ŠKLOVSKIJ, Viktor Borisovič
Nicoletta Marcialis
(App. II, II, p. 842)
Prosatore e critico russo, morto a Mosca il 5 maggio 1984. Rientrato in URSS dopo la parentesi berlinese (1922-23), si stabilì a [...] i rasskazy (1958, "Novelle e racconti storici"); Chudožestvennaja proza (1959, "La prosa d'arte"; parzialmente tradotto come: Lettura del ''Decameron'', 1969); Tolstoj (1963; trad. it., 1978); Žyli-byli (1964; trad. it., C'era una volta, 1968); Za ...
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UBERTI, Lupo
Camilla Canonico
degli. – Ignoti sono gli estremi biografici di questo rimatore fiorentino attivo tra il XIII e il XIV secolo, discendente di una delle più nobili e potenti consorterie [...] informa inoltre dell’esistenza di un rivestimento musicale a opera di quello stesso intonatore, Mino d’Arezzo, che compare sulla scena di Decameron (X, 7) e nel sonetto di Niccolò de’ Rossi, Io vidi ombre e vivi al parangone. E non è da escludere che ...
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NICCOLO di Lorenzo
Piero Scapecchi
NICCOLÒ di Lorenzo. – Nacque nella prima metà del XV secolo nella «diocesis Vratislaviensis» (oggi Breslavia, Wroclaw, in Polonia), nella regione della Slesia.
Le [...] anni del decennio, se si devono attribuire a lui le tre stampe del cosiddetto «Tipografo del Terentius»: l’editio princeps del Decameron di Giovanni Boccaccio (I.G.I., n. 1772), il Terentius, Comoediae (I.G.I., n. 9406), e le Epistolae et Evangelia ...
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BRUSANTINI, Vincenzo
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Nacque a Ferrara nei primi decenni del sec. XVI. Assai scarse le notizie biografiche: uomo di lettere, fu amico e corrispondente dell'Aretino, che frequentò anche a Venezia, [...] nel 1837-1838.Ancora il Marcolini stampò a Venezia nel 1554 la seconda fatica letteraria del B., la versione del Decameròn in ottava rima, dedicata al duca di Parma, Ottavio Farnese: Le cento novelle da messer Vincenzo Brugiantino dette in ottava ...
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Davoli, Ninetto (propr. Giovanni)
Lorenzo Esposito
Attore cinematografico, nato a Roma l'11 ottobre 1944. Figlio di calabresi immigrati, testimone esemplare della Roma sottoproletaria dell'immediato [...] ) oppure di un'eterna vitalità festaiola (e infatti il regista lo utilizzò ancora nella cosiddetta trilogia della vita composta da Decameron, 1971, I racconti di Canterbury, 1972, e Il fiore delle Mille e una notte, 1974).
D. ha saputo esprimere al ...
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Zelada, Francisco Javier de
Joaquín Arce
Cardinale spagnolo (Roma 1717 - ivi 1801); ebbe un ruolo importante nella politica ecclesiastica e nella cultura del suo tempo.
Non fu contrario infatti al decreto [...] D. del Boccaccio stesso. È questa la prima delle tre copie autografe della Commedia che ci rimangono dell'autore del Decameron, la cui trascrizione non è certamente anteriore al 1357-59.
Alla Capitolare toledana si trova anche un Comentum Purgatorii ...
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Nato a Firenze il 1493, studiò legge a Siena e a Perugia; fattosi vallombrosano, fu a Roma procuratore dell'ordine nella Curia sotto Leone X e Clemente VII, guadagnandone benefici ecclesiastici e dandosi [...] 'arguzia, in pagine che fanno da introduzione a scollacciate novelle: questi Ragionamenti, ricollegandosi agli Asolani e al Decameron, offrono, benché incompleti, un vivace quadro della società contemporanea.
Nel periodo pratese tentò il teatro con ...
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RUSSO, Luigi
Critico letterario, nato a Delia (Caltanissetta) il 29 novembre 1892. Decorato al valore nella guerra italoaustriaca, insegna dal 1934 letteratura italiana nell'università di Pisa; disciplina [...] quelli su Manzoni (Ritratti, cit.) e i commenti relativi alle Liriche e tragedie e ai Promessi Sposi (Firenze 1932 e 1935); i saggi sul D'Annunzio, raccolti in D'Annunzio, saggi tre (ivi 1938); e quelli su 25 novelle del Decameron (ivi 1938). ...
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FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] M. L. Doglio, L'"exemplum" nella novella latina del '400, Torino 1975, pp. 161-175; traduzione della novella X, 1 del Decameron, in C. Braggio, Una novella del Boccaccio tradotta da B. F., in Giornale ligustico, XI (1884), pp. 379-387; Invective in ...
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Letteratura
Sergio Pautasso
Guido Andrea Pautasso
È l'insieme della produzione in prosa e in poesia in una determinata lingua, in cui si riconoscono valori e intenti artistici. Legata, come tutti i [...] comune, a soldati che hanno un numero di matricola ma non un nome. I corpi consumati dalla malattia, che appaiono nel Decameron di Boccaccio, nel Diario dell'anno della peste di Defoe e nelle pagine dei Promessi sposi, anticipano nei secoli ciò che ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...