PUCCI DI BARSENTO, Emilio
Michele Lungonelli
PUCCI DI BARSENTO, Emilio. – Nacque a Napoli il 20 novembre 1914, primogenito di Orazio e di Augusta Pavoncelli, seguito l’anno successivo dal fratello Puccio [...] del Pollaiolo (Antonio Benci) e tre dipinti di Botticelli raffiguranti la novella Nastagio degli Onesti presente nel Decameron di Boccaccio, attualmente conservati a Londra (National Gallery) e Madrid (Museo del Prado). Questa situazione fu vanamente ...
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PAOLO da Butzbach
Andrea Canova
PAOLO da Butzbach (Paulus de Bozchpach, Paulus de Busbach, Paulus Teutonicus). – Il modo in cui è abitualmente indicato nei documenti notarili permette di ricostruire [...] città e il 25 di quel mese aveva scritto al marchese Ludovico Gonzaga per chiedergli in prestito il suo manoscritto del Decameron, che voleva fare imprimere, affermando di avere già condotto presso di sé alcuni tipografi. Sta di fatto che proprio a ...
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FIACCHI, Luigi (Clasio)
Franco D'Intino
Nacque a Scarperia (Firenze) il 4 giugno 1754 da Alessandro e Francesca Bartolini (o Bartoloni). La famiglia, di umili origini, lo mandò inizialmente presso uno [...] godeva di un beneficio ecclesiastico.
Bibl.: Necrol., in Antologia, XVIII(1825), 53, pp. 175 s.; A. Benci, Osservazioni di L. F. sul "Decamerone", ibid., XV (1822),13, pp. 65-73; Elogio di L. F., in Atti dell'I. e R. Accademia della Crusca, III (1829 ...
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Nacque nel 1485, da nobile famiglia, a Castelnuovo Scrivia, nel territorio di Tortona, che allora faceva parte della Lombardia; ond'egli, anziché piemontese, si dichiarò sempre lombardo d'origine e di [...] 59 nella parte I e nella parte II; 68 nella III e 28 nella IV). Distinguendosi felicemente dagl'innumerevoli imitatori del Decameron, il Bandello abbandonò l'idea troppo abusata di raggruppare i suoi racconti entro un quadro un altro esempio, che gli ...
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CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] Milano 1965, p. 526) era entrato nel mito e nella leggenda, essendogli stata attribuita la battuta fra le arche di S. Reparata (Decameron, VI, 9) che il Petrarca – lo indicò il Parodi (La miscredenza di G. C. e una fonte del Boccaccio, in Bull. della ...
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NARDI, Jacopo
Stefano Dall'Aglio
– Nacque a Firenze, popolo di S. Piero Scheraggio, il 20 luglio 1476, figlio di Salvestro di Piero e di Lucrezia di Bardo, in una famiglia ottimatizia i cui membri in [...] , Firenze dalla Repubblica al Principato, Torino 1970, pp. 314-320; A. Gareffi, Il teatro di J. N. dalle trame del«Decameron» al comico moralistico fiorentino di primo Cinquecento, in Biblioteca teatrale, XIV (1976), pp. 38-63; E. Scarano, I racconti ...
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SPINI
Claudia Tripodi
– Secondo quanto scrisse, tra il 1416 e il 1427, un discendente (Doffo di Nepo Spini, in Archivio di Stato di Firenze, ASF, Carte strozziane, II serie, 13), l’origine di questa [...] 1956, p. 50; D. Compagni, Cronica delle cose occorrenti ne’ tempi suoi, a cura di G. Luzzatto, Torino 1978, ad ind.; G. Boccaccio, Decameron, a cura di C. Segre, Milano 1987, VI, 2, pp. 386 ss.; G. Villani, Nuova Cronica, a cura di G. Porta, I-III ...
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RIDOLFI, Lucantonio
Francesco Lucioli
RIDOLFI, Lucantonio. – Nacque a Firenze il 17 ottobre 1510 da Giovanfrancesco e da Camilla di Pierfilippo Pandolfini; fu il secondo di sette figli (nell’ordine: [...] di M. Clément - J. Incardona, Saint-Etienne 2008, pp. 29-50; C. Lesage, «La forma del ben dire»: les lecteurs français du Décaméron dans le Ragionamento de L. R. (1557), in Boccace et la France, a cura di P. Guérin - A. Robin, Firenze 2016 (in corso ...
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FLORIO, Francesco
Paolo Viti
Le notizie sulla vita del F. sono piuttosto scarse, soprattutto per quanto riguarda gli anni della giovinezza. Si sa che nacque a Firenze - anche se il cognome non rientra [...] , era fortemente minoritario e ridotto, e che, al suo inizio, aveva avuto origine nelle traduzioni in latino di alcune novelle del Decameron compiute a partire dal Petrarca, da A. Loschi e da L. Bruni, per proseguire poi nell'ambito della facezia e ...
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SERMINI, Gentile (Pseudo)
Monica Marchi
– Nacque probabilmente a Siena intorno alla fine del XIV secolo.
Di lui non possediamo nessuna notizia biografica certa: «non si sa con precisione quando sia nato, [...] sin dalla Lettera proemiale un rapporto di contrapposizione ma anche di continuità con il modello per eccellenza rappresentato dal Decameron. La prima grande discrepanza risiede nel pretesto della raccolta: non la fuga dalla peste ma la richiesta di ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...