Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] Costantini’ hanno dominato separatamente la storiografia moderna – come già quella antica – diventando protagonisti, il primo, del filone decadentista, che vedeva nel IV secolo la saturazione della cultura romana e nel V e successivi il suo crollo ...
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ORENGO, Lorenzo
Francesco Franco
– Nacque a Genova il 29 novembre 1838, da Luigi e da Teresa Ottone.
A partire dai primi anni Cinquanta si formò all’Accademia ligustica con Santo Varni, frequentandone [...] in cui la figura dell'angelo, da personaggio consolatorio che accompagna il defunto, diventa, sulla scia della cultura simbolista e decadentista, un essere che medita il mistero della morte, con lo sguardo rivolto non più al cielo, ma alla terra. In ...
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simbolismo
Eugenia Querci
L’immaginazione e il sogno al servizio dell’arte
Il termine simbolismo indica in primo luogo un movimento letterario e artistico sviluppatosi in Francia e in Europa verso la [...] , pietre preziose e ori, con un disegno fittissimo, alla maniera bizantina, tipico del gusto legato alla letteratura decadentista. Anticipatori del simbolismo sono anche lo svizzero Arnold Böcklin, i francesi Pierre Puvis de Chavannes e Gustave Doré ...
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DELEDDA, Grazia
Angelo Pellegrino
Nacque il 27 sett. 1871 a Nuoro, tra le periferie culturali più remote d'Italia, da Giovanni Antonio e da Francesca Cambosu. Pur formatasi in seno a una famiglia discretamente [...] , pp. 31-43; A. Bocelli, In morte di G. D., in Nuova Antologia, 1° sett. 1936, pp. 88 s.; E. De Michelis, G. D. e il decadentismo, Firenze 1938; G. Desì, Il verismo di G. D., in L'Orto, VIII (1938), pp. 34-45; P. Pancrazi, I due tempi della D., in ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] . Fu, la sua, una posizione più prossima alle arti figurative (Cremona, Previati, Sartorio, Segantini) e alla poetica pascoliano-decadentista, che non al gusto operistico corrente: giacché lo schema dell'opera italiana venne da lui rispettato solo ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] ’Egeo, lungo le coste dell’Asia Minore colonizzate a nord dagli Eoli, al centro dagli Ioni, a sud dai Dori.
La decadenza dell’antica civiltà micenea (12°-11° sec.) fu graduale. L’evoluzione artistica può essere seguita, a grandi linee, nel passaggio ...
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GIAPPONE (XVII, p. 1; App. I, p. 668; II, 1, p. 1049, III, 1, p. 750)
Sebastiano Monti
Daniela Primicerio
Romano Vulpitta
Giuliana Stramigioli
Giuliana Stramigioli
Masaaki Iseki
Vittorio Franchetti [...] sulla Siberia di Yasuo Kazuki (1911-1974), i quadri sulla bomba atomica di Iri Maruki (nato nel 1901) rappresentano il decadentismo giapponese del dopoguerra. In questo periodo entra in G. una forte corrente d'arte europea. L'arte giapponese, sulla ...
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decadente
decadènte agg. [part. pres. di decadere, sull’esempio del fr. décadent]. – 1. Che è in decadenza: una nobiltà d.; istituzioni d.; una civiltà ormai decadente. 2. Relativo al decadentismo; che appartiene a quel movimento, o ne rappresenta...