a Napoli il 25 novembre 1932, da Alberto e da Camilla Franceschelli.
Frequentò la facoltà di giurisprudenza presso l’Università di [...] comica non brillava. Seguirono, entrambe dirette da Corbucci, un paio di commedie del filone ‘boccaccesco’, nato sulla scia del Decameron di Pier Paolo Pasolini (Boccaccio, 1972; Ilprode Anselmo e il suo scudiero, 1972), e una commedia nera diretta ...
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SAGREDO, Giovanni
Simona Negruzzo
– Nacque a Venezia il 2 febbraio 1616 dal senatore Agostino e da Maria Malipiero; gli fu fratello Lorenzo (1619-1663), che concluse la sua carriera pubblica come provveditore [...] nel tempo della crisi della narrativa barocca, ma proiettati verso la commedia di costume settecentesca. Sul modello del Decameron, nelle otto giornate di fine carnevale che un’allegra brigata di nobili veneziani trascorre tra le ville palladiane ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...