ZAMBECCARI, Pellegrino (Peregrino). – Figlio di Giovanni di Gerardo Zambeccari e di Cecilia di Sabbadino Sabbadini, nacque a Bologna intorno alla metà del XIV secolo. Nel 1355 il padre sposò in seconde [...] pp. 573-575; V. Branca, Tradizioni delle opere di Giovanni Boccaccio. Un secondo elenco di manoscritti e cinque studi sul Decameron, con due appendici, Roma 1991, pp. 211, 227 s., 237; G. Marcon, Prolegomena all’edizione critica delle rime di Matteo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Bolelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ciò che la trattatistica musicale deliberatamente tralascia in tutte le fasi del suo [...] Politica di Aristotele, quello in cui il filosofo discorre della moralità della musica e dei suoi effetti sull’animo umano.
Decameron e raccolte di novelle
Non si può parlare di musica e letteratura senza far riferimento alla più nota raccolta di ...
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FORTINI, Pietro
Angela Asor Rosa
Nacque a Siena agli inizi del sec. XVI, da Lorenzo di Fortino e da Eufrasia Ballati, che si erano uniti in matrimonio nel 1496 (Milanesi, Notizie…, p. 621).
Della sua [...] che resta abbondantemente entro il limite massimo di 125-150 che il F. si era dato nel Prologo.
Il richiamo al Decameron va inteso in senso ampio: la cornice infatti non costituisce più il principio ordinatore della raccolta, la regola e la misura ...
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Farani, Piero
Mario Verdone
Nome d'arte di Pietro Faverzani, realizzatore di costumi per il cinema, il teatro e la televisione, nato a Cadeo (Piacenza) il 14 novembre 1922 e morto ad Albenga (Savona) [...] ), Porcile (1969), caratterizzati da uno stile arcaico e dall'uso di materiali poveri, nonché quelli magnificamente colorati di Il Decameron (1971), I racconti di Canterbury (1972), Il fiore delle Mille e una notte (1974); per Franco Zeffirelli gli ...
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Regista rumeno (n. Bucarest 1950). Direttore del Teatro Bulandra di Bucarest (1992-94) e del Centre dramatique national di Limoges (1996-99), le sue regie teatrali, oltre a essere state premiate e ospitate [...] con scene da Macbeth» da A. Jarry e W. Shakespeare, 1990); Phaedra («Fedra», da Seneca ed Euripide, 1993); Decameronul 645 («Decameron 645» da Boccaccio, 1993); Danaidele («Le Danaidi», da Eschilo, 1995); L'Orestie (da Eschilo, 1996); De Sade (2000 ...
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Linguista italiano (Milano 1922 - ivi 2021). Prof. di storia della lingua italiana a Milano, V. ha legato il proprio nome soprattutto all'esame dei dibattiti linguistici nella storia dell'italiano, sia [...] Sposi" e le tendenze della prassi correttoria manzoniana, 1992). Tra le opere più recenti: La riscrittura del Decameron. I mutamenti linguistici (2002); Divagazioni linguistiche dal Trecento al Novecento (2006); L'officina linguistica del Tasso epico ...
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GIOTTO
A. Tomei
Pittore e architetto fiorentino, nato, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello intorno al 1267, attivo tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento.Artista-simbolo dell'intero [...] di San Francesco ad Assisi. Una introduzione al problema, ivi, pp. 675-688; P.D. Stewart, Giotto e la rinascita della pittura: Decameron VI. 5, Yearbook of Italian Studies 5, 1983, pp. 31-34; F. Flores d'Arcais, La presenza di Giotto al Santo, in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Geoffrey Chaucer è il primo scrittore inglese che sperimenta quasi tutti i generi [...] di un esempio emblematico dell’ampia circolazione manoscritta della traduzione latina del Petrarca dell’ultima novella del Decameron di Boccaccio (quella appunto di Griselda), intitolata in modo diverso: De insigni obedientia et fide uxoria. Regna ...
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DEL NERO, Piero (Piero Viniziano)
Liana Cellerino
Nacque a Firenze nel 1379 da Filippo e fu lanaiolo. Non si conosce la data della morte, posteriore comunque al 1433, anno in cui, tra il maggio e l'ottobre, [...] che deve in parte aver rimaneggiato le parole di presentazione del D., delle quali mantiene la forma epistolare, ripete dal Decameron il topos della brigata che si raccoglie nell'orto dei Pitti per ascoltare e giudicare, "con festa e allegrezza", una ...
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ACQUABIANCA, Giovanni d'
Mario Del Treppo
Giurista di fama, insegnò verso il 1316 diritto civile alla università di Napoli; certo nel 1316 fu inviato da re Roberto in Germania per la questione del matrimonio [...] Per la questione della rivolta di Brescia e per quella del Boccaccio in particolare si vedano: D. M. Manni, Istoria del Decamerone, Firenze 1742, p. 293; A. Bartoli, I precursori del Boccaccio e alcune delle sue fonti, Firenze 1876, p. 44; M. Landau ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...