RUSCELLI, Girolamo
Paolo Procaccioli
RUSCELLI, Girolamo. – Girolamo di Francesco di Pietro di Antonio Ruscelli nacque a Viterbo nel 1518; non è noto il nome della madre. La data di nascita, desunta [...] a sé merita l’attenzione costante per il libro illustrato, della quale sono riprova soprattutto le edizioni valgrisiane del Decameron (1552), del Furioso (1556), del discorso dell’Erizzo Sopra le medaglie antiche (1559) e del Tolomeo (1561), e quella ...
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SINGLETON, Charles Southward
Filologo e critico della letteratura italiana, nato a McLond, Oklahoma, il 21 aprile 1909. Professore di letteratura italiana nella Johns Hopkins University di Baltimora [...] di Canti carnascialeschi del Rinascimento (Bari 1936) e di Nuovi canti carnascialeschi del Rinascimento (Modena 1940) e del Decameron (Bari 1955). Come critico, ha concentrato la sua attenzione soprattutto su Dante e sulla sua simbologia, intesa ...
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CAPPONI, Giovanni
Riccardo Francovich
Figlio di Agnolo di Recco e di Bartolomea (il cui cognome non è dato di sapere), nacque a Firenze, presumibilmente tra il 1343 e il 1346. Difatti troviamo il suo [...] ", in Studi sul Boccaccio, III, Firenze 1966, pp. 41-54; M. Meiss, The first fully illustrated Decameron, in Essays in the History of Art presented to R. Wittkower, London 1967, p. 57; C. Bec, Les marchands écrivains. Affaires et Humanisme à Florence ...
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BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] . 45 s., LXXII; e L. Zdekauer, in Arch. stor. italiano, s. 5, II [1892], pp. 332 ss.), si ricordi che le Annotazioni al Decameròn furono rist. in aggiunta all'ed. di Milano, Tip. Class. Ital., 1803 e poi più volte, e che i postumi Discorsi raccolti e ...
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Cecchi, Giovanni Maria
Maria Cristina Figorilli
Commediografo, nato a Firenze nel 1518 e morto a Monteorlando (Firenze) nel 1587, C. considerò M., insieme con Ludovico Ariosto, il modello per la commedia [...] presenta anche nell’intreccio somiglianze con la Mandragola: entrambe rielaborano lo spunto della beffa di Ricciardo Minutolo a Catella in Decameron III vi; così come i Rivali si avvicinano alla Clizia per il tema della contesa amorosa tra giovane e ...
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Critico e filologo italiano (Cutrofiano 1914 - Lecce 2015); prof. univ. dal 1963, ha insegnato letteratura italiana a Lecce. Importanti le sue ricerche sui poeti minori del tempo di Dante (Cultura e stile [...] e altri studi, 1961; Con Dante fra i poeti del suo tempo, 1966) e le sue indagini su Guittone, su Boccaccio (ed. del Decameron, 1958, nuova ed. 1974; e delle Opere minori in volgare, 4 voll., 1969-72), Ariosto, Bembo, Berni, sempre fedeli a una ...
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Famiglia di tipografi e di librai attiva (1483-1606) a Trino di Monferrato e a Venezia. Il primo fu Bernardino, detto Stagnino, cui seguì Giovanni il Vecchio (m. 1540) che stampò a Trino, a Torino (Orlando [...] la diffusione di importanti testi della letteratura italiana: 22 volte stampò le Rime del Petrarca, 8 volte il Decameron, 28 volte l'Orlando Furioso; pubblicò opere di scrittori contemporanei, libri spagnoli e traduzioni dallo spagnolo. Poi iniziò ...
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FRANZESI, Giovanni Paolo (Ciampolo), detto Musciatto
Antonella Astorri
Figlio maggiore di Guido, il F., uomo d'affari e avventuriero nato probabilmente intorno alla metà del secolo XIII, divenne, al [...] II, Firenze 1952, pp. 675-677 e passim; D. Compagni, Cronica, a cura di G. Luzzatto, Torino 1968, pp. 69, 91; G. Boccaccio, Decameron, a cura di V. Branca, Firenze 1979, pp. 27-29; G. Villani, Nuova Cronica, a cura di G. Porta, I, Milano 1990, p. 622 ...
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Giovanni Boccaccio: Opere in versi - Corbaccio Trattatello in laude di Dante, Prose Latine, Epistole - Introduzione
Pier Giorgio Ricci
Il presente volume continua e completa quello delle opere del [...] sono citati in ambedue. Resta ch'io brevemente illustri - come già fece il Sapegno per le opere allora presentate (Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta) - il gusto, la sensibilità, la cultura che si rispecchiano in quest'altro; e lo farò chiarendo ...
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SOLDANI, Jacopo
Marco Leone
– Nacque a Firenze il 1° ottobre 1579, primogenito di Bernardo e di Ginevra Aldobrandini.
Sin da giovanissimo fece il suo ingresso in vari sodalizi cittadini, dove ebbe modo [...] e ricoprì nel 1607 la carica di console; nel 1599 in quella degli Alterati, ove tenne lezioni sulla Commedia e sul Decameron e assunse la carica di reggente dal 1604, pronunciandovi, il 25 giugno 1609, un discorso commemorativo per il granduca ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...