cavaliere
Emilio Pasquini
Graduato in una trafila di significati, dosati da concreti agganci alla vita quotidiana e alle tradizioni sociali, il sostantivo c. sta in primo luogo a designare tecnicamente [...] cavalier, nella " formula poetica di quell'ideale cortese che si prolunga, come tema letterario e norma di costume, dal Decameron all'Orlando Furioso ".
Mera allusione alla popolare tematica degli ‛ stati del mondo ' nell'insipido elenco del Fiore CI ...
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Borghini, Vincenzio Maria
Maria Cristina Figorilli
Filologo e storico, nato a Firenze nel 1515 e ivi morto nel 1580. L’interesse di B. per M. va collocato nell’ambito dei suoi studi linguistici. Come [...] 12° vol., Roma 1971, ad vocem; M. Pozzi, Il pensiero linguistico di Vincenzio Borghini e Il Borghini e la lingua del Decameron, in Id., Lingua e cultura del Cinquecento, Padova 1975, pp. 91-222 e 223-55; O. Castellani Pollidori, Niccolò Machiavelli e ...
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NOVELLINO
Siro Amedeo CHIMENZ
. È una raccolta, secondo la tradizione, di cento novelle; in origine forse di un numero maggiore, composta, come la critica pare oggi concorde nel ritenere, sul cadere [...] per l'assenza di vera passione e per la visione realistica della vita, il Novellino può considerarsi un'anticipazione del Decameron e la più caratteristica espressione dello spirito italiano all'inizio della prosa letteraria in volgare. E anche nelle ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] parte dal successo delle Prose, anche a Firenze, dove la reazione ad esse era più viva, le edizioni giuntine del Decameron e dei Sonetti e canzoni di diversi antichi autori toscani, entrambe apparse nel 1527. Il B. stesso non diede invece seguito ...
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Microbiologia
Annamaria Torriani-Gorini
Sommario: 1. Introduzione: a) premessa; b) come definire i microrganismi? 2. Sistematica dei Procarioti. 3. I metodi della microbiologia: a) microscopia; b) crescita [...] delle pestilenze che tra il XIV e il XVII secolo uccisero il 30% della popolazione mondiale (Boccaccio fece riferimento, nel Decameron, a quella che infierì a Firenze nel 1348, e Manzoni, nei Promessi sposi, descrisse quella di Milano del 1630); il ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] l’inglese Geoffrey Chaucer, che conosceva l’italiano e fu in Italia nel 1372-73 e poi nel 1378. Il Decameron e il Canzoniere cominciarono a ispirare le letterature europee nel Quattrocento, mentre l’entusiasmo per la Divina Commedia si fece attendere ...
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LOSCHI, Antonio
Paolo Viti
Nacque a Vicenza forse nel 1368, comunque non molto prima, da Ludovico di Niccolò e da Elena di Regle del Gallo.
Il padre, giureconsulto, era stato a Firenze, forse nel 1350, [...] didattiche e metodologiche, così come poteva trovare nei manuali retorici classici.
La traduzione della novella di ser Ciappelletto (Decameron, I, 1) risale forse al periodo visconteo del L., anche se, per la ricorrenza di moduli stilistici, potrebbe ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] a stampa, sostenendo (nello stesso ricordo) che i libri fatui, da lui condannati come vanitas vanitatum (opere come il Decameròn, l'Orlando furioso, il Morgante),sono editi elegantemente, mentre le opere dei grandi dottori della Chiesa sono "impresse ...
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MONTFORT, Guido di
Berardo Pio
MONTFORT, Guido di. – Quarto figlio di Simone, conte di Leicester, e di Eleonora, sorella di Enrico III re d’Inghilterra, nacque intorno al 1244.
Simone, leader del movimento [...] a cura di R. Filangeri et al., I-X, XV, XXVI, XXXII, XXXVIII, XLIIIXLV, XLVII, L, Napoli 1950-2010, ad indices; G. Boccaccio, Decameron, a cura di V. Branca, II, Milano 1985, pp. 839 s., 842, 1168, 1170; G. Villani, Nuova Cronica, a cura di G. Porta ...
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IVE, Antonio
Domenico Proietti
Nacque a Rovigno, in Istria, il 13 ag. 1851 da Pietro ed Eufemia Ruffini, in una famiglia originaria di Spalato (il cognome Ive è la forma croata corrispondente all'italiano [...] .
Così, se uno dei suoi primi scritti era stato una versione in dialetto rovignese della nona novella della prima giornata del Decameron (nel volume a cura di G. Papanti, I parlari italiani in Certaldo, Livorno 1875, pp. 617-620), a Milano nel 1877 ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...