LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] , Boccaccio, in La letteratura italiana. Storia e testi, cit., vol. 2, tomo 2, Bari 1972, pp. 1-366; G. Boccaccio, Decameron, edizione diplomatico-interpretativa dell'autografo Hamilton 90 a cura di C. S. Singleton con la collaborazione di F. e A ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La stratificata tradizione del racconto breve fra XIII e XIV secolo si forma tra [...] europea straordinaria nel Libro de los enxiemplos del Conde Lucanor et de Petronio (1337) di Don Juan Manuel, nel Decameron di Boccaccio e nei Canterbury Tales di Geoffrey Chaucer.
Exemplum e novella
La natura esemplare e pedagogica di questi ...
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BENIVIENI, Antonio, il Giovane
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze da Lorenzo e da Oretta Niccolini il 17 genn. 1533. Di debole complessione e di salute cagionevole, fu destinato fin dalla fanciullezza [...] , nel 1570 e nel 1578, e consigliere nel 1580.
Quando si deliberò di dare alle stampe una nuova edizione del Decameron,purgata e ridotta secondo i dettami dei concilio trídentino, il granduca Cosimo I scelse fra i deputati all'edizione anche il ...
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Hamilton, Collezione
Berta Maracchi Biagiarelli
Alexander Douglas, decimo duca di H. (1767-1852), aveva raccolto una ricca collezione di libri manoscritti e a stampa che in gran parte acquistò durante [...] Staatsbibliothek e il Kupferstichkabinet a Berlino. Tra i più celebri della collezione vanno ricordati il codice del Decameron (=Hamilton 90) ritenuto autografo del Boccaccio e quello dei disegni della Commedia di S. Botticelli (= Halmilton 201 ...
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TODOROV, Tzvetan
Giorgio Patrizi
Critico e teorico della letteratura bulgaro, nato a Sofia nel 1939. Dal 1963 vive a Parigi: allievo di R. Barthes, lavorò come ricercatore presso il CNRS (Centre National [...] 'a la littérature fantastique (1968; trad. it., 1989), Poétique de la prose (1969; trad. it., 19892), Grammaire du Decameron (1969); gli studi dedicati alle retoriche discorsive e alle teorie linguistiche e semiotiche e ai loro esiti metodologici ...
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CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] vocem;Id., La fortuna in Francia del "Liber Catulli Veronensà", Verona 1978, ad vocem;M. Pozzi, V. Borghini e la lingua del "Decameron", in Studi sul Boccaccio, VII (1973), p. 295; G. Auzzas, I codd. aut., ibid., pp. 3-5; Diz.... della lett. it., a ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] lt; illi, le < illae. Si incontravano, fino a tempi recenti, il e ’l (con aferesi) in luogo di lo: «il chiamavano» (Boccaccio, Decameron, I, 1, 9); «tu ’l sai» (Dante, Par. I, 75) e gli (per palatalizzazione) o i in luogo di li: «gli fece pigliare ...
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. Letteratura. - È la più antica forma metrica della lirica d'arte nella letteratura italiana e la più alta, vulgarium poematum supremum, come dice Dante, che primo espose le leggi che regolano la sua [...] , il che risulta, oltre che dalla testimonianza di Dante (De Vulg. Eloq., II, 1x; Purg., II, 112) e del Boccaccio (Decameron, X, 7), da alcune didascalie del Canzoniere Vaticano 3214 (ed. Pelaez, Bologna 1895). La struttura della stanza si trova già ...
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MOREAU, Jean-Michel, detto M. le jeune
Jean Jacques Gruber
Pittore e incisore, nato il 26 marzo 1741 a Parigi, dove morì il 30 novembre 1814. Seguì il suo maestro Ch. Le Lorrain a Pietroburgo dove rimase [...] conte di Caylus. Anche le composizioni originali, relativamente poco numerose, sono notevoli, come le sue deliziose illustrazioni del Décaméron, delle Metamorfosi e del Molière; ma la misura massima del suo ingegno si trova nel Monument du costume di ...
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MORATO, Olimpia Fulvia
Lisa Saracco
MORATO (Morata), Olimpia Fulvia. – Primogenita di Fulvio Pellegrino Morato e di Lucrezia Gozi, nacque a Ferrara fra la fine del 1526 e il principio del 1527.
Dopo [...] successiva la Laus Q. Mutii Scevolae. Di datazione meno certa sono invece le traduzioni latine delle prime due novelle del Decameron di Boccaccio, risalenti probabilmente al 1543-45. Otto carmi, cinque latini e tre greci (uno di questi redatto in ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...