Critico letterario, nato a Torino il 14 settembre 1929. Laureatosi con G. Getto all'università di Torino, è professore ordinario di Letteratura italiana dal 1967; dal 1971 dirige il Grande dizionario della [...] dello stile del Manzoni, 1965; Manzoni: le delusioni della letteratura, 1988), Boccaccio (Il potere della parola. Studi sul Decameron, 1983) e Machiavelli (La forma tragica del Principe e altri saggi, 1966; Machiavelli o la scelta della letteratura ...
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OMISSIONE DELL'ARTICOLO
L’articolo (insieme alle varie ➔preposizioni articolate) viene omesso in determinati casi.
• Con i nomi ➔propri di persona e di città
Ho chiamato Claudio
Sono andato a Torino
• [...] , Gioco di mano gioco da villano
• Nei titoli di libri, giornali, opere d’arte, opere musicali, canzoni, film
Decameron, Gioconda, Requiem, Vangelo secondo Matteo, C’eravamo tanto amati
• Nelle didascalie e nelle insegne
Veduta di Trieste, Sali e ...
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CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] Parma, LXV (1981), 1, pp. 56-71; A. Ceruti Burgio, I "Proverbi in facetie", raccolta di novelle di A. C., e il "Decameron" del Boccaccio, ibid., LXVI(1982), 1, pp. 39-52; Enc. dello Spett.,III, coll. 1459-1461; P. O. Kristeller, Iter Italicum, I ...
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DOMENICHI, Coppo (Giacoppo, Iacopo, Coppo di Borghese Domenichi)
Liana Cellerino
Nacque a Firenze, nella seconda metà del sec. XIII da Borghese, appartenente ad una famiglia importante del quartiere [...] del Biadaiolo. Carestia e annona a Firenze dalla metà del 1200al 1348, Firenze 1978, p. 383; G. Boccaccio, Tutte le opere, IV, Decameron, a cura di V. Branca, Milano 1976, p. 1306; VI, Esposizioni sopra la Comedia di Dante, a cura di G. Padoan, ibid ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sul finire del Quattrocento Firenze si fa promotrice di una “rinascenza” della letteratura [...] si truova in Ovidio, Tibullo, Catullo, Properzio o alcuno altro latino?
[…] E considerando l’opera sua [del Boccaccio] del Decameron, per la diversità della materia, ora grave, ora mediocre e ora bassa, e contenente tutte le perturbazioni che agli ...
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FRANZESI, Albizzo, detto Biccio (Biche)
Antonella Astorri
Secondo dei tre figli del cavaliere Guido, proveniva dal territorio di Figline Valdarno, Comunità sottoposta alla giurisdizione fiorentina e [...] riscossione di tributi nella regione dell'Alvernia da parte di Cepperello Dietaiuti - il ser Ciappelletto della novella del Decameron - prima procuratore dei Frescobaldi e, quindi, uomo di fiducia della compagnia Franzesi.
L'intraprendenza del F. nel ...
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Billanovich, Giuseppe
Enzo Esposito
Filologo (Cittadella, Padova, 1913), professore di filologia medievale e umanistica presso l'università Cattolica di Milano. Tra i temi costanti delle sue ricerche, [...] prossimo delle cento novelle, mentre la dimostrazione sufficientemente dialettica del Trattatello è manifestamente al di là del Decameron). Quest'ultimo saggio è rielaborato in La leggenda dantesca del Boccaccio. Dalla lettera di Ilario al ...
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Fregonese, Hugo (propr. Hugo Gerónimo)
Fabio Giovannini
Regista cinematografico argentino, nato a Mendoza l'8 aprile 1908 e morto a Buenos Aires il 17 gennaio 1987. Eclettico per formazione e per gusto, [...] (1953; Ballata selvaggia), film drammatico girato in Messico. Per F. recitarono inoltre Joan Fontaine, in Decameron nights (1953; Notti del Decamerone), bizzarra commedia ispirata a Boccaccio, e Edward G. Robinson, attore-icona del gangster film che ...
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Impasto o preparato, destinato a vari usi.
Alimentazione
Impasto di farina e acqua, rimestato sino a renderlo sodo e compatto: sia quello, lievitato, con cui si fa il pane, sia quello, che può essere [...] comunque esistere nell’Italia del 14° sec., essendo i «maccheroni» citati da Boccaccio nella terza novella del Decameron. A lungo rimasta un prodotto casalingo, iniziò a essere fabbricata industrialmente intorno al 1800, quando a Napoli entrarono ...
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SAGREDO, Giovanni
Luigi Fassò
Diplomatico, storico, novelliere, nato a Venezia il 2 febbraio 1617, di antica e nobile famiglia, ivi morto il 10 agosto 1682. Alunno per quattro anni del Collegio Clementino [...] dodici volte. È una raccolta di quarantacinque novelle e di quattrocento motti di spirito, incorniciati, al modo del Decameron, negli spassi di una brigata che trascorre gli ultimi giorni di carnevale sulla Brenta; meglio che la cornice, hanno ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...